Come vi siete conosciuti?

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«"Io ho detto ciao al barboncino, tu dirai ciao al barboncino."
Il barboncino ringhiò. Dissi ciao al barboncino.»
- Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo, Il ladro di Fulmini.

Photo credits to - Viria.
In foto Leo Valdez.

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Percy Jackson
Sei in gita con la scuola a New York. Il che ti fa paura, perché la città da sempre brulica di mostri. Ma questo i tuoi compagni mica lo possono sapere, per cui ti devi solamente sforzare di essere simpatica come tuo solito.
Vi portano a visitare i monumenti più importanti, per poi fermarvi a Central Park per il pranzo.
È lì che le cose iniziano ad assumere la piega sbagliata: quello che il tuoi amici contrassegnano per una banda di teppistelli, te la riconosci subito per una cosa tremila volte peggio: un branco di lestrigoni dall'aria affamata.
Subito, presa dal panico, fai per chiedere alla tua amica un po' di profumo, quando la professoressa ti chiede di andare a buttare la confezione vuota delle caramelle.
Deglutendo esegui, iniziando però a rovistare nel tuo zaino alla ricerca della tua salvezza: un piccolo coltello a serramanico, regalo di tuo padre.
L'effetto è immediato. Appena ti avvicini a loro, i Lestrigoni iniziano a correre verso di te, che dal tuo canto non trovi niente di meglio che sguainare il tuo coltello ed iniziare a combattere.
Infilzi la lama nel fianco di uno, e vai avanti così per un altro po' di tempo, fino a quando, rotolando su un fianco, non vedi un lestrigone che sta per afferrarti.
La pena ti viene impedita da un ragazzo che ti scansa appena in tempo. Subito dopo inizia a correre prendendoti con sé.
«Togliti!» gli urli contro irata.
Ti guarda scettico. «Ti ho salvato la vita.»
«Era la mia battaglia!» ribatti orgogliosa.
«Quel lestrigone ti stava per ammazzare.»
Fai per andartene, ma te lo impedisce nuovamente.
«Dove hai intenzione di andare?»
«Il più lontano possibile da te.»
«Per poi incontrare altri mostri?»
Esasperata, azzardi: «si va al Campo?»
«Si va al Campo.»

Jason Grace
Sei da poco arrivata al Campo Mezzosangue, ma sei subito stata riconosciuta come figlia di Demetra, la dea dell'agricoltura. Hai anche scoperto di avere un particolare potere: riesci a far crescere piante con il solo gesto della mano. È un potere che hanno in pochi, per cui ti senti molto fortunata.
Nonostante ciò, oggi non è il tuo "giorno forrunato": stavi per andare nell'arena per allenarti, quando un gruppo di bulletti della Casa di Ares ti ha bloccata e ti ha impedito di andarci in quanto figlia di Demetra.
Arrabbiata, ti eri allontanata, senza neanche guardare dove ma scervellandoti per riuscire a trovare un metodo per fargliela pagare.
Anni fa, Percy Jackson aveva allagato i bagni inzuppandoli tutti, magari potevi fare qualcosa con le piante...
Scoraggiata, dai un calcio ad un sasso, spedendolo diretto nel cuore della foresta.
«Cosa t'ha fatto di male quel povero sasso?» ti fa una voce.
Sempre più incavolata, ti giri furente: il ragazzo che ti ha parlato è Jason Grace, un semidio proveniente dal Campo Giove ma trasferitosi al Campo Mezzosangue.
«Sei qui per la Caccia alla Bandiera?» chiedi automaticamente.
«Ehm... si» risponde lui, intimidito dal tuo tono di voce.
«Avete preso Ares con voi?» domandi pungente.
«Eh?» sembra confuso. «Cioè, no, no, non abbiamo Ares.»
«Prendete Demetra» non è una domanda la tua.
«Se ti fa piacere...»
«Perfetto!» esclami, finalmente felice. «Grazie, Grace.»
«Ehm... di niente...»
«T/n. A sabato!»
«A sabato.»

Leo Valdez
«T/n, sbrigati!» ti richiama Veronica, una tua sorella di Atena. Siete dirette alla festa che il Campo ha deciso di fare per l'inizio dell'estate. In quanto figlia di Atena, non approvi certamente che la gente si perda in certe frivolezze, ma purtroppo sei obbligata ad andarci.
Appena arrivate, vi passano davanti un gruppo di figlie di Afrodite: in confronto a loro, tu che non hai nemmeno perso tempo a prepararti, sembri uno straccio.
Sbuffando, lasci Veronica al banchetto, per poi avvicinarti ai confini della festa.
«Ehi, tu che ci fai qui?» ti domanda un ragazzo, sedendosi accanto a te.
«Cerco solamente di evitare la festa il più possibile» rispondi ovvia.
«Problemi con il ragazzo?» ti domanda comprensivo.
«Cosa?» esclami stupita. «Non ce l'ho mai avuto, un ragazzo. Semplicemente penso che ci si possa divertire in modi differenti.»
«Tu» dice il ragazzo, indicandoti con l'indice, «hai bisogno di smollarti.»
Detto questo, appoggia il suo bicchiere accanto a lui, ti offre la mano che accetti timidamente e ti trascina al centro del padiglione, momentaneamente trasformato in una pista da ballo.
«Che cosa dovrei fare?» chiedi ansiosa.
«Semplicemente divertirti!» risponde euforico lui facendoti fare una piroetta.
Dopo diversi minuti, finalmente ti sei lasciata andare: ora balli senza ritegno, sempre con quel ragazzo, e ve ne state fregando altamente di come state effettivamente ballando.
«Sai, forse non è così male» ammetti dopo un'ennesima piroetta. «A proposito, come ti chiami?»
«Leo Valdez, a vostra disposizione.»

Nico Di Angelo
Sei ad un Campo estivo a Los Angeles con le tue amiche.
È Giugno, l'estate è alle porte e vi state divertendo un mondo. Proprio quel giorno gli organizzatori della vacanza vi hanno portato a vedere Hollywood: siete tutte emozionarissime, in quanto appassionate di cinema.
Alla fine della visita, vi portano alla famosa scritta: le lettere bianche si stagliano contro ed irradiano potere. Nonostante ciò, sei molto agitata. Senti come che le lettere irradiano non solo potere, ma anche terrore, paura...
Non capisci cosa sta succedendo, sai solo che prima te ne andrai e meglio sarà.
Poi all'improvviso, dal retro della lettera "H" compare un animale. Le tue amiche lo riconoscono come un "tenero cagnolino," ma non ti pare possibile che un "tenero cagnolino" possa essere così spaventosamente inquietante. E neanche così grande, a dirla tutta.
Subito il cane inizia a correre verso di voi. Sai che non è possibile che riesca a raggiungervi, ma eppure riesce a fare un salto di oltre di cinque metri e atterra in mezzo a voi. I suoi piccoli occhi malvagi si puntano su di te, e ringhia in modo malvagio. Inizia a correre e tutti i tuoi amici e gli organizzatori scappano a gambe levate. Il cane non sembra curarsene, ed è sempre più vicino...
Improvvisamente una crepa si fa strada sul pavimento, e il cane sprofonda, ma non prima di averti graffiato. Cadi come un sacco di patate per terra, e l'ultima cosa che vedi prima di svenire è un ragazzo che si sporge per vedere il tuo stato.
Ha penetranti occhi color pece e capelli di un nero corvino.

BOB AKA GIAPETO!
Ecco uno dei capitoli più essenziali che vi spiega come siete venuti a conoscenza della vostra crush!

Genitore Divino?

Fiera figlia di Atena✌.

Bisous, Vitto🎀.



🔱Percy Jackson PreferencesWhere stories live. Discover now