Ricorda: io mantengo sempre le mie promesse.

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Quel giorno, per molti, fu un giorno qualunque, ordinario, uno di quelli in cui tutto fila liscio e dimentichi prima ancora che finisca. Per me no. Per me fu il giorno più bello della mia vita. Un giorno che non dimenticherò mai, neanche fra cent'anni. Un giorno in cui capii che, forse, la felicità esisteva anche per me: Ichinose Guren, un uomo con un carattere che io stesso definirei davvero orribile. Freddo, antipatico, apatico, arrogante. Credevo di essere condannato all'infelicità eterna dopo la sua scomparsa. Dopo la sua morte. Quanto mi sbagliavo... Ma partiamo dall'inizio.

Quella mattina iniziò in maniera veramente orribile per me. La sveglia non suonò ed io mi ritrovai ad imprecare fin dalle prime ore del mattino poiché, quel giorno, dovevo prendere parte ad una riunione molto importante e, se fossi arrivato in ritardo, quasi sicuramente Kureto, o Tenri stesso, mi avrebbe ucciso con le sue mani. Nonostante tutto riuscii ad arrivare al quartier generale in orario.

Giunto lì, raggiunsi la sala delle riunioni e mi accomodai al mio posto. Quasi tutti erano lì. Mancava solo Tenri che, a quanto pare, quel giorno voleva farsi desiderare.

Alzai lo sguardo ed iniziai ad osservare lo spazio che mi circondava. Per sbaglio incrociai lo sguardo di Kureto che mi rivolse uno dei suoi soliti sguardi freddi e ostili. Dio, quanto lo odiavo! Distolsi lo sguardo da lui e lo puntai sulla sedia alla sua destra che trovai... vuota?! Ecco chi altro mancava, oltre a Tenri. Come avevo fatto a non accorgermene? Mancava lui.

Ignorando completamente i presenti mi rivolsi immediatamente a Kureto.
-Dov'è tuo fratello?- gli chiesi, cercando di non far trapelare il velo di preoccupazione presente nella mia voce. Shinya non era mai mancato ad una singola riunione e non poteva certamente farlo con una importante come quella.
-Non credo siano affari tuoi.- mi rispose, continuando a leggere i documenti posati sul tavolo, senza neanche alzare lo sguardo.
-Te lo chiederò solo un'altra volta. Dimmi immediatamente dov'è Shi...-
-Shinya oggi non parteciperà alla riunione.- tuonò una voce proveniente dall'entrata.
Mi voltai ed incrociai lo sguardo di Tenri.
-Come mai?- chiesi, sempre più preoccupato.
-Perché non lo chiedi direttamente a lui invece di far perdere tempo a noi?-
A quel punto non ci vidi più dalla rabbia e mi alzai di scatto, facendo cadere la sedia dietro di me e sbattendo i palmi delle mani sul tavolo.
-Se qualcuno di voi mi dicesse dove diavolo si è cacciato Shinya molto probabilmente andrei a chiedere spiegazioni direttamente a lui invece di far perdere tempo a voi, vi pare?-
-Vedi di abbassare i toni con me, Ichinose!- tuonò nuovamente Tenri, che nel frattempo aveva raggiunto la sua postazione a capotavola.
-Dov'è Shinya?- ripetei di nuovo, come se fosse un mantra.
-A casa sua.- rispose l'uomo.

Appena udii quelle parole mi precipitai verso la porta con l'intento di andare da lui ma, appena posata la mano sul pomello, la voce di Tenri mi fermò.
-Dove credi di andare?- chiese.
-Da lui, mi sembra ovvio.- risposi senza neanche voltarmi.
-Hai idea di quanto questa riunione sia importante, così come la nostra prossima missione? Ti ricordo che l'ultima volta sono morti molti uomini sotto il tuo comando. Non ti senti in dovere di rimediare a quel pasticcio?-
-Rimediare é impossibile.- gli risposi, gelido.
Aveva toccato un punto molto delicato per me. Ogni volta che anche un solo singolo uomo moriva in battaglia io mi sentivo tremendamente colpevole e quel bastardo aveva puntato su questo mio punto debole.
-Almeno ne sei consapevole. Scusami, dimenticavo che sei un Ichinose e che quindi t'importa poco dei tuoi uomini ma solo di te stesso.-
A quelle parole mi voltai con uno sguardo talmente gelido che Terni stesso vacillò un istante la sua espressione sicura di se. 
-Avanti, basta così e cerchiamo di calmarci tutti. La riunione ha la priorità in questo momento. Ichinose torna al tuo posto e vedi di portare più rispetto per i tuoi superiori.- si intromise un uomo seduto al tavolo di cui neanche ricordavo il nome.
-Rifiuto che non sei altro...- ringhiò Seishiro con un tono di voce bassissimo ma che giunse perfettamente alle mie orecchie.
-Hai detto bene Seishiro. Infondo per voi, io sono solo un rifiuto. Sapete che vi dico? Un rifiuto come me non merita di partecipare ad una riunione con gente così altolocata. Con permesso.- sputai rabbioso e, senza neanche aspettare una loro possibile risposta, me ne andai sbattendo la porta.

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⏰ Ostatnio Aktualizowane: Sep 27, 2017 ⏰

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Promises ~Gureshin~Opowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz