~Sergio Ramos.

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Non so perché, ma ho amato con tutto il cuore scrivere questa Os. Spero davvero che ti piaccia.
Richiesta di @ValeDybalMorata21

Siamo sempre stati noi cinque: Sofia, Isco, Nacho, Sergio ed io.
Un quintetto inseparabile, fino a quando non avevo deciso di trasferirmi a Londra per terminare gli studi.
Vedevo gli altri quattro solo per le vacanze, l'università mi riempiva gran parte delle mie giornate. Desideravo diventare chirurgo sin da piccolina, quando squartavo appositamente le bambole di mia sorella minore per poi rimontarle.

Erano passati esattamente due giorni dal mio rientro a Madrid per trascorrere le vacanze pasquali, quando mi era arrivato un messaggio da Sofia.
Aveva saputo del mio arrivo nella capitale spagnola da mia madre, e perciò mi aveva subito costretto ad uscire con la compagnia per una grigliata.
Da una parte ero contentissima, mi mancavano tantissimo, dall'altra parte ero piuttosto agitata. Non vedevo Sergio da quando avevamo litigato pesantemente, fino a rompere completamente.
Tra me e lui c'era sempre stato qualcosa, ma forse per colpa della nostra testardaggine la nostra storia non aveva mai funzionato.
A volte, invidiavo parecchio Sofia ed Isco. Stavano assieme da anni e vivevano una storia da favola. Erano davvero molto innamorati.

Avrei cercato di godermi la giornata al massimo.

Quando arrivai a casa di Nacho, venni subito intrappolata in abbraccio stritola ossa dai presenti. Notai subito l'assenza di Sergio, lo cercai con lo sguardo.

-Arriva più tardi, è impegnato.-
Isco intercettó il mio sguardo, cogliendo subito la mia momentanea delusione.
Mi sentii più tranquilla dopo la sua affermazione. Era difficile da ammettere, ma morivo dalla voglia di vedere Sergio.

-Allora, io ed Isco ci mettiamo alla griglia. Voi donzelle che ne dite di mettervi a preparare la tavola? Sempre che non vogliate aiutarci con la carne...-
In realtà, adoravo grigliare. Mi piaceva starmene lì, con una bottiglia di birra in mano, mentre giravo la carne che abbrustoliva lentamente.
Sofia, invece, odiava sporcarsi le mani ed avere i capelli impregnati di fumo. Per non lasciarla da sola, accettai la proposta di apparecchiare la tavola.

-Come vanno gli esami?- Mi domandó la bionda, mentre mi porgeva dei bicchieri. Era una chiacchierona nata. -Me ne mancano pochi, e poi sono finalmente libera! Vedo la luce.

-E poi tornerai a Madrid, vero? Ci manchi, manchi soprattutto a Sergio.

Eccola che partiva in quarta con Sergio. Lei era la nostra prima fan, diceva che eravamo destinati a stare assieme ma quando ci provavamo, era sempre il momento sbagliato.

-Tornerò, non vedo l'ora.- Sorrisi appena. -Non è vero che manco sopratutto a Sergio. Sbaglio o si è consolato con Maria Soledad?

-Sempre questa storia? Non faccio in tempo a mettere piede a casa Nacho, che sento già quella rifatta in mezzo ad un tuo discorso.-
Quando Sergio fece capolino nella sala da pranzo, con i capelli leggermente ingellati ed il suo solito sorriso strafottente sul viso, mi si mozzó il respiro. Era bello come non mai.

Fu in quel momento che Sofia decise di tagliare la corda. Odiava vederci discutere.

-Beh, non mi sembra che le sue tette finte siano state un problema per te.- Risposi con un sorriso irritato sul viso.
Sergio ridacchió, cingendomi da dietro con le braccia possenti. Mi sentii immediatamente come a casa. -Sei la solita gelosa, eh? Ho sempre voluto solo te, e ti ricordo che sei stata tu ad avermi sempre detto di no. E sei stata l'unica ad averlo mai fatto.

Stare nelle sue braccia mi stava facendo dimenticare tutti i nostri problemi, stavo cadendo nella sua trappola.
Con un coraggio immane, riuscii a riprendermi. Mi staccai da lui, ed incrociai con decisione le braccia sotto il seno. -Non abbiamo mai avuto futuro.

-E allora non fare la gelosa, non sono tuo.

Le sue parole mi fecero male, anzi, malissimo. Deglutii. -Tu sarai sempre un po' mio, Ser. Lo sai. Sai anche che non ho mai voluto rompere con te sul serio, era inevitabile. Non potevo sopportare di vederti così poco, rischiavo di impazzire.

Il sorriso che fece quasi mi sciolse, fu il colpo finale.
I miei occhi si riempirono di lacrime, mentre lui si affrettó ad abbracciarmi. Non c'era più il Sergio strafottente di poco prima, era così dolce adesso. -Se stai dicendo che mi ami, sappi che è ciò che provo anche io per te. Vorrei avere una nuova possibilità con te, Vale. Questa volta funzionerà. Segui il cuore per una volta.

Mi asciugó una lacrima, mentre di me regnava la confusione più assoluta.
Feci un profondo respiro, facendo mente locale. Cosa volevo davvero?
Io la risposta la sapevo, era così semplice...

-Sono tornata per restare, o quasi. Tra pochi mesi farò ritorno qui, a Madrid. Mi aspetti?-

-Si, ti aspetterò tutto il tempo necessario.- Mi prese la testa fra le mani, e quel bacio che ci scambiammo, non seppe assolutamente d'addio.

Richieste momentaneamente chiuse.

Oblivion. ||One Shot of Footballers||Where stories live. Discover now