Ci Siamo SCELTI

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Siamo a tavola tutti insieme che stiamo festeggiando la vittoria contro i maghi e il mio ritorno.

Eliha sta giocando con i cuccioli di lycan che sono giá in grado di trasformarsi.

Ogni tanto gli lancio qualche occhiata pee controllarlo e so che lo stesso fa Mich. Prima l'ho beccato mentre lo faceva. Sorrido tra me e me.

Mich mi si avvicina all'orecchio "Eliha sembra stanco e anche tu non dovresti affaticati, è il caso che andiamo a letto" e senza darmi tempo di rispondere si alza attirando l'attenzione di tutti.

"Noi andiamo a dormire, buonanotte" mi avvicino ad Eliha che appena mi vede alza le sue braccine verso di me.

Vedo Mich che mi aspetta davanti alla porta così lo raggiungo dando la buonanotte a tutti.

Iniziamo a salire le scale e noto che mio figlio si sta addormentando tra le mie braccia.

Arrivati davanti alla nostra camera, Mich mi apre la porta e mi lascia entrare per prima.

Le cose non sono cambiate dall'ultima volta che sono state qua ad eccezione di una culla dall'altra parte del letto.

Vado verso quella direzione e appoggio Eliha baciandolo sulla fronte e rimboccandogli le coperte.

Vengo raggiunta da Mich che mi si posiziona dietro, stringendomi la vita e appoggiando la testa sulla mia spalla.
"È bellissimo" mormoro "Ha preso dalla mamma" sorrido "Adulatore".

Inizia a baciarmi la spalla per salire fino al collo. Gli facilito il compito buttando la testa all'indietro.

Sento che succhia e morde una pare e questo mi porta a gemere "Shh, non dobbiamo svegliare il piccolo". Non resisto.

Mi giro ritrovandomelo davanti. Gli salto addosso legandogli le gambe in vita e le mani tra i capelli baciandolo appassionatamente.

Lui risponde con altrettanta passione. Mi sento trasportare e buttare sul letto con lui sopra.

Si allontana per sfilare la sua maglia e si abbassa per fare la stessa cosa con la mia e il reggiseno.

Una volta davanti al mio seno inizia a provocarmi con la sua lingua, morsi e con le sue mani. È un supplizio e non posso nemmeno gemere.

Lo sento abbassarsi leccarmi l'ombellico e arribare alla base della gonna che in modo rude mi strappa.

Ora di fronte alle mutandine di pizzo ha uno sguardo famelico. Mi guarda un secondo e poi con un movimento rude mi strappa anche quelle facendomi sobbalzare e trattenere un gemito. Dio.

Si avvicina con la bocca e inizia a leccare. I miei fianchi sobbalzano verso la sua bocca e una mano finisce tra i suoi capelli.

Inizia a stuzzicarmi il capezzolo e non riesco a trattenere più i gemiti.

Con una mano insonorizzo la culla del bambino. Perchè non ci ho pensato prima? Non ho tempo di pensarci che un nuovo assalto della sua lingua, mi fa perdere la ragione e venire.

Ingoia il tutto e poi si alza mettendosi con la faccia sulla mia.

"Sei deliziosa" sorrido e inverto le posizione.

"Bene vorrei vedere se anche tu lo sei" mette le mani dietro la testa "Fai di me quello che vuoi".

Inizio a leccargli e baciargli il petto mordendogli un capezzolo e provocandogli un gemito misto dolore e piacere.

Mi abbasso sempre di più arrivando al bordo dei jeans dove ai lati noto la sua sexy v e al centro la peluria che inizio a leccare.

Slego velocemente la cintura e il bottone dei jeans tirandoli insieme ai boxer in un solo colpo.

Mi ritrovo davanti la sua erezione. Mi era mancata. Mi lecco le labbra e mi abbasso decisa.

Senza preliminari lo prendo tutto in bocca provocandogli un forte gemito che mi fa bagnare.

Inizio a fare su e giù. "Più veloce" mi dice gemendo. Eseguo.

Vado sempre più veloce e sento le sue vene ingrossarsi. È vicino. Non realizzo il pensiero che mi viene in  bocca. Ingoio. Il suo sapore è salato, ma delizioso.

Una volta finito mi alzo e mi lecco le labbra dove era rimasto un residuo di sperma.

Lo vedo soddisfatto. Ora lo sarai ancora di più.

Mi metto a cavalcioni su di lui, prendo il suo pene già eretto e me lo posiziono nella mia entratrata.

Entro con un solo movimento. Bloccandomi il gemito sia a lui che a me.

Rovescio la testa all'indietro e inizio a cavalcarlo velocemente mentre le sue mani giocano con i miei seni.

Si mette seduto senza uscire da me e un forte gemito mi mozza il respiro. È arrivato fino in fondo.

Ribalta la situazione iniziando a martellare sempre più fortemente. Sono al limite e anche lui.

Dopo altre due spinte veniamo nello stesso momento.

Mi cade addosso stremato per poi spostarsi per non darmi troppo peso.
Mi mette un braccio sotto la testa e mi avvicina al suo petto dove io appoggio un bacio.

"È stato fantastico" mi dice, sorrido.
"Sì lo è stato"
"Ti amo così tanto!" Sorrido ancora
" Ben mi ha detto che per i lupi i compagni vengono scelti dalla luna."

Lui mi guarda e annuisce aspettando che continui
"Ha detto che siamo legati sin dalla nascita dal filo rosso del destino. Io non la penso così. La prima volta che ci siamo incontrati è stato destino, ma tenerci stretti nonostante tutto è stata una nostra scelta. Non della Luna, non del destino, ma nostra."

"Hai ragione mia saggia Luna" mi dice lasciandomi un bacio a stampo. "Non ho finito" mi guarda attentamente "Oggi sono arrivata ad una conclusione. Non è la luna che sceglie di farci stare insieme. Sei tu che hai scelto me. Sono io che ho scelto te. Ci siamo scelti."

"E ci sceglieremo ogni giorno"

Sancisce il tutto con uno splendido bacio e rientrando in me con un colpo deciso.

Finalmente posso dire che dopo centoquarantacinque anni sono felice.

Ci Siamo SCELTIWhere stories live. Discover now