Parte 23

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Stava osservando l'enorme edificio di fronte ai suoi occhi da svariati minuti. Era così sicuro di volerlo affrontare che si era presentato a casa sua senza pensare. Ma ora che era li diversi pensieri vagarono per la sua mente. Cosa gli avrebbe detto? Non poteva di certo presentarsi a casa sua senza una vera e propria motivazione, o senza prepararsi un discorso. Ma un discorso su cosa poi?

"Magari sulla sua dichiarazione piccolo idiota?"

<<Sta zitta, perché ti fai avanti proprio ora?>>

"Sono la tua coscienza, questo è il momento giusto"

<<Non sei d'aiuto>>

"Ci sto provando, ma sembra che tu non voglia collaborare"

<<Oh mio Dio sto parlando da solo, forse è meglio tornare a casa>> disse schiaffeggiandosi il viso e voltandosi per tornare indietro.

"Certo. Hai stressato quel povero gorilla per farti dire il suo indirizzo ed ora che sei qui scappi con la coda fra le gambe, perché hai paura. Ha senso, i miei complimenti"

<<Non ho paura>>

"Coniglio"

<<Piantala. Cosa dovrei fare secondo te? Andare li, bussare alla sua porta e poi?>>

"Parlare con  lui come fanno le persone normali?"

Taemin sospirò pesantemente cercando di capire la situazione in cui si trovava.

1) Era fuori casa del suo pervertito ma non aveva il coraggio di bussare alla sua porta.

2) Stava parlando da solo come un completo idiota.

3) Si stava comportando da completo idiota.

"Ora o mai più"

Si fece coraggio e entrò nell'edificio, fermandosi poi di fronte alla porta dell'appartamento indicatogli da Junghyun. Respirò ed espirò un paio di volte prima di bussare. Attese in silenzio, cercando di captare ogni possibile segnale dall'altro lato, ma dopo esattamente 5 secondi scattò.

<<Ok non c'è, ora vado via>>

"Coniglio dagli il tempo di arrivare alla porta. È un pervertito non Flash. Fai l'uomo ragazzo"

<<Ma perché parlo con te?>>

"Perché sei un idiota"

<<Va bene va bene ho capito>> " Sei fastidiosa" pensò.

"Idiota, sono la tua coscienza, posso sentire i tuoi pensieri"

Il ragazzo tornò davanti alla porta, bussando nuovamente, questa volta così forte da poter quasi buttare giù la porta.

<<Arrivo>> la voce arrivò attonita dall'interno dell'appartamento, accompagnata poco dopo dal rumore di passi e dallo scattare della serratura.

La porta venne aperta, portando i due a guardarsi in silenzio, scioccati dal veder il viso dell'altro.

Taemin non avrebbe mai potuto immaginare fosse lui.

Minho non avrebbe mai immaginato che il minore avrebbe bussato alla sua porta. 

Kakao (sweet) talk~Where stories live. Discover now