Jimin (2)

4K 210 7
                                    


Entrasti velocemente in casa e chiudesti la porta alle tue spalle. Eri bagnata fradicia per via della tempesta che si stava scatenando fuori. Lasciasti la maggior parte degli indumenti all'ingresso e salisti al piano superiore. Non vivevi da sola, il tuo coinquilino e fidanzato non era altre che Park Jimin, noto membro di una band coreana. Però, in quel momento, di lui non c'era traccia in casa. Facevate entrambi orari lavorativi da spacca ossa. Lui lavorava la maggior parte del giorno e a te toccava fare i turni. Poteva capitarti di lavorare dalle sei di mattina fino alle due del pomeriggio oppure dalle due del pomeriggio fino alle dieci di sera, ma quella volta ti tocco il turno più pesante: dalle sei del pomeriggio alle sei di mattina, si avevi dovuto fare il notturno. Il tuo lavoro? Una comunissima cassiera costretta e rischiare rapine e quant'altro la notte perché la guardia che era stata assegnata al vostro supermercato spesso dormiva. Era già successo che entrassero alcuni a rubare dei soldi dalle casse, fortunatamente non durante i tuoi turni. Quando Jimin lo venne a sapere ti impose di lasciare il lavoro. Tu ti opposi fermamente, lui era pieno di soldi e se tu smettevi di lavorare potevi passare per un'approfittatrice. Riuscisti a mantenere il lavoro, ma Jimin non smetteva di farti mille raccomandazioni quando facevi quel determinato turno.

Salisti nella camera patronale dove trovasti Jimin ancora nel mondo dei sogni. Dormiva, come senpre, proteso verso la tua parte di letto. Afferrasti il pigiama e andasti nel bagno al piano di sotto, non avevi intenzione di svegliare il tuo ragazzo. Non ci mettesti molto sotto l'acqua, in fondo la stavi facendo silo per non prenderti una polmonite. Tornasti al piano di sopra e ti infilasti sotto le coperte, portasti il braccio di Jimin al tuo fianco e sprofondasti il viso nel suo petto.

-ben tornata amore.- biascica il ragazzo che aveva iniziato ad accarezzarti dolcemente la schiena.
-successo qualcosa a lavoro?- ti chiese come sua abitudine dopo il turno di notte. Scuotesti la testa, ancora appiccicata al suo petto.

-a che ora ti alzi chimchim?- ti capitava di chiamarlo in questo modo. Lui si divertiva e lo trovavi un modo di chiamarlo alternativo a "oppa".

-ho la giornata libera bellezza. Ora però dormi, quando ti alzi ti faccio trovare la colazione pronta, come quando eravamo in vacanza.- sussurrò continuando a giocherellare con i tuoi capelli. Ti addormentasti nel giro di pochi minuti. Sognasti la vacanza da cui eravate appena rientrati. Il mare, la spiaggia, il sole. Tutto sembrava perfetto, Jimin era perennemente al tuo fianco e tu ti godevi a pieno le sue attenzioni.

Quando ti svegliasti trovasti ancora Jimin al tuo fianco. Bella la colazione a letto amore. Lentamente ti alzasti scendesti in cucina per fare colazione. Ti accontentasti di un bicchiere di succo di frutta e qualche biscotto ai frutti di bosco. Non eri una persona salutare, però, da quando ti eri fidanzata con Jimin, avevi deciso di dimagrire e perdere quelle abitudini che, ormai, definivi da "bambina".

Iniziasti a vagare per casa alla ricerca di qualcosa da fare. Effettivamente ne avevi di cose da fare: lavare i piatti, stendere i panni sporchi, stirare... tutte cose che, in quel momento, non avevi assolutamente voglia di fare. Saresti volentieri tornata a dormire, ma eri più che certa che avresti svegliato Jimin e che ti avrebbe obbligata a fargli compagnia. Ti sedesti sul divano e iniziasti a vagabondare su instagram. Trovasti un divertente foto-montaggio di Jimin e Yoongi dove i due si baciavano. Onestamente avevi conosciuto i BTS grazie alla Yoonmin. Li trovavi così carini insieme e li shippavi ogni volta che erano vicini, nonostante Jimin fosse il tuo ragazzo. A lui aveva semore dato un po' di fastito questa tua ossessione per tale ship, ma comunque non ti aveva mai detto niente.

-cosa guardi?- ti sussurrò una voce all'orecchio, facendoti saltare dallo spavento. Appena inpiedi guardasti il tuo ragazzo malissimo, ma poi, per vendicarti, gli mostrarti l'immagine alla quale avevi lasciato un cuoricino e il suo sorriso svanì.

-ti ho già spiegato che questa ship non diventerà mai canon, quante volte te li devo ripetere ancora?!- ti chiese "spiaccicandosi" una mano in faccia. Ti guardò esasperato, ma continuando a sorridere. Sorridesti a tua volta e gli desti un bacio lulla fronte.

-e la mia colazione?-

-io con "colazione" intendevo altro- affermò con un sorriso malizioso sul volto. Effettivamente, quando eravate in vacanza, lo facevate spesso di mattina. Qualcosa di dolce e passionale allo stesso tempo.

-mi dispiace, ma abbiamo un mucchio di cose da fare- dicesti con un po' di amaro in bocca. Anche tu avevi voglio del tuo ragazzo. Però il dovere viene sempre prima del piacere.

-abbiamo?-

-si, abbiamo- ridesti alla sua faccia imbronciata e andasti verso la stanzina dove si trovava la lavatrice e il ferro da stiro. Jimin ti inseguì continuando a mantenere il broncio. Si appoggiò allo stipite della porta e iniziò a guarti con le braccia incrociate.

-ho il primo giorno libero da tempo e lo vuoi passare a fare le faccende di casa?- ti chiese un po' deluso il tuo ragazzo. Anche tu avresti voluto passare tutta la giornata con lui, ma purtroppo avevi delle cose da fare. Ok forse avresti potuto rimandare tutto, ma quando? Avevi davvero bisogno di una mano nelle faccende di casa e, certamente, non potevi chiedere a Jimin  poiché era sempre stanco dopo le prove. Anche tu lo eri sì, ma cercavi sempre di fare il tuo meglio per non rendere la casa un porcile.

-mi dispiace amore, ma non posso fare altrimenti. Sono già le due del pomeriggio e alle sei devo essere nuovamente a lavoro- rispondesti dispiaciuta. Entrambi facevate degli orari massacranti, ma non potevate di certo lasciar perdere tutto solo per il vostro lavoro. Era un tuo dovere occuparti della casa, nonostante le continue lamentele del tuo ragazzo.

-ho un'idea.- disse dando fine alle innumerevoli suppliche per persuaderti da ciò che stavi facendo.

-lascia il lavoro- disse infine guardandoti negli occhi. Tu ti paralizzasti, ne avevate parlato innumerevoli volte e non ti andava di ritornarci su. Jimin ti si avvicinò e ti cinse i finachi.

-pensaci amore. Sei sempre stanca e non riusciamo a stare insieme nemmeno per quattro ore durante il mio giorno libero. Se tu non lavorassi potremmo stare insieme tutto il tempo che vogliamo-

-Jimin, non posso.- dicesti abbassando lo sguardo. Avresti voluto accettare subito e smettere di sorridere per più di otto ore al giorno davanti a persone che ti trattano come fossi spazzatura. Avresti urlato al mondo intero che ami Jimin e che non stai con lui solo per la fama o per i soldi. Avresti volto passare ogni istante con lui. Avresti voluto lasciare marchi sul corpo del tuo ragazzo per delinitare la tua "proprietà" su di lui. Avresti voluto fare tante cose, ma molte di queste erano destinate a rimanere dei sogni.

-amore guardami- Jimin ti alzò il viso con due dita, obbligandoti a guardarlo negli occhi.

-non sei un'approfittatrice e non lo diventerai lasciando il lavoro. Sei la mia ragazza e voglio passare delle giornate memorabili con te. Non voglio che durante la proiezione di un film ti addormenti perché il lavoro ti uccide. E non voglio più andare a dormire avendo il timore che ti succeda qualcosa mentre io sono nel nostro letto senza di te. Io ti amo e ti voglio tutta per me, senza uno stupido lavoro che non ci serve a mettersi in mezzo. Hai capito adesso?- disse tutto guardandoti negli occhi. Annuisti solamente difronte all'amore immenso dentro gli occhi del tuo ragazzo.

Non importa cosa pensa la gente.

L'importante è amarsi.

FINE

BTS ImmaginaWhere stories live. Discover now