Capitolo 27

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Vengo svegliata dal suono della sveglia.
Mi metto seduta nel letto e la spengo.
Guardo l'ora: sono solo le 7:30.
Ma perché ha suonato così presto?
Poi vedo che mi è arrivato un messaggio fa Katy.
Lo leggo.

Sveglia dormigliona😂

Mi batto una mano contro la fronte.
Ora mi ricordo il perché della sveglia.
Mi alzo di corsa e vado a fare colazione.
Accendo la tele e la guardo mentre mangio, poi mi metto un paio di pantaloncini di jeans, una canottiera bianca e le all star basse bianche, prendo il cellulare e la valigia, saluto mia madre ed, appena finisce con le sue solite raccomandazioni, esco.
Vedo che sta arrivando la macchina dei genitori di Katy e si ferma davanti a me.
<<Pronta a venire in vacanza con noi?>> mi domanda Katy appena salgo in macchina.
Annuisco sorridendo.
Dopo mezz'ora di viaggio passata a parlare Katy si addormenta e  attacco gli auricolari.
Guardo fuori dal finestrino.
Il mio sguardo si perde fra le auto che passano e inizio a pensare e ricordare.
Poi, pian piano, le mie palpebre diventano pesanti e si chiudono.

<<Ari siamo arrivati>> mi sveglia Katy.
<<Grazie>> le rispondo sbadigliando.
Prendiamo ognuno le proprie valige ed entriamo nell'hotel.
Nella hall ci sono dei divanetti disposti davanti a due televisioni.
A sinistra ci sono le scale e l'ascensore che portano alle stanze, mentre a destra un bar.
<<Nono piano, stanza 354>> dice la signora dietro al bancone, consegnandoci le chiavi.
<<La sala da pranzo, cena e colazione è al primo piano>> ci avvisa.
La ringraziamo, prendiamo l'ascensore e andiamo in stanza.
Sistemiamo le valige, poi andiamo in spiaggia.
Appena arriviamo appoggio la borsa sulla mia sdraio, tolgo i pantaloncini e la canottiera, rimanendo in costume, lego i capelli in una coda alta e metto la crema solare.
Katy fa lo stesso.
<<Andiamo a fare un bagno?>> domando a Katy, che annuisce ed avvisa i suoi genitori.
<<È fredda>> mi lamento, appena entro in acqua coi piedi.
<<Ma non è vero>> mi smentisce la mia migliore amica.
<<È freddissima>> quasi urla appena mette anche lei i piedi in acqua.
<<Vai prima tu>> le dico.
<<No, tu>> ribatte lei.
<<Ok, insieme>>
Stiamo per fare un altro passo, quando arriva una pallonata che finisce in acqua davanti a noi, schizzandoci addosso e facendoci urlare.
<<Scusate>> sentiamo dire un ragazzo.
Mi giro, pronta a sclerare, ma appena lo vedo mi blocco.
È un ragazzo alto, coi capelli di un colore biondo scuro e gli occhi verdi.
È carino, ma sono ancora incazzata e sto per dirgli qualcosa, quando mi blocca.
<<Come ti chiami?>> mi domanda.
<<Ariana>> gli rispondo.
<<Tu?>> gli domando poi, più per educazione che per curiosità.
<<Michele>> si presenta lui.
<<Scusami per la pallonata>> dice, passandosi una mano tra i capelli e sorridendomi.
<<Ehi esisto anch'io>> si lamenta la mia migliore amica.
<<Emm... scusa emm...>> dice sempre più in imbarazzo.
<<Katy>> sbuffa scocciata la mia migliore amica, alzando gli occhi al cielo.
<<Scusa Katy>> dice Michele, con la mano ancora tra i capelli.
Poi prende il pallone e ritorna dai suoi amici.
<<Certo che è proprio scemo>> si lamenta Katy.
<<Beh, almeno ora possiamo entrare in acqua tranquillamente>> dico, guardando nella direzione in cui se n'è andato.
Entriamo in acqua.
<<Ari ma non ti prudono i piedi a te?>>  mi domanda Katy.
<<No, perché?>>
Vedo che guarda in basso.
<<Emm... Ari... tu hai paura delle meduse?>>
<<Perché?>>
<<Perché potrebbe essercene una, che mi ha anche punto>>
Ci guardiamo un attimo, poi corriamo verso la riva.
Arriviamo alle sdraio, ci asciughiamo coi salviettoni e ci sediamo.
<<Passami la crema per le punture>> mi dice Katy.
Gliela passo e lei la mette, poi guarda il mare.
<<Ma io mi chiedo, con tutte le persone che ci sono, doveva pungere proprio me quella cosa?>> inizia a dire.
Mi trattengo dal ridere.
<<Già>> faccio finta di concordare con lei, mentre sposto il mio sguardo a sinistra.
Ed è così che lo vedo arrivare.
<<Ariana, Katy, volete giocare a beach volley?>> ci domanda Michele.
<<Katy?>> le domando per sapere cosa vuole fare lei.
<<Ok dai>> risponde lei alzandosi e saltellando appena un attimo su un piede.
<<Medusa?>> le chiede Michele.
<<Sì>> risponde Katy, ancora abbastanza seccata.
<<Ehi>> dice Michele.
Due ragazzi ed una ragazza si girano verso di lui.
Lei è più piccola di noi di almeno tre anni, capelli biondi, lunghi e lisci.
I ragazzi invece avranno due e tre anni in più di noi.
Sono entrambi castani, ma uno ha gli occhi verdi come Michele e la ragazza, l'altro li ha azzurri.
<<Eccoti>> esclama lei.
<<Ariana, Katy, loro sono Silvia, mia sorella, Nicola e Oscar, i miei cugini>> ce li presenta.
<<Silvy, Nick e Oscar, loro sono Ariana e Katy>>
<<Siete qui in vacanza?>>qua ci domanda Nicola.
Annuiamo.
<<Che squadre facciamo?>> chiede Michele.
<<Femmine contro maschi?>> domanda Oscar, mettendosi a ridere.
<<Io ci sto>> gli risponde Silvia.
<<A voi va bene?>> ci domanda poi.
<<Sì sì>>
<<Abbiamo già vinto>> dice Michele.
<<Aspetta e spera>> le risponde Silvia, mentre ci posizioniamo nel nostro campo.

Alla fine abbiamo vinto io, Katy e Silvia, ed ora siamo qua al bar a bere qualcosa.
<<Cosa prendete?>> ci domanda il barista.
<<Io una granita al limone>> rispondo.
<<Io una alla fragola>> dice Katy.
<<Io una granita alla menta>> ordina Michele.
<<Io una alla Coca Cola>> dice Nicola.
<<Io una all'anice>> risponde Oscar.
<<Io una all'arancia>>ordina Silvia.
Paghiamo e ci sediamo su dei divanetti.
<<Che fate domani? Ancora spiaggia?>> ci domanda Nicola.
<<Probabile>> gli risponde Katy.
<<Allora ci vediamo ancora>> dice Oscar.
<<Già>>
<<Domani rivincita allora>> dice Nicola.
<<Speraci>> gli risponde Silvia.

<<Mi lasci il tuo numero?>> mi chiede Michele, appena li salutiamo, porgendomi il cellulare.
<<Certo>> rispondo, prendendo il suo cellulare.
Digito il mio numero e glielo ripasso.
<<Grazie>> dice passandosi una mano tra i capelli.
<<A domani allora>> mi saluta.
<<A domani>> contraccambio il saluto.
<<Siamo qui da neanche un giorno e qualcuno ha già fatto colpo>> dice Katy, quando è abbastanza lontano da non sentirci.
<<Mi chiedo come sarà il resto della settimana>> aggiunge.
<<Ma non è vero>> le rispondo mentre alzo gli occhi al cielo.
<<Come no?! Non hai visto come ti guardava? E il numero?>> insiste lei.
<<Sarà>> le rispondo per farla tacere, mentre penso a com'è iniziata e a come proseguirà questa settimana meravigliosa.

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