.1.

68 6 0
                                    




Beatrice osservava il soffitto della mansarda,bianco candido,poi il suo sguardo passo in rassegna ogni centimetro della parete, un ramo di colore la percorreva fino al fianco fianco della televisione e foglie rosse e arancioni decoravano questi rami. Erano le uniche chiazze di colore che ornavano questo candore generale. Di giorno il bianco delle pareti donava alla camera luminosità e quando il sole batteva sulla parete variopinta, i colori sprigionavano sfumature di  luce calda nell'ambiente. 
Simone era nel bagno, la porta era socchiusa da uno spiraglio , la osservava distesa sul letto, a pancia sotto con le gambe piegate all'indietro e quei piedi con calzini arancioni che dondolavano avanti e indietro.

Da parecchio tempo non si trovavano da "soli" in una stanza, l'aria odorava d'imbarazzo, un po' di curiosità e tanta voglia.  Le loro voci si sentivano appena, ma i loro occhi si spogliavano a vicenda, nel mentre il tempo scorreva velocemente.

Beatrice si alzò e si trovò in piedi tra le sue gambe,lui da seduto le mise le mani sui fianchi e poggiò la faccia tra il ventre e il seno, a quel punto lei iniziò ad accarezzargli i capelli e a sfiorare con le unghia la nuca e le spalle spingendosi pian piano sulla schiena. Simone chiuse gli occhi e sospirò, poi le portò una mano al viso e le sfiorò una guancia, la presa era talmente forte che senza parlare voleva dirle di chinarsi verso di lui, i loro sguardi si incrociarono formando un campo magnetico .

I loro corpi sarebbero andati da soli se entrambi non avessero mantenuto un minimo di raziocinio.

Simone la tirò su di se e la baciò, dapprima le loro labbra si sfiorarono soltanto, poi si incastonarono dolcemente come pezzi di puzzle perfetti. Le labbra erano morbide e umide, le lingue si muovevano a ritmo ed esploravano assaporando con tenerezza le pareti della bocca, ancora,ancora e ancora, si fermavano solo per riprendere fiato qualche secondo e poi tornare a provare piacere. Cosi come le lingue esploravano le morbide pareti della bocca, anche le mani di Simone viaggiavano sensualmente sul corpo di Beatrice. Aveva la pelle d'oca e un brivido le correva lungo la schiena, provò una sensazione piacevole quando il ferretto del reggiseno si sganciò al passaggio delle dolci dita di Simone. Poi le sue mani tornarono sul bacino, le sollevò la maglietta e cominciò a baciarla appena sotto il seno, con l'altra mano le sbottonò i jeans e Beatrice emise un dolce gemito quando sentì le sue dita accarezzarla. Poi tornò con la sua bocca su di lei  fino a toglierle dolcemente il respiro, le prese la mano,prima intrecciò le dita poi la portò sulla soglia dei jeans conducendola nei gesti affinchè anche lui raggiungesse l'estasi.  Nessuno dei due aveva più il cotrollo di se, come se fossero rimasti incantati, stregati dall'attrazione l'uno dell'altra, un desiderio irrefrenabile di appartenersi, di penetrare nell'animo.

Beatrice era completamente affascinata dal suo profumo, dalla forza delle sue braccia, da quegli attimi di passione unica,e probabimente irripetibile che li univa in un gioco d'amore fatto di sguardi maliziosi e baci bollenti ed eccitanti.

Stavano vivendo sensazioni stupende, sensazioni d'infinito, si sentivano vivi con un fuoco dentro. La temperatura dei loro corpi aveva raggiunto gradi elevati. Adesso erano quasi del tutto nudi,non c'era più modo di frenare i loro desideri,per la prima volta la loro forza di volontà mentale aveva ceduto il posto a una forte attrazione fisica.

Simone  l'avvolse dolcemente, il suo respiro si fece affannoso, sulla sua fronte si formarono goccioline di sudore, i suoi muscoli si contrassero su di lei.

Sul volto di Beatrice un sorriso  si era formato nel guardare il suo viso appagato  dopo aver raggiunto il piacere.

Un ultimo bacio Simone poggiò sulle sue labbra rosse e gonfie per i troppi baci a Beatrice, poi si alzò e si rivestì.

Lei rimase a guardarlo con malinconia, consapevole del fatto che non lo avrebbe rivisto presto poi si rivestì anche lei. Un pò di tristezza calò sul suo volto che fino ad un minuto prima era pieno di gioia. E adesso? Sarebbe stata una come tutte le altre?

Avevano appagato i desideri ma non li avevano ricolmati, non saziati  del tutto. Lui ne voleva ancora di lei, tanto quanto lei di lui. Dimenticare quel momento non sarebbe potuto mai succedere. Due corpi che si appartengono una volta, si apparterranno sempre. 

L'imbarazzo tornò nella stanza smorzato da varie risate e occhiatine maliziose , poi a seguire Simone lanciò qualcuna delle sue battute per riprendere in mano il controllo della situazione.

Le guance di Beatrice andavano a fuoco, tinte di un rosso intenso, divenute ormai, oggetto di risate. Poi li separò un congedo più distaccato meno passionale,ma comunque affettuoso.

Entrambi sapevamo che nessuno stupido si sarebbe avvicinato al fuoco dopo aver capito che scotta. Nessuno, tranne loro che avevano un valido motivo per bruciarsi di nuovo.

Partiamo con un BacioWhere stories live. Discover now