Capitolo 1

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UNA NUOVA AVVENTURA

"Ci sono cose che non sai mai

come andranno a finire

ma ricorderai per sempre

come sono iniziate"

- Cit.

《Sicura di aver preso tutto?》 mi domanda preoccupato mio padre. <<Certo, ho controllato almeno dieci volte>> lo rassicuro con un sorriso. Con dieci chili in meno ma con due amiche in più, sono finalmente uscita dal mio inferno personale. Finalmente ho preso la maturità ed adesso posso mettere da parte i libri, o almeno fino a che non inizierò l'università. Insieme alle mie due migliori amiche Selena e Marta abbiamo deciso di regalarci un viaggio per questa ultima estate insieme. Terminate le vacanze estive ognuna di noi inizierà un nuovo capitolo della propria vita. Io andrò all'università delle belle arti, Selena all'università di Bologna a studiare lettere, mentre Marta si concentrerà sulla danza. Ci siamo promesse che nulla ci potrà dividere, anche se non ci vedremo più molto spesso resteremo sempre in contatto. Abbiamo deciso di intraprendere questo viaggio per godere di ogni istante che ci rimane da passare insieme. Con Selena siamo amiche sin dall'asilo, sua madre e mia madre erano compagne di scuola. Marta invece l'ho conosciuta alle medie, ed è grazie a lei se ho superato quell'inferno che era la scuola. Alle superiore ci siamo trovate tutte insieme, e sono stati gli anni migliori. Dopo aver perso qualche chilo ho iniziato ad essere più sicura di me e meno timida, o per lo meno ci ho provato. I ragazzi hanno smesso di prendermi in giro, ma sento sempre il bisogno di non dare nell'occhio, di passare inosservata. Selena e Marta mi hanno aiutata molto, forse sono le uniche persone che conoscono la vera me, sono le uniche con le quali posso essere me stessa senza preoccuparmi delle apparenze. <<Mi mancherai coccinella>>mi dice dolcemente mio padre mentre raccolgo le mie ultime cose. <<Anche tu papà>> replico con un sorriso. Mi avvicino e lo abbraccio. Da quando si è diviso con la mamma il mio rapporto con lui è cambiato, siamo molto più legati. Anche quello con mia madre è cambiato, ma in peggio. <<Hai chiamato la mamma?>> mi domanda staccandosi. <<Si, ho lascito un messaggio alla segretaria>> borbotto prendendo la valigia. Lo sento sospirare. <<Avrà avuto un impegno importante...>> <<Lascia perdere, la devi smettere di giustificarla. Ho capito da tempo che non le interessa nulla di noi>> lo interrompo mentre cerca di giustificarla. Lui non ha mai smesso di amarla, quindi è più forte di lui farlo. <<Lei ti vuole bene...>> <<Mmm>> mormoro. <<Hai preso tutto?>> mi domanda per l'ennesima volta mettendo in moto la sua vecchia fiat. <<Si>> replico con un sorriso di comprensione. Non è abituato a stare da solo, siamo sempre stati io e lui, capisco che non deve essere facile. <<Elena!>> esclama Marta travolgendomi in un abbraccio. Scoppio a ridere e ricambio la stretta. Marta è una ragazza solare e frizzante. I suoi capelli rossi rispecchiano il suo essere ed i suoi occhi verdi riflettono la sua dolcezza. <<Si parte!>> grida Selena arrivando alle nostre spalle. Marta le riserva il mio stesso trattamento, poi viene il mio turno di salutarla. Selena, o Lena come l'ha rinominata mio padre, è un maschiaccio. È una ragazza forte e di carattere, non si fa mettere i piedi in testa da nessuno. È anche molto bella, con un corpo da modella, pelle olivastra e lunghi capelli corvini. <<Salve signor Smeraldi>> saluta educatamente mio padre. <<Ciao ragazze. Dammi del tu Lena!>> ricambia lui con un sorriso a trentadue denti. Adora le mie amiche, gli sono sempre state simpatiche. <<Ok, Marco>> ribatte lei ricambiando il sorriso.<<State attente!>> ci raccomanda salutandoci. <<Certo>> lo rassicuro lasciandogli un bacio sulla guancia. Lo saluto anche le mie amiche, poi finalmente entriamo nell'aeroporto.<<Arriviamo Ibiza!>> esclama Selena mentre ci imbarchiamo. Un sorriso mi affiora sulle labbra. Sarà un'estate indimenticabile! <<Che caldo!>> mormoro entrando nel parcheggio dell'aeroporto di Ibiza. Il viaggio non è stato lungo ci abbiamo messo circa un'ora, siamo state fortunate trovando lo sconto su un volo diretto. <<Qual'è l'auto che hai noleggiato?>> domanda Marta a Lena. <<Una Jeep Wranger!>> esclama con entusiasmo. <<Elegante...>> ribatte l'altra mia amica osservando il mostro di metallo che ci troviamo davanti. Ridacchio per l sua espressione disgustata. <<Allora bisogna seguire la Route PM-803 sino a Sant Josep>> informo Selena che è alla guida. Ci immettiamo in autostrada ed incominciamo la nostra avventura. <<Melissa mi ha detto che avremo dei coinquilini>> ci informa Marta. <<Cosa?>> esclamiamo io e Lena in contemporanea. <<Beh...>> incomincia in tono imbarazzato. <<Non avevo controllato bene prima di fare la prenotazione, l'appartamento veniva affitto ad un minimo di quattro persone...>> <<Ma siamo in tre!>> esclama indignata Selena. <<C'era una clausola che non ho letto... se la prenotazione veniva fatta da meno di quattro persone, veniva automaticamente affitta l'altra parte...però paghiamo meno!>> aggiunge per tirarci su di morale. Non inizieremo come ci siamo aspettate, ma scommetto che sarà un avventura altrettanto entusiasmante. <<Bisogna inoltrarci nella città>> continuo a dare le indicazioni mentre attorno a noi la natura lascia il posto a delle abitazioni bianche. Attraversiamo tutto il paese costellato di edifici bianchi e qualche palma. <<Prendi la prima a sinistra>> la informo. <<Alla rotonda, prendi il bivio a sinistra per Cala Vadella e poi segui questa strada fino alla costa>>. le case adesso lasciano il posto alla natura. Un muro bianco con una scritta elegante ci informa che siamo arrivate al Club Aquarium. Un basso muretto di pietra lo circonda insieme ad una pineta. Il club è formato da diversi appartamenti rettangolari di colore bianco. <<È bellissimo>> mormoro godendomi il paesaggio. <<Già>> mi fanno eco le mie amiche. <<Dobbiamo incontrarci con Melissa?>> domando a Marte. <<No, ha già dato anche le nostre chiavi agli altri coinquilini>> ci informa. Seguiamo le indicazioni sino al nostro appartamento. Bussiamo alla porta. Dopo poco un ragazzo con un corpo da adone ci vine ad aprire. <<Ciao! Voi dovete essere le altre ragazze>> ci accoglie con un sorriso splendente. <<Piacere Selena>> si affretta a presentarsi la mia amica. Lui ricambia la stretta di mano con un sorriso. <<Io sono Nicola, ma potete chiamarmi Nick>> si presenta lui. <<è un piacere>> replica Marta con ormai la bava alla bocca. Ok è sexy con quelle sue spalle larghe, occhi scuri e capelli neri...ma diamoci un contegno! Penso tra me e me. Ci invita ad entrare e ci porge subito il nostro mazzo di chiavi. <<Grazie>> gli dico con un sorriso. <<Melissa mi ha informato che c'è una piscina comune, ristorante, campo da tennis e una sala giochi e un supermercato. Si possono organizzare diverse attività come Birdwatching oppure percorsi panoramici, ci sono dei negozi e tre supermercati non lontano da qui ed alla spiaggia si arriva in dieci minuti a piedi>> ci informa Nick. Osservo il nostro nuovo appartamento, almeno sino alla fine dell'estate. È molto carino, non grande, ma è accogliente. Entrando c'è uno spazio comune tra cucina e sala, di fronte un enorme terrazza che da su una foresta naturale e sulla destra c'è un arco che conduce ad un corridoio dove ci sono tre porte. <<Le stanze da letto sono uguali, ogni una ha un letto matrimoniale ed uno singolo. Noi abbiamo scelto quella di destra me se volete possiamo fare cambio>> <<Non c'è problema>> replica Lena posando la sua valigia sul letto singolo. Poso la mia su quello matrimoniale e Marta fa lo stesso. <<Sistemiamo dopo>> decide Marta. <<Allora, sei te e?>> domanda Linda accomodandosi sul grande divano ad angolo bianco. <<Sono io e due miei amici. Tra poco dovrebbero arrivare, sono andati a prendere qualcosa per riempire il frigo>> <<Dovremmo andarci anche noi>> informo le mie due amiche. <<Non c'è problema, possiamo dividere quello che abbiamo preso>> mi propone Nicola. <<Ok grazie>> accetto con un sorriso. <<Avete già visitato il posto?>> domanda Marta. <<No non siamo arrivati da tanto, e poi aspettavamo voi>> replica regalandoci un occhiolino. Mentre Selena e Nick giocano alla play station e Marta sbava sul ragazzo, io esco nella grande terrazza. Sul terrazzo c'è un divano murato e un tavolino dove poter mangiare. Chiudo gli occhi ed inspiro l'aria riempiendomi i polmoni. Alzo la testa al cielo ed osservo le nuvole che danzano a ritmo del vento. Una porta che si apre e delle voci catturano la mia attenzione. Entro in soggiorno e mi accorgo che il resto dei ragazzi è tornato. <<Loro sono Marta, Selena e Elena>> dice Nick ad un ragazzo altrettanto bello con capelli biondi e occhi azzurri. Mi avvicino e gli stringo la mano che mi porge <<Elena>> <<Diego>> replica con un bianco sorriso. Noto un altro ragazzo che è appena entrato deporre delle buste sul bancone della cucina. Sento una strana sensazione nello stomaco sino a che Marta non mi distrae. Porto l'attenzione su di lei. <<Tu non ci crederai mai!>> esclama stupita mentre il resto del gruppo ridacchia. La guardo perplessa. <<Indovina di dove sono?! Genova! Viviamo nella stessa città e per incontrarci è servito venire sino in Spagna!>> esclama divertita. <<Non ci credo! Elena balena!>> esclama una voce stupita alle spalle della mia amica. No, ti prego dimmi che non è vero! Ci giriamo tutti nella direzione del misterioso ragazzo e due occhi grigi incrociano i miei. <<Cazzo! Quasi non ti riconoscevo!>< continua. <<Vi conoscete?>> domanda Nicola divertito e stupito allo stesso tempo. <<Lo stronzo>> borbotta Linda. <<Farnesi...>> ribatte Marta. <<Andavamo a scuola insieme>> replico io, ancora scioccata per la sua presenza. Osservo il ragazzo che da bambino è stato il mio migliore amico, per poi diventare il mio peggior incubo da adolescente, ma anche la mia cotta più grande. Si può dire che ero masochista e che amavo l'irraggiungibile, ed ero attratta da degli stronzi, anzi solo uno. Il ciuffo da emo ha lasciato il posto ad un ciuffo disordinato e ribelle, ha un fisico asciutto e definito, da quel che posso intravedere da sotto la maglietta bianca, ha le spalle larghe, la barba di qualche giorno e dei tatuaggi su tutto un braccio ed una scritta sul petto. Cazzo! Ora è fottutamente sexy! <<Davvero?>> chiede Diego. <<Parecchi anni fa>> mormora con voce roca continuando a scrutarmi. Abbasso lo sguardo imbarazzata. Una miriade di emozioni mi investono. Non so se sono felice di vederlo, oppure se vorrei buttarmi sotto un treno. Sento uno strano movimento nello stomaco e le mani sudarmi per la sua presenza. Spero che non sia il solito stronzo, anche se è già partito con il piede sbagliato chiamandomi con quello stupido soprannome. <<Andiamo a disfare le valige>> esclama Lena trascinandomi per un polso nella nostra stanza. Marta ci segue e chiude la porta alle sue spalle. <<Non. Ci. Posso. Credere!>> sillaba Marta. <<Che sfiga>> continua Selena. Io rimango in silenzio seduta sul bordo del letto. Portano i loro sguardi su di me. <<Elena>> mormora Lena. Porto gli occhi nei suoi. <<Come ti senti?>> mi domanda Marta sedendosi al mio fianco. <<Non lo so...>> e non lo so sul serio. È stato uno shock ritrovamelo qui. Sono diversi anni che non lo vedo. Finite le medie abbiamo scelto indirizzi diversi e dopo quel giorno, a parte forse qualche visione di sfuggita in giro, non l'ho più visto. Selena sa tutto di lui perché giocavamo insieme quando eravamo bambini, Marta invece perché era testimone del suo comportamento da stronzo alle medie. <<Magari non è più uno stronzo...>> mi conforta Marta. <<Oh, probabilmente invece è rimasto uno stronzo!>>esclama Lena. <<Ma a te non deve fregare un cazzo! Non sei più la ragazzina timida che si fa mettere i piedi in testa! Adesso sei una donna!>> continua incitandomi. La osservo divertita. È vero, forse non sono più quella ragazzina insicura che ero un tempo, ma avvolte mi ci sento ancora. Essere diventata più sicura di me, essere dimagrita, non fa di me un'altra persona. Anche se magari esteriormente posso sembrare un'altra, dentro di me forse rimarrò sempre quella ragazzina, con qualche chilo in più, che si nascondeva dietro un libro o chiudeva fuori il mondo con paio di cuffiette. Disfiamo i bagagli e stipiamo i nostri vestiti dentro un minuscolo armadio a muro. <<Cazzo! Dovrò lasciare metà roba in valigia!>> si lamenta Marta. <<Forse, se non ti fossi portata dietro casa non avresti questo problema!>> sentenzia Selena. Io invece me la rido dei loro continui battibecchi. Le mie due amiche hanno due caratteri opposti, ma entrambi forti e certe volte sembra che da un momento all'altro si possano scannare, poi con un sorrido od un abbraccio torna tutto come prima. Mentre sistemiamo le ultime cose sentiamo bussare alla porta. <<Avanti>> dicono Marta e Lena in contemporanea. Si guardano e ridacchiano. Hanno fatto pace. Due occhi scuri fanno capolino dalla porta. <<Noi andiamo in spiaggia. Volete venire?>> ci domanda Nick. Le ragazze si voltano a guardare me. <<Certo>> replico con un sorriso. Non mi farò rovinare le vacanze. <<Ok, grande! Quindi minuti?>> ci chiede incerto. <<Anche dieci>> replica Selena chiudendogli la porta in faccia. <<Cos'è quel coso?>> mi domanda Marta osservando il costume che tengo in mano. <<Un costume>> dico divertita mostrandoglielo. Mi guarda con aria disgustata. Lena entra nella stanza. <<Tu non indosserai quel coso! Ti manca solo la cuffietta e sei pronta per le olimpiadi!>> continua Marta. <<Anche Lena indossa un costume intero!>> dico col broncio. Marta alza un sopracciglio ed incrocia le braccia al petto. <<Non è la stessa cosa!>> esclama. Porto il mio sguardo sulla figura di Selena. Ok, non è la stessa cosa, il suo è uno di quei costumi sexy con una profonda scollatura a V e la schiena nuda, ma col mio io mi sento a mio agio. <<Non se ne parla nemmeno! Ho sopportato che indossassi questi cosi per non so quante estati! Ora siamo in vacanza, siamo ad Ibiza! Non permetterò che tu indossi quel coso!>> continua. <<Non ne ho altri>> mormoro soddisfatta. <<Indosserai uno dei miei, domani invece andiamo a fare shopping!>> ribatte entusiasta. <<No!>> replico indignata. Supplico con lo sguardo Selena, lei ci fissa divertita. <<Hai ragione lei!>> risponde al mio sguardo. <<Traditrice!>> le dico col broncio. Scoppia a ridere. <<Tieni!>> esclama Marta porgendomi un costume nero. Per lo meno sul colore ci ha azzeccato. Lo prendo e sbuffando vado in bagno per indossarlo. <<Non posso venire al mare così!>> esclamo tornando in camera. <<Sei sexy>> mormora Lena. La fulmino con lo sguardo. <<Non sono a mio agio>> borbotto portando le braccia al seno. Marta si avvicina e me le abbassa. <<Sei perfetta!>> esclama dolcemente. <<è piccolo!>> bofonchio. La mia amica corruccia la fronte. <<Non è colpa mia sei hai le tette grosse!>> esclama. Selena scoppia a ridere. <<Basta che non fai movimenti strani. Domani ne compriamo uno>> mi rassicura smettendo di ridere. <<Siete pronte?!>> sentiamo gridare dai ragazzi. Sbuffo e mi arrendo. Indosso un lungo vestito nero senza spalline, cambio gli occhiali da vista con quelli da sole con lenti gradate e sono pronta. Recuperiamo le borse e raggiungiamo gli altri. <<Bellissime>> dice Nick facendoci un occhiolino. La camminata dall'appartamento alla spiaggi non è stata lunga ed è stata molto bella. Abbiamo potuto godere di uno splendido panorama. Quando arriviamo alla spiaggia però rimaniamo tutti a bocca aperta. <<è stupendo>> mormora uno dei ragazzi. Ci avviamo sulla cocente sabbia bianca e scegliamo un punto vicino ad una pineta. Stendiamo i nostri asciugamani e ci accomodiamo. Io sono tra le mie amiche, Nick si è sistemato tra Lena e Andreas, mentre Diego ha messo l'asciugamano orizzontalmente ai nostri mettendosi davanti a me e Marta. Prima di togliere il vestito controllo che tutto sia al suo posto, e quando lo tolgo sento lo sguardo di Andreas su di me. Mi siedo velocemente sul mio asciugamano e porto le braccia al petto. <<Bagno?>> propone Nick. <<Io ci sto>> esclama Selena alzandosi. <<Io no>> mormora Marta. <<Nemmeno io>> ribatte Diego. Io faccio cenno di no ed Andrea si limita a sdraiarsi. <<Come vi pare!>> esclama Lena correndo verso la riva. Nicola la segue divertito. Osservo l'orizzonte, il cielo splendente e l'acqua cristallina. Osservo la mia amica divertirsi con il nostro nuovo coinquilino, mentre sento l'altra parlare con Diego. Mi sdraio e porto gli occhi al cielo. Qualche gabbiano e qualche nuvola lo attraversano godendosi la sua immensità. Certe volte mi piacerebbe essere un uccello, poter volare, sentire il vento sul mio corpo, poter girare il mondo, sentirmi libera, non avere barriere. Chiudo gli occhi e mi rilasso. <<Oh! La crema!>> esclama Marta facendomi sobbalzare. Apro un occhi e noto Diego ridacchiare. <<Me la metti Ele?>> mi domanda facendomi labbruccio. Ridacchiando e scuotendo la testa prendo la crema dalla borsa. Me la spalmo sulle mani ed inizio a spalmargliela sulla schiena, mentre lei se la mette davanti. Noto Diego scrutarci spudoratamente. <<Che c'è ti eccita?>> gli chiede scherzosa la mia amica. Lui scoppia a ridere. <<Forse>> replica in tono malizioso. Scuoto la testa divertita. Maschi! <<Girati, te la metto io>> mi dice Marta facendomi voltare. Prendo un po' di crema per spalmarmela davanti e mi volto. Mentre mi spalmo la crema sul petto e sulla pancia noto lo sguardo di Andreas sul mio corpo. Mi sento in imbarazzo. <<La smetti?!>> esclamo irritata. Porta gli occhi nei miei. Un sorrisetto gli affiora sulle labbra. Mi ignora e riabbassa lo sguardo sul mio seno. <<Fatto!>> esclama Marta dandomi una patta sul culo. <<Ehi!>>. I ragazzi e lei scoppiano a ridere. Imbronciata mi sdraio sull'asciugamano e prendo le cuffiette. Mentre la musica mi separa dal mondo esterno una leggera ebrezza mi solletica la pelle. Chiudo gli occhi e mi godo la sensazione di pace. Mentre sono nel dormi veglia percepisco la pressione di un corpo sul mio. Sobbalzo per lo spavento e per l'acqua ghiacciata che bagna il mio corpo. <<Cazzo! Lena!>> esclamo togliendomi le cuffiette. Lei scoppia a ridere e rotola giù da me per finire su Marta. <<Ehi!>> intorno a noi i ragazzi se la ridono. Io e Marta ci mettiamo di un fianco e dopo uno sguardo complice ci vendichiamo di Selena. <<Smettetela vi prego! Sapete che non sopporto il solletico!>> esclama col fiato spezzato. Quando siamo soddisfatte la finiamo. I ragazzi ci osservano divertiti. <<Via adoro!>> esclama Nick tra le risate. <<Vi va una partita?>> domanda Diego indicando il pallone che si sono portati dietro. <<Perché no!>> replica Marta. <<Io non...>> <<Oh, vieni anche te!>> esclama Lena trascinandomi su con lei. <<Maschi contro femmine?>> propone Marta. <<Io farei una squadra più equa...>> inizia Diego regalandole un occhiolino. <<...una ragazza e due ragazzi, e due ragazze e un ragazzo>> <<Il sogno della tua vita>> lo stuzzica Andreas dandogli una gomitata sul fianco. <<Ok, io sto in squadra con i ragazzi>> dice Lena. <<Bene, io con le ragazze>> dice Diego. Il primo a fare la battuta è Andreas. Lo osservo e noto che ha anche una scritta sul fianco,i suo bicipiti pulsano e quando lancia la palla io sono troppo distratta per accorgermene. <<La bavetta>> mi sussurra Marta. Perdiamo clamorosamente ed infine decidiamo di fare un bagno. Mentre i ragazzi si lanciano in acqua come bambini trascinandosi dietro Lena, io e Marta ci sediamo sulla riva. Osservo i miei nuovi compagni d'avventura divertirsi e schizzarsi a vicenda. Mi sdraio all'indietro e mi sorreggo con i gomiti. L'acqua mi bagna la schiena e rabbrividisco. Osservo Andreas che ha appena sollevato di peso Nick e lo lancia contro Diego. Per lo sforzo i muscoli guizzano ed io rimango nuovamente incantata ad osservare il sole riflettere sulla sua pelle dorata e sui suoi capelli castani. <<Ti piace ancora eh?>> dice Marta più come un affermazione che come una domanda. Mi volto verso di lei. <<è sexy, ma rimane comunque lo stronzo che mi ha reso l'adolescenza un inferno>> ammetto. <<Ma anche la tua cotta più grande, e il tuo primo migliore amico>> ribatte lei. <<Non è più niente per me adesso, solo un estraneo>> replico fredda portando lo sguardo su di lui. Io conoscevo solo il bambino di sei anni che mi è stato vicino per i primi quattro anni delle elementari, non so niente di lui adesso. <<Beh io trovo che anche Diego sia molto sexy>> mormora cambiando discorso. <<L'ho notato>> dico prendendola in giro. Nel mentre il ragazzo corre sulla riva e si sdraia vicino a Marta. <<Allora, non lo fate il bagno?>> domanda più a lei che a me. <<Io vado>> replico per lasciarli da soli. Mentre mi alzo il mio sguardo incrocia quello della mia amica, che mi fa capire che non ce né bisogno, ma che me ne è grata. Entro in acqua e subito Selena si avvicina. <<Sono carini insieme>> dice indicando i due ragazzi in riva. Mi volto. <<Si>> mormoro con un sorriso osservando quello a trentadue denti della mia amica che ride per qualcosa che le ha detto Diego. Lena mi si para davanti con uno sguardo maligno. <<Non ci pensare nemmeno!>> l'avverto indietreggiando. <<Di fare cosa?>> domanda con aria innocente. all'improvviso due braccia mi avvolgono la vita da dietro, vengo sollevata in aria prima di sentire il contatto con l'acqua. Un urletto esce dalla mia bocca prima di finire sommersa. Quando risalgo mi ritrovo lontana dalla riva. Sputacchio un po' d'acqua e mi scosto i capelli dal viso. <<Stronzo!>> esclamo contro Andreas che insieme alla mia amica se la ride. Si avvicina felino. <<Stammi lontano!>> ribatto spingendolo sul petto. La sensazione della sua pelle contro la mia mi provoca una scossa nelle mani. Afferra i mie polsi. <<Altrimenti?>> mi domanda con aria di sfida. I miei occhi si perdono nei suoi profondi occhi grigi. Sento una strana sensazione nello stomaco. <<Ma ci vedi senza occhiali?>> mi domanda ridestandomi dai miei pensieri. <<Come?>> molla la presa sui miei polsi e si indica gli occhi. <<In lontananza no, ma la tua faccia da culo la vedo>> non so da dove mi sia uscita ma ne sono un po' orgogliosa. Sul suo viso appare un sorrisetto che non saprei definire. Abbassa lo sguardo sul mio seno e si morde il labbro inferiore. Mi fa un cenno col capo. Guardo a mia volta e noto una parte più chiara di pelle. <<Cazzo!>> esclamo immergendomi nell'acqua. Lo sento ridacchiare mentre io inizio a diventare rossa dall'imbarazzo. Mi guardo intorno e noto che siamo rimasti solo noi due in acqua. Non lo guardo in faccia e torno agli asciugamani. <<Ti dispiace?>> mi domanda Nick che ha occupato il mio asciugamano. <<No>> replico con un sorriso e mi sdraio sul suo. Un ombra mi avverte che anche Andreas è arrivato agli asciugamani. Mi metto in pancia in giù e mi volto verso Lena. Lei e Nick stanno giocando a carte. <<Vuoi giocare?>> mi domanda lui. <<No, grazie>>. Selena si volta e mi fa un sorriso. Marta e Diego sono sdraiati suo stesso asciugamano e si sussurrano qualcosa all'orecchio. Sorrido per la scena. <<Mi passi la borsa?>> domando a Diego. <<Grazie>> replico quando me la passa. Frugo tra le mie cose sino a che non trovo il mio iPod. Indosso le cuffiette e metto play. Chiudo gli occhi e mi faccio trasportare dalla musica. Qualcuno mi tocca la spalla. <<Noi andiamo al bar, venite?>> domanda Selena. Gli faccio cenno di no e torno ad ascoltare la musica. Non guardo cosa fa Andreas ma dopo poco lo sento avvicinarsi e sfilarmi una cuffietta. <<Ehi!>> esclamo quando la indossa. <<I Modà?>> domanda divertito. Lo ignoro e cerco di riprendermela.<<E dai...>> dice facendomi labbruccio. Un sorriso mi affiora sulle labbra e lascio perdere. Lui la rindossa e si rilassa vicino a me. Sento il mio fianco e il mio braccio in contatto con i suoi. Percepisco ogni centimetro di pelle che sfiora la sua andare a fuoco. Giro la testa verso la sua e lo sorprendo ad osservarmi. Rimane in silenzio a scrutare il mio viso. Decido di fare lo stesso. I suoi splendidi occhi grigi, che tanto assomigliano a quelli che aveva da bambino, adesso hanno una luce diversa, più cupa. Riesco a intravedere le adorabili fossette che escono quando sorride. Noto la piccola cicatrice che ha sopra la fronte e ricordo il momento in cui se l'è fatta. Eravamo in seconda elementare, un bambino durante la ricreazione mi si è avvicinato ed ha iniziato a prendermi in giro. Quando Andreas se né accorto è corso in mio aiuto. l'ha spinto e l'altro bambino a fatto lo stesso. Si sono spinti un'altra volta ed entrambi sono caduti, solo che Andreas ha sbattuto la testa sullo spigolo di un banco. Ricordo ancora la paura che ho provato quando l'ho visto sanguinare. <<Ci sono io a proteggerti>> mi aveva detto mentre con occhi pieni di lacrime gli tenevo il fazzoletto sulla ferita. <<A che pensi?>> <<Cosa?>> <<A cosa stai pensando?>> mi domanda nuovamente Andreas. <<A nulla...>> mormoro. Quando inizia a farsi sera prendiamo le nostre cose e torniamo all'appartamento. Uno alla volta facciamo la doccia mentre gli altri preparano la cena. Sono in cucina a mettere su l'acqua per la pasta quando sento il mio cellulare squillare. <<Ci penso io>> mi dice Marta. Vado nella nostra stanza e recupero il telefono. <<Elena! Come state tesoro?>> mi domanda ala dolce voce di mio padre. <<Tutto bene>> replico con un sorriso. <<Tu come stai?>> gli domando sedendomi sul letto. <<Mi manchi già, ma starò alla grande>> dice per tranquillizzarmi.<<Com'è l'appartamento?>> <<Fantastico, è tutto fantastico>> <<Marta e Lena?>> mi domanda. Si preoccupa sempre anche per loro. <<Stiamo tutte bene>> replico. Parliamo per almeno altri dieci minuti, poi dopo i saluti riattacco. Mi lascio cadere sul materasso e chiudo gli occhi. Sono esausta, anche se il viaggio in aereo non è durato molto, questa giornata mi ha sfiancata. Nicola e Diego sono due ragazzi molto simpatici e divertenti, sono felice di averli incontrati. Andreas...Andreas non lo so ancora, e non voglio nemmeno pensarci. Apro gli occhi e quello che mi trovo davanti mi fa gridare. Mi alzo di scatto e mi allontano. <<Che succede?>> mi domanda Andreas entrando nella mia stanza. <<La...>> dico indicando il schifoso insetto marrone che si è depositato sul muro. Si avvicina e sale sul letto. Con una mano prende la grossa falena. <<Non avvicinarti>> gli dico indietreggiando. Con la mano libera apre la finestra e la fa uscire. <<Ci sono io a proteggerti>> mormora avvicinandosi. Solo in quel momento mi accorgo che indossa solo un asciugamano e che delle goccioline gli ricadono dai capelli. Sento il mio respiro farsi più corto ed il cuore esplodermi dal petto, mentre lui si avvicina pericolosamente. <<Che succede?!>> domandano gli altri sbucando dalla porta. <<C'era un insetto>> mormoro abbassando lo sguardo dal suo ed uscendo dalla stanza.

2. I FELL IN LOVE : Mi sono innamorata di uno stronzo (da revisionare)Where stories live. Discover now