Tuesday morning

Luce d'aurora rischiara dormiente
la città destando l'ignara gente.
Tocchi di campana si innalzano pii,
musica senza note, senza leggii.
Dalle strade si ode un inno d'amore,
bisogno di nulla, solo dolore:

"Mio direttor, direttore d'orchestra
riattacca col pezzo, quello di festa.
Più non resisto a questi neri boati,
che la musica fermano bendati.
Riattacca, dà il la, davvero t'imploro,
riportaci ai tempi senza di loro."

Nini sicuri sotto braccia amiche,
chiusi in un abbraccio, via le fatiche.
Chiusi in sacchi uguali, giacciono grigi
corpi di nini, sotto fiori ligi.
Fiori come simbolo di speranza,
cupi intonano un'ode di mancanza.

"Mio direttor, direttore d'orchestra
riattacca col pezzo, quello di festa.
Più non resisto a questi neri boati,
che la musica fermano bendati.
Riattacca, dà il la, davvero t'imploro,
riportaci ai tempi senza di loro."

Madri e padri orfani, figli strappati,
echi di gesta di tre disperati.
Nome di un dio, egida d'apparenza,
atti ingiusti, nera è la loro essenza.
Solo un canto si sente in quella strada,
di risposta: musica contro spada.

"Mio direttor, direttore d'orchestra
riattacca col pezzo, quello di festa.
Più non resisto a questi neri boati,
che la musica fermano bendati.
Riattacca, dà il la, davvero t'imploro,
riportaci ai tempi senza di loro."

Voci di giusti, in pianti quei cuori,
gente lì in strada e chi prega da fuori.
Migliaïa di umani stretti in cordoglio,
nella città spunta fine un germoglio.
Più petali che cantano per più dèi,

ma uniti in un solo fiore, attacca dj!

"O direttore, direttor d'orchestra
sai, solo interrotta è stata la festa.
Un cupo boato, dopo angeli solo,
ignari e sorpresi hanno preso il volo.
Parti col pezzo, non abbiamo paura
per ogni spada la musica è cura."

Gli angeli là sopra occhi sulla strada,
lacrime come gocce di rugiada
scendono sulla bocca ch'è a sorriso.
Si sente musica, su in paradiso.