Vecchi amici

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Capitolo quattro

Vecchi amici

Erano le sette passate di sera quando Lucy arrivò al locale affittato dagli amici e conoscenti di Natsu per ricordare i morti a causa dell'incidente.

La giovane non aveva la minima idea di che fare o dire e, per di più, Natsu era sparito appena erano tornati all'università e non s'era più fatto vedere neppure per sbaglio. Era stato positivo da un lato perché ciò le aveva permesso di potersi lavare e vestire in assoluta tranquillità, dall'altra non aveva la benché minima idea di cosa avrebbe dovuto far a quella "festa".

Che poi, "festa" era la parola giusta da usare?

L'avevano chiamata così, a quanto le aveva scritto Levy, ma le sembrava davvero inappropriato. Era quasi un modo per dire che erano tutti felici di ciò che era accaduto sei anni prima, e non, ovviamente, il contrario.

Già da fuori c'era un gran baccano, ma appena si trovò davanti l'uscio, aperto, capì che non era nulla di paragonabile a ciò che s'era aspettata. Sembrava seriamente una festa, altro che un evento memoriale di un incidente che era stato mortale per alcuni.

Musica ad alto volume, alcolici, cibo, gente e risate.

E lei che s'era pure vestita di nero...

Stonava tantissimo in quel clima festoso e colorato.

-Lu-chan!- Levy gridò forte il nome della bionda nel caos che circondava entrambe, raggiungendola di corsa.

-Levy-chan, questo posto...- farfugliò guardandosi ancora intorno, incredula.

-Lo so, non sembra affatto quello che è. Ma è normale. Anche l'anno scorso era così. A quanto so, hanno provato il primo anno a fare un evento serio e solenne, ma si sono subito arresi. Pensano che una festa ricordi più quelle che facevano in passato con i loro amici, al contrario di un triste evento- spiegò velocemente l'azzurra, provando a farsi sentire nel fracasso generale.

-Sei già stata qui?- Lucy se ne sorprese.

-Sì, l'anno scorso io e Gajeel stavamo già insieme, perciò mi ci portò. Mi sorpresi molto, ma credo che questo eccentrico modo per ricordare i morti sia più positivo di molti altri- rispose, sorridendo e indicando poi il tavolo con le bevande. -Vuoi qualcosa?-

Lucy scosse la testa. -No, grazie, Levy-chan.-

La McGarden stava per dirle qualcosa, ma un colpo sulla schiena della bionda distrasse entrambe le ragazze da ogni possibile conversazione. La Heartphilia mugolò e si piegò in due dal dolore.

Una voce a lei sconosciuta rise, divertita. -Che divertente.-

-Cana- disse Levy portandosi delle ciocche di capelli indietro. -Sei già molto brilla, dovresti sederti.-

La castana rise e traccannò tutto quello che teneva nel bicchierone di birra nella sua mano sinistra. -Su, bevete qualcosa. Divertitevi!- esclamò dando ancora qualche pacca a Lucy e andandosene a ricaricarsi di alcolici.

Lucy si rimise dritta. -Ma chi era? E poi, siamo solo all'inizio della serata, come può già essere tanto sbronza?-

Levy scosse la testa. -Si chiama Cana Alberona. Era una cheerleader al liceo sei anni fa. Aveva pure dei corsi in comune con Gajeel- spiegò, sconsolata dal comportamento dell'Alberona con cui aveva stretto una leggera amicizia durante l'ultimo anno. -Questo locale era il più frequentato dalla squadra di football del liceo di Gajeel sei anni fa. Esso è del padre di Cana.-

-Capisco...- Lucy annuì. "Ma Natsu dov'è finito?"

-Vuoi conoscere qualcuno?- domandò Levy guardandosi intorno. Riconosceva ben poche persone. Non che ne avesse conosciute molte l'anno prima, ma con qualcuno era rimasto in contatto.

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