2. La difficoltà di Vittoria

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Veronica

è passata un' altra settimana in palestra, mi piace allenare in questa società ;fanno tutte parte di un unico gruppo, e poi ci sei tu.. sempre da sola, in disparte, ma sempre sorridente e contenta,educata ma consapevole di ciò che vuoi fare e di ciò che non vuoi, consapevole delle tue idee che nessuno potrà mai cambiare, testarda forse, silenziosa, ogni tanto persa nel suo mondo... i tuoi occhi nascondono un mondo speciale, forse troppo adulto per l'età che hai... oppure mi sbaglio cara Vittoria ??
Ho bisogno di parlarti di scoprire la persona e la storia che si nasconde dietro quella maschera che indossi, devo trovare un momento da passare solo con te lontano da tutte, sperando che tu mi voglia parlare e voglia aprirti con me.
Un' altra settimana è cominciata, oggi inizieremo a montare gli esercizi delle gare visto che la preparazione atletica è terminata.
Entro in palestra e siete già tutte li, in attesa che arrivi l' Ale cominciate a srotolare le pedane, e subito dopo mi raggiungete e vi sedete di fronte a me, iniziamo a parlare un pò di cosa avete fatto nel weekend, o meglio voi parlate mentre Vittoria sta zitta persa nel suo mondo.

Arriva Ale, saluta tutti e poi inizia a dire alle ginnaste le gare che affronteranno quest'anno.

-Come ben sapete non tutte potete far parte della squadra visto che siete 6 ginnaste e la squadra si fa in 5... dunque le ginnaste che oltre a fare individuale faranno squadra sono: Azzurra, Melissa, Beatrice,Bianca e Isabella...

Non pronuncia il tuo nome e aggiunge

-Vittoria, ti vedo ancora troppo impreparata per far parte di questa squadra,devi dimostrarmi di più...

Vedo i tuoi occhi riempirsi di lacrime , forse di delusione , forse di rabbia, ma con un notevole autocontrollo impedisci che esse scorrino sulle tue guance.

-Va bene . Rispondi educatamente.

-Bene, iniziamo l'allenamento. Dice Alessandra.

Durante tutto il riscaldamento ti vedo triste, spenta; vorrei abbracciarti per trasmetterti tutta la mia forza, so bene cosa si prova ad essere esclusa.
Il riscaldamento finisce e l'Ale inizia a montare l'esercizio della squadra mentre Vitto viene con me nel l'altra sala della palestra dove finalmente potrò parlarti..

Vittoria

Non sono stata scelta in squadra, me lo immaginavo e me lo aspettavo eppure perchè fa lo stesso così male? Mi sento malissimo, va tutto a rotoli...vorrei scappare via e andarmene da questa palestra, nom ho assolutamente voglia di continuare ad allenarmi..
Ora vado nella palestrina insieme a Veronica, appena entriamo io inizio subito a fare le acrobatiche: ruote, rovesciate ecc.. Ma Veronica dopo solo due rovesciate mi ferma e mi chiede di sedersi difronte a lei...non so cosa voglia dirmi.. obbedisco sedendomi di fronte alla sua sedia ma mantenendo sempre le giuste distanze.

-Come va? .mi chiedi.

Sono stranita dal fatto che un'allenatrice me lo stia chiedendo e allo stesso tempo stranita dalla domanda tanto scontata..
Come vuoi che stia? Una merda..

-Bene. ti rispondo anche se con voce poco convinta e infatti noti subito che ti sto mentendo.

-Okey..Che ti fa pensare il fatto di non essere in squadra?

Non rispondo, potrei scoppiare in un fiume di lacrime

-Ti è dispiaciuto che non sei stata scelta?

-No, no.

-No,no non me ne frega niente AHAH. Mi imiti ridendo in modo sarcastico per prendermi in giro per la cavolata che ho appena detto.

-No,no non in quel senso però.. forse ci sta.

-Tu hai un sacco di potenzialità,sei brava,credici.. capito? Fatti forza di questa cosa qua.. Ti voglio vedere che magari reagisci un pò di più, non lasciarti andare..Anche quando ti parlano, quando ti dicono delle cose,dei giudizi, è importante questo lato qua , di reagire e dire ciò che pensi tu..eh? Ti fa fatica?

Ha toccato il mio punto dolente, la mia incapacità di espormi e di parlare.

-No,bho, io penso tra me e me.. se succede una cosa ci penso, non è che ho bisogno sempre di esprimerla.

Sorridi e annuisci , quasi soddisfatta di avermi capito

Veronica

Sono sulla strada giusta, ho centrato il problema,continuo..

-Eh, si.. Però tante volte ci sta che le esprimi ,perchè magari esprimerle aiuta anche agli altri a capire il tuo modo di essere, il tuo modo di pensare..capito?

Frecciatina collegata al primo giorno che ci siamo viste che non volevi rispondere alle mie domande;  lo capisci e sorridi imbarazzata.

-Perchè se no se tu tieni sempre tutto per te è difficile capirti,conoscerti e anche farti conoscere...perchè la cosa poi fondamentale è che anche farsi conoscere, raccontarsi, non solo con la ginnastica e i movimenti, ma anche con le parole, con il modo di...ESSERE... Capito che voglio dire?

-si,si
-A te ti fa un sacco fatica sta cosa eh?
-ehh un po'
-eh lo so immagino
-Io ho voglia di parlare però... un attimo..

Ti vedo in difficoltà, fai fatica ad aprirti, ci conosciamo troppo poco, non ce la fai, voglio aiutarti...

-Dici tempo al tempo?!Ve bene, allora ti do tempo dai..

Abbassi la testa quasi delusa da non essere riuscita ad aprirti neanche questa volta..
Mi alzo dalla mia sedia e ti vengo ad abbracciare.. Tu sorridi,anche se forse stranita da questo mio comportamento, sento che dopo questo stai un pò meglio..

Continuiamo l'allenamento, e vedo in te un' intenzione diversa, proprio quella che volevo vedere, non affranta, forse un po' triste, ma decisa a migliorare e raggiungere degli obbiettivi.
Appena finisce l'allenamento Vitto corre di nuovo via con la sua bicicletta... ma chissa dove andrà?!
Sono molto soddisfatta dell'allenamento di oggi, piano piano si sta fidando di me e si sta aprendo sempre di più ..

Dal diario di una ginnastaWhere stories live. Discover now