Capitolo 3

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...<<dai April, non muoverti, vorrei solo divertirmi un po e penso che anche tu lo voglia,o mi sbaglio?! Sai, sembri un cucciolo impaurito, mica hai paura di me?>> chiede ridendo facendo scorrere le dita lunghe e ruvide sulle mie gambe nude...

Mi sveglio tutta sudata, respirando affannosamente, il cuore batte all'impazzata e le mani anch'esse sudate mi tremano come non mai.Non facevo questi incubi dalla morte dei miei genitori.

Mi alzo dal letto ancora tremando e afferro il cellulare per vedere l'ora, sono ancora le 05:54 del mattino.

Poso il cellulare sul comodino e prendo tutto il necessario per andarmi a fare una doccia fredda, anzi gelata, pensando ingenuamente che l'acqua possa scacciare via i miei pensieri.

Apro la porta e caccio la testa fuori, assicurandomi che non ci fossero ne Kevin o nonna nei paraggi, dopo essermi accertata che non ci fosse nessuno, mi dirigo in bagno.

Una volta sotto la doccia, inizio a pensare...vorrei che sul retro della mia testa ci fosse un pulsante con su scritto "cancella brutti ricordi" ma sfortunatamente non esiste nulla del genere.

Ormai sono passati quasi due mesi da quando ci siamo trasferiti qui, e domani comincerà la scuola, la mia routine da quando sono qui è "svegliarsi, lavarsi,mangiare e dormire" non esco quasi mai, ma stranamente oggi voglio uscire per cambiare un po d'aria, Kevin mi rimprovera sempre dicendo che non posso stare chiusa in casa come una prigioniera e tutte le altre cazzate che dice, a volte faccio solamente finta di ascoltarlo,perché dice sempre le stesse cose,d'altronde ha ragione.

Ma la cosa più strana è che ultimamente sto pensando anche ad un ragazzo che ogni mattina o notte mi sveglia per via della musica oppure perché sento dei gemiti...bleah...tutte le notti sono costretta a dormire con le cuffie nelle orecchie, perchè non riesce a stare senza sesso per più di due giorni.

Come avevo pensato, era un puttaniere, parecchie volte l'ho visto quando entrava in casa sua, ma ogni volta con una ragazza diversa.

Ci siamo incontrati 3-4 volte in questi due mesi, e ogni volta mi chiedeva il mio nome,ma non glielo dicevo,mi sono detta che non glielo avrei detto fin quando non mi avrà prima detto il suo e così sarà.
Forse sono un po testarda, ma sono fatta così.

Dopo essere stata quasi un'ora sotto il getto d'acqua, decido di uscire,prendo un asciugamano ed inizio a tamponarmi il corpo poi ne prendo un altra per avvolgere i miei capelli,indosso la biancheria intima, mi metto un pantaloncino di jeans bianco a vita alta e una maglia dell'adidas nera messa all'interno del pantaloncino.

Dopo essermi asciugata i capelli, vado in camera, chiudo la porta, ed apro le tende.

Sistemo il letto e do un'occhiata alla stanza.
Ad un certo punto ricordo la mattina di quando andai a scuola ad iscrivermi e ricordai che 2 mesi fa comprai la vernice.
Me ne ero completamente scordata.Chissà dove l'avrò messa, dopo la cercherò, ho intenzione di ricominciare di nuovo a vivere,di cambiare.E comincerò proprio da questa stanza.

Mentre prendo il cellulare dal comodino, una foto cattura la mia attenzione.
Sospiro mettendomi seduta sul letto e accarezzo la foto dei miei genitori prendendola in mano.
Mi mancano ogni giorno di più.
Loro erano la mia vita e la mia vita da quando non c'erano più era diventata una merda.
Il mio viso si riempie di lacrime
<<mi mancate così tanto>>sussuro piano.

Ovviamente questo momento di tranquillità finisce non appena della musica forte invade la mia camera.
Quel biondino ultimamente comicia a stancarmi.Mi asciugo le lacrime, mi affaccio alla finestra e gli urlo di spegnere o abbassare il volume per lo meno.

Infinito(in revisione).Where stories live. Discover now