Capitolo 15

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Un giorno avevamo organizzato una cena con Paula, Greg, mio fratello, Alaska, Javi e Abraham. C'era solo un problema... cosa mi mettevo? Ero in crisi perché essendo incinta, i miei vestiti erano troppo stretti. Si, di magliette larghe nel mio armadio ce ne sono da vendere, ma i vesti erano tutti stretti ed io volevo mettermi un vestito.
"Alvy!" Lo chiamai gridando.
"Dimmi"
"Vieni un attimo?"
"Arrivo subito"
"C'è un problema"
"Che problema?" Mi chiese preoccupato.
"Cosa mi metto sta sera?!"
"Sei seria? Mi hai fatto prendere un colpo! Credevo fosse successo qualcosa di grave!"
"Lo so... scusa. Comunque i miei vestiti sono tutti stretti! Cosa faccio"
"Non esistono le magliette?" Mi chiese ridendo.
"Veramente vorrei mettermi un vestito..."
"Te la senti di uscire?"
"Si sì. Perché?"
"Andiamo a prenderne uno?"
"Si, va bene"
Appena usciti di casa i fotografi, che mi avevano vista incinta, ovviamente scattarono delle foto.
Dopo arrivammo finalmente al centro commerciale. Vi assicuro che la scelta del vestito non è stata per niente facile: o era stretto, o mi vedevo grassa o non mi piaceva.
Ad un certo punto Alvaro mi mostrò un vestito bellissimo.
"Amore, cosa ne pensi di questo? Dimmi di sì perché siamo qua dentro da almeno due ore!"
"Amore ma è bellissimo!"
"Si ma bisogna vederlo indossato. Magari non ti piace"
Lo provai e invece mi piaceva tantissimo.
"Ti sta benissimo amore!" Mi disse.
"Sei sicuro?"
"Certo!"
Allora finalmente mi convinsi.
La sera era finalmente arrivata. Sta volta a tardare era Alvaro perché si era dimenticato della cena.
"Alvaro forse dovresti prepararti, non credi?" Lui era ancora sul divano con il computer.
"Prepararmi? Perché?"
"Ma come perché?! Dobbiamo uscire... siamo andati a prendere l'abito apposta!"
"Ah si, hai ragione. Scusa vado subito a prepararmi."
"Amore tu dormi. L'ho sempre detto." Gli dissi ridendo.
Appena arrivati erano già tutti seduti e noi ovviamente gli ultimi.
Mentre stavamo mangiando chiacchieravamo del più e del meno, ma ad un certo punto...
"Alvy" gli dissi stringendogli forte il braccio
"Cosa è successo Amore?" Mi disse accarezzandomi.
"Mi si sono rotte le acque!" Tutti quelli del tavolo lo avevano capito e si creò il panico.
"Oddio chiamo subito l'ambulanza!" Disse preoccupato. "No, ho il cellulare scarico! Qualcuno chiami subito l'ambulanza!"
"Ci penso io" disse Paula.
In quel momento non ci capivo più niente! Ero appoggiata ad Alvaro, stavo morendo dal dolore e contrazioni si facevano sentire!
Appena arrivò l'ambulanza si creò il panico nel locale e tutti erano intorno a noi.
"Serve che venga un genitore con il padre del bambino." Disse l'infermiera.
"Vengo solo io perché i genitori non sono qua"
Così mi portarono subito in ospedale.
Appena arrivati stavo piangevo dal dolore.
"Amore va tutto bene"
"Va tutto bene solo perché ci sei tu. Altrimenti sarei peggio di così!"
Poco dopo arrivo l'infermiera
"Sei pronta?" Mi chiese.
"Si sì..." in realtà per niente ma quel si mi era uscito solo perché c'era Alvaro.
Insomma, dopo tutti quei dolori atroci, io che piangevo e Alvaro che mi stava vicino, arriva la piccola Nicole!
"Amore, non è adorabile?" Gli dissi mentre la tenevo in braccio.
"Amore è bellissima!" Mi disse piangendo. Poi mi baciò.
Dopo io chiamai i miei genitori e Alvaro i suoi per avvisarli.
"Amore domani passeranno i ragazzi e anche un'altra persona" mi disse Alvaro.
"Va bene mi fa molto piacere! Ma chi è l'altra persona?"
"Lo scoprirai domani"
Si, finalmente è arrivata la piccola Nicole. I nostri genitori diventano nonni, i fratelli zii ed io e Alvaro genitori... la cosa più bella del mondo!

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