Sono le 23:17 come da accordo.
Ringraziate lilaleveghi17 per questo capitolo così anticipato ma sappiate che non si ripeterà più perché ho preso in ostaggio Giorgio e se serve lo userò come scudo a tutto ciò che mi minaccerete di lanciarmi contro 😈 ihihihiDetto ciò, probabilmente questo è l'ultimo capitolo della CaperTek, dopotutto queste storie sono poco più di one shot quindi ci sta.
Se questa storia dovesse finire così, la prossima uscirà tra un po' più di tempo, altrimenti appuntamento a sabato con un altro capitolo campertekkoso.
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Non avrei mai pensato di dirlo ma non vedevo l'ora di andare a scuola quella mattina; non per ascoltare i professori ovviamente ma per vedere Pietro.
Arrivai in classe dieci minuti prima delle lezioni e tutti fecero una strana faccia quando mi videro lì a quell'ora.
A:- Bè? Che avete tutti da guardare?
Dopo qualche minuto arrivò Matteo.
M:- Ehi Andrea, che ci fai già qui?
A:- Lunga storia. Per caso hai visto Pietro da qualche parte?
M:- No, non l'ho incontrato.
I minuti passavano e di Pietro ancora non c'era traccia.
Prof:- Forza, sedetevi che iniziamo. – Esordì il professore entrando in aula al suono della campanella.
A: "Accidenti, dove si è cacciato?"
Passò la prima ora, poi la seconda e arrivammo all'intervallo.
A:- Ma perché non è venuto a scuola oggi?
Basta, non potevo rimanere lì e perdere altro tempo. Tornai in classe e compilai velocemente una giustificazione per uscire in anticipo e dopo averla lasciata sopra la cattedra mi avviai verso casa di Pietro.
A:- Allora, vediamo se mi ricordo bene: a quest'incrocio dovevo andare a sinistra?
Come era ovvio, mi persi in qualche assurda via di Trento: perché il mio senso dell'orientamento doveva fare così schifo?
Persi un'altra ora prima di riuscire a tornare su una strada conosciuta vicino casa mia.
A:- Bene, almeno adeso so dove sono.
Poi mi venne un'illuminazione e riuscii a ricordarmi le sue indicazioni precise. Seguii quei ricordi e finalmente arrivai davanti una casa che aveva il nome "Prestigiacomo" nel campanello. Mi attaccai al citofono e non smisi di suonare finché qualcuno non mi aprì la porta.
Entrai in casa e la prima cosa che vidi fu Pietro in pantaloncini corti che mi fissava incuriosito.
P:- Come mai non sei a scuola?
Mi ci volle un po' prima di riuscire a parlare e staccare gli occhi dal suo corpo.
A:- Senti chi parla! Tu perché non sei venuto?
P:- Stavo aspettando una persona e non potevo rischiare di non farmi trovare in casa.
Uno strano senso di gelosia si instillò in me a quelle parole.
A:- Ah sì? E chi stavi aspettando? – Gli domandai infastidito.
P:- Qualcuno che in questo momento sta davvero faticando per non saltarmi addosso...
Feci un respiro e cercai di calmarmi, poi piano piano iniziai ad avanzare verso di lui.
A:- Ti ripeto: non puoi permetterti di parlarmi sempre così, è chiaro?
P:- Perché, altrimenti cosa mi fai?
Ormai eravamo praticamente attaccati, solo pochi centimetri separavano i nostri corpi.
A:- Qualcosa mi inventerò.
E, senza pensarci troppo, ubbidii al mio impulso e mi fiondai su quelle sue labbra che sembravano mi stessero chiamando a gran voce.
Ero andato a casa sua con l'intenzione di parlare ma avevo capito che non c'era alcun bisogno di farlo: avevo in me tutte le risposte che cercavo.
Portai una mano tra i suoi capelli e iniziai a spettinarlo. Lui contraccambiò il gesto e poi mi spinse sul divano dove ci sdraiammo entrambi, lui sopra di me.
P:- Che dici? Meglio questo o la scuola?
A:- E tu mi avresti interrotto per dire questa cazzata?
Congiunsi le mie mani dietro la sua testa e lo riportai a me, riuscendo così a ritornare in quel dannatissimo paradiso che erano le sue labbra.
Percepii il suo sorriso dopodiché sentii che stava cercando di togliermi la maglia e decisi di aiutarlo. Gettai via le scarpe e feci scivolare le mani su tutto il suo corpo spoglio fino ad arrivare ai pantaloni dove ebbi un attimo di esitazione.
P:- Tranquillo: per questa volta ti lascio comandare...
L'esitazione andò a farsi fottere (Enon solo quella...) e tutto quello che successe in quei minuti rimarrà persempre impresso nei miei ricordi come la cosa più bella che potesse maicapitarmi insieme al ragazzo migliore che potessi trovare.

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Ship Illuminatissime [SOSPESA]
FanfictionSiete stanchi delle solite CamerKiller e MurryTek? Domanda retorica, so che non lo siete, nessuno può stancarsi... Questa sarà una raccolte di mini-storie su quelle ship che nessuno, o pochissimi, considerano. Alcuni esempi sono: CamperTek, Murr...