La paura delle ombre

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<<Finalmente sono arrivato!>> Enuncia Antonio spostando le sue iridi castano-scuro su quelle piccole villette con giardino che ne coprirebbe tutto il perimetro se non fosse per un una serie di mattoni connessi tra loro in modo tale da formare un'unica strada che collega i tre scalini, che permettono l'ingresso nell'abitazione, al cancello in legno alto circa un metro.

La neve che cade a tratti timidamente e massiccia copre quasi ogni cosa di questo piccolo villaggio svedese: auto, cassette postali, cassonetti della spazzatura e diversi attrezzi per combattere quella morsa di pioggia congelata quali pali. Antonio comunque è certo di essere giunto al posto giusto e al momento giusto grazie alla mano sventolante di Fabiana, sua amica da circa cinque anni ormai.

<<Tony! Finalmente sei qui!>> Il suo tono è come al solito alquanto alto, una cosa tipica del suo modo di fare. Antonio non si è ancora mosso da quel punto a causa dei centimetri di neve che non permettono di spostare i bagagli con l'ausilio delle piccole ruote.

<<Ci penso io, non preoccuparti...>> Il viso della ragazza muta in una piccola smorfia di fatica che abbandona la scena poco dopo. Antonio sorride per la scena alquanto buffo <<Grazie, ho già questa grande che pesa più di venti chili e portarla sollevata da terra non è proprio un gioco da ragazzi...>>. Questa volta è lei a sorridere divertita per l'omologa situazione.

I due entrano in casa, poggiano le valigie a terra in soggiorno <<Ti sei sistemata bene vedo Fabiana. E brava!>> E' la risposta del ragazzo italiano.

Con un espressione che ricorda quella di una bambina intenta a scartare il suo regalo di Natale sotto l'albero la ragazza, anch'essa italiana, gli chiede <<Chiudi gli occhi, devo presentarti qualcuno...>>

<<Ahahahah> Antonio non può fare altro che ridere quando "qualcuno" si dimostra essere una gattina dal pelo nero con alcune interruzioni bianche: il suo nome è Sasha. Fabiana si siede su una poltroncina di cuoio proprio al centro del soggiorno mentre Antonio con in braccio la gattina va a sedersi su una sedia a dondola in legno.

Dopo qualche chiacchiera sotto la luce del lampione a forma di un gran mazzo di rose di vetro opaco, i due percorrono il corridoio che collega il soggiorno alle altre tre stanze del piano terra: la camera da letta, un modesto sgabuzzino ed un bagno. <<Sarai stanco e vorrai farti una doccia scommetto. Fai come fossi a casa tua Tony.>>

<<Per ora preferisco vedere anche il resto, sistemare le mie cose togliendole dalla valigia, mangiare qualcosa insieme e poi lavarmi.>>

<<Come preferisci. Seguimi che ti mostro anche il piano superiore.>>

<<E questa è la stanza degli ospiti. E' già tutto pulito e sistemato...>> Precisa spostandosi di lato dopo aver aperto la porta permettendone dunque oltre che la vista anche l'ingresso.

Le altre stanze vengono presentate con molta leggerezza, senza alcun richiamo a qualche dettaglio. Appena finito il giro turistico Antonio entra nella sua stanza chiudendo la porta prima che l'altra possa vedere cosa ha portato con sé il moro dall'Italia <<Siamo sempre un uomo ed una donna da soli in una casa libera, meglio non vedere troppe cose...>>

Fabiana ritorna al piano inferiore rispondendo con un semplice quanto "furbetto" <<Hai ragione...>>. Probabilmente entrambi si stanno prendendo gioco uno dell'altro, come sempre d'altronde.

Circa una decina minuti vengono impiegati per disfare le valigie e riporre tutto nei posti dove dovrebbero trovarsi. Comunque, senza ulteriori perdite di tempo, si dirige giù dall'amica che ha quasi finito di preparare la cena. Iniziano così delle chiacchiere del più e del meno che proseguono anche durante la consumazione del pasto fino a quando...

<<Sei rimasta la solita stupida!>>

<<Guarda che è vero Antonio, non scherzerei mai su una cosa simile!>> Il tono deciso e leggermente vibrante della ragazza sono prove a sufficienza per convincere il ragazzo...

Prima di soddisfare la richiesta del suo amico Fabiana prende il bicchiere per metà riempito di vino tenendolo tra l'indice ed il medio della sinistra e con una leggera torsione del polso il vino assume un andamento che ricorda il mare d'estate. <<Vedi, come ti ho già accennato anche per telefono prima che venissi qui, nell'ultimo mese sono successe alcune cose strane in questo piccolissimo paese. Alcuni animali sono spariti, principalmente cani, e un uomo è stato trovato dalla moglie impiccato nel soggiorno di casa loro...>> una breve pausa <<Saranno anche solo coincidenze ma io ho paura Antonio...>> Delle lacrime cominciano a bagnare le guance della ragazza.

<<Dai! Non fare così!>>

<<Miaooo!!>> Il miagolio di Sasha, la gattina di Fabiana che fino ad un attimo fa guardava fuori la finestra che dà sul giardino lo richiava ad avvicinarsi a quel punto e...

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⏰ Ostatnio Aktualizowane: Aug 23, 2017 ⏰

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Il cadere della neve insanguinataOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz