Capitolo 25

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"Audrey? Mi stai ascoltando?"
Aprì e chiusi gli occhi per un paio di volte mentre squotevo la testa confusa e assonnata.

"No, scusa" ammisi rivolta a Juiliet.
Spostai l'attenzione sui miei amici che mi guardavano divertiti.
Con la coda dell'occhio vidi la mia migliore amica incrociare le braccia e alzare gli occhi al cielo.

"Ti ho appena chiesto" disse attirando l'attenzione mia e del gruppo verso di lei "cosa metterai questa sera, per la festa"
Giusto, la festa...
"Cazzo, avevo dimenticato che fosse questa sera!" Esclamai portandomi una mano in fronte.
Juliet sbuffò e si girò verso Adam, il suo ragazzo.
"Hai visto? Devo farle continuamente da Baby sitter, si scorda sempre tutti i suoi impegni, sarà possibile?" Domandò retoricamente la rossa.
In tutta risposta io risi nervosamente e tirai su con i naso.
Presi una forchettata dell'orrendo polpettone della mensa che, puntualmente, ogni venerdì riempiva i nostri piatti.

"Ho un problema, non credo di riuscire a venire" Le confidai facendole un sorrisino imbarazzato.
"Vedrai come si incazza adesso" Fece notare Lindsay.

"Audrey Cooper, giuro che un giorno o l'altro ti trancio la lingua!" Mi minacciò impugnando una forchetta.

"È da mesi che io e Juls stiamo parlando di questa festa, tesoro" intervenne Drake in soccorso della fidanzata del fratello.

"Lo so" dissi mandando giù un bicchiere d'acqua per smorzare il sapore del polpettone.
"Ma ho un impegno in famiglia. Scusate divertitevi anche senza di me"

"...Audrey" sobbalzai appena sentì la voce di Juliet. Aprì gli occhi e mi stiracchiai.
Constatai che mi ero appena addormentata sul divano. In quel periodo ero davvero sfinita: la gravidanza mi aveva portato moltissima nausea, i sapori degli alimenti risultavano alterati e la scuola si era fatta davvero pesante.

"Ho fatto un sogno davvero strano" confessai ai miei migliori amici, i quali sedevano nel salotto di casa mia.

"L'avevamo intuito. Sapevi che parli nel sonno?" Drake si rilassò ulteriormente sul divano.
Scossi la testa e assottigliai lo sguardo.

"Non vengo alla festa" disse lui, tracciando virgolette immaginarie.
Okay, forse il mio subconscio si stava ribellando e sperava di poter avere un'altra opportunità. Ma in realtà non mi pentivo della mia bambina, anzi ne andavo fiera.
Will era il mio pentimento.
Era passato più di un mese dalla nostra vacanza a San Diego, dopo il litigio non ci eravamo più parlati: il viaggio verso casa l'avevamo trascorso in assoluto silenzio, a scuola facevamo di tutto per evitarci e lui non si era interessato minimamente a come stessi.
Avevo annunciato ai miei genitori la nostra rottura definitiva, non sembravano essere tanto sorpresi, forse anche loro avevano intuito che la nostra storia faceva davvero schifo.
Nonostante ciò, i miei sentimenti nei confronti di Will non erano cambiati: le farfalle mi divoravano lo stomaco appena incrociavo i suoi occhi per i corridoi.

"Audrey... che è successo a San Diego? Perché non ce ne vuoi parlare?" Domandò Juls prendendo posto accanto a me sul divano.
Non avevo proferito parola su quell'argomento a nessuno, ma era evidente che fosse successo qualcosa dato il mio umore: ero sempre arrabbiate, triste o irascibile.
Ma Drake e Juls erano i miei migliori amici, con chi altro avrei potuto confidarmi se non con loro?

"Io e Will abbiamo litigato" iniziai a spiegare sistemandomi meglio sul divano. "Lui ha... tentato di baciarmi, ma io l'ho respinto. Da quel momento non ci siamo più parlati"
Drake scattò in aria e assunse un espressione scioccata e sorpresa allo stesso tempo. Juliet, invece, sembrava aver appena visto un fantasma.

Mai più come primaWhere stories live. Discover now