Capitolo 12

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Tu pensi che io non sappia
che ti piaccio.
Questo era così tenero in te,
così tenero.
Vorrei far finta di non saperlo
ma non ce la faccio più
a nasconderlo.
Io so tutto, dai vieni qui,
non evitarmi più.
A˷ Io so tutto
ma perché continui
a nasconderlo?
È già tutto scritto nella tua faccia, che ti piaccio.
A˷ Perché guardi lontano dopo che
mi guardi?
Io so già tutto. A˷ A˷
A-GOT7

«Hyung… cosa stavi facendo?»,
disse Bam Bam a voce bassa. JeaBum, colto in flagrante per la seconda volta, era davvero agitato.
Cosa diamine poteva inventarsi adesso? Probabilmente nulla, si sentiva con le spalle al muro.
«I-Io non stavo facendo nulla che vi riguardi», iniziò a farfugliare.
I volti dapprima sorpresi dei membri lasciarono presto spazio ad un’espressione sorridente e divertita. All’improvviso JaeBum si ritrovò tra le braccia di Jackson.
«Oh JaeBum-ah pensavi davvero che non lo sapessimo?», disse stritolando il leader.
«Povero stolto», gli fece eco JinYoung.
«C-Cosa? Voi sapevate tutto? È stato YuGyeom-ah a svuotare il sacco, non è vero?», disse JaeBum additando il maknae cercando di liberarsi dalla presa di Jackson.
«Eeeh? Cosa c’entro io in tutta questa storia? Se proprio vuoi saperlo, siccome pensavo fossi qui, ho insistito per trattenere gli altri in dormitorio e non venire qua a disturbarti ma loro si sono impuntati, quindi, che altro potevo fare?», cercò di discolparsi il maknae.
«Ha ragione YuGyeom-ah, quindi, era per questo che continuavi a dire di restare in dormitorio, eh?», gli disse YoungJae.
Il maknae rispose alla provocazione alzando solamente le spalle in segno di sconfitta.
«Mmmmh…», ChoSo iniziò a fare strani versi, sembrava si stesse risvegliando dal sonno profondo nel quale era caduta. JaeBum se ne accorse e fece cenno ai membri di non fiatare e li condusse silenziosamente nella piccola stanza adiacente alla sala prove.
«Si può sapere perché ci hai trascinato qui?», chiese JinYoung una volta dentro la stanza.
«Non avete notato che ChoSo stava per svegliarsi? La conosco si sarebbe imbarazzata da morire trovandovi lì tutti riuniti come se foste al suo capezzale, e poi è molto stanca, vorrei che riposasse il più possibile»,disse, infine, con un’aria leggermente preoccupata.
«Ooooh oooh, il nostro leader sa bene come prendersi cura della sua fidanzata», disse Bam Bam, provocando un risata generale nella stanza.
JaeBum lo fulminò praticamente con gli occhi. Mark, che non aveva aperto bocca fino ad allora, si avvicinò al leader e posò una mano sulla sua spalla.
«JaeBum-ah sono davvero felice di vederti così. Prima avevi un’espressione così rilassata che non vedevo da tantissimo sul tuo volto. Credimi, tutti noi eravamo davvero preoccupati ultimamente. Volevamo parlartene ma nessuno di noi trovava il coraggio o comunque la giusta modalità per affrontare il tutto. Se una ragazza è riuscita a risvegliarti dal torpore in cui eri sprofondato allora noi non possiamo esserne più che felici. Lo abbiamo capito che da qualche giorno c’era qualcosa di diverso in te, una luce nei tuoi occhi che da tanto tempo si era spenta, adesso, come per magia, si è riaccesa. Come potevamo non accorgercene? Certo, ci hanno anche aiutato le tue svariate assenze alle prove», disse ridendo per poi continuare.
«Se lei è riuscita a cambiarti così vuol dire che per te lei è una persona importante. Non perderla JaeBum-ah, noi ti aiuteremo quanto il più possibile per proteggere il vostro legame. Non sei solo, anzi, non siete soli, potrete sempre contare su di noi. Siamo una famiglia, no?».
Dopo aver pronunciato queste parole Mark abbracciò il suo leader, qualche lacrima iniziò a rigare il viso di quest'ultimo. Tutti fecero lo stesso. Sapevano che il leader non era molto bravo ad esprimere i suoi sentimenti e le sue emozioni, quindi, capirono e si strinsero tutti attorno a lui, stringendolo il più forte possibile.
«Yah! Vi ho sempre detto che odio tutta questa skinship(*Skinship: È un termine che viene utilizzato in Corea per indicare i contatti fisici tra le persone, come per esempio tenersi per mano o abbracciarsi), quindi, adesso allontanatevi, per favore», disse JaeBum sempre più imbarazzato.
Così come il leader aveva ordinato tutti si allontanarono ridendo.
«Forse non è cambiato poi così tanto», fece notare Jackson.
«Forse cambia solamente se si trova davanti la fotografa?», continuò YoungJae.
«Sì, è probabile», gli fece eco JinYoung.
Tutti scoppiarono nuovamente a ridere, era da tanto che non si respirava un’atmosfera del genere quando erano tutti insieme, era davvero confortevole.
«Non pensate di esservi presi gioco di me abbastanza per stasera?», gli intimò JaeBum.
Ad un tratto si sentì bussare alla porta.
«Jae-JaeBum-ah?», una vocina si sentì provenire dall’esterno.
«Oh no, ChoSo si è svegliata. State zitti per favo…», non ebbe neanche il tempo di completare la frase che Jackson aprì la porta.
«Prego, entra pure fotografa», le disse.
ChoSo, come aveva previsto JaeBum, si vergognò alla vista di tutti i membri lì riuniti. Restò praticamente pietrificata dinanzi l’uscio della porta. JaeBum, ovviamente, si accorse subito della situazione e raggiunse ChoSo e la afferrò per la mano, il che suscitò nuovamente l’ilarità dei membri.
«Ooooh Ooooh avete visto che leader figo che abbiamo?», Bam Bam e le sue battute provocarono nuovamente una risata generale nei membri che mise ancora di più in imbarazzo ChoSo.
Sapevano già tutto?-pensò ChoSo.
Come se JaeBum le avesse letto il pensiero, pronunciò le seguenti parole.
«Se ti stai domandando se sanno tutto, Sì lo sanno. Se ti stai domandando se sono stupidi di natura, Sì lo sono».
«Stupidi di natura? Oh, allora tu sei lo stupido più stupido dato che sei il nostro leader», gli fece notare JinYoung con la sua solita finta aria di superiorità.
YuGyeom si avvicinò a ChoSo.
«ChoSo-ssi, scusaci se sembriamo strani, ma il motivo è che siamo davvero felici di vedere il nostro leader provare nuovamente emozioni e sentimenti, siamo talmente contenti di vederlo “vivo” che non riusciamo a trattenerci, come vedi», le spiegò il piú giovane.
«Grazie fotografa» continuò Jackson.
Adesso ChoSo si sentiva meno in imbarazzo, erano dei cari ragazzi, si notava da lontano un miglio il bene che provavano nei confronti del loro leader, dovevano essersi preoccupati davvero parecchio ultimamente a causa del suo strano comportamento. L’imbarazzo pian piano si trasformò in conforto.
«Ah, già che ci siete, perché siete venuti?», domandò JaeBum.
«Perché siamo venuti, dici?», ribatté Mark.
«A dire la verità volevamo farti una sorpresa, volevamo allenarci un po’ con te e poi farti sputare il rospo sulla tua storia d’amore, le cose sono andate diversamente da come previsto ma in qualche modo abbiamo raggiunto il nostro scopo», spiegò YoungJae alquanto soddisfatto.
«Io la butto lì… Soju e birra?», propose Jackson.
«Sììììì», risposero i membri in coro.
JaeBum guardò ChoSo in cerca di una possibile approvazione. ChoSo ricambiò lo sguardo di JaeBum e fece un cenno di consenso con la testa sorridendo. Fu così che ChoSo passò la sua prima serata a bere e a scherzare con la “famiglia” del suo fidanzato.

Wake Me UpWhere stories live. Discover now