capitolo 35. È il momento (Aggiornato)

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Mi sentii sfiorare la guancia da delle dite calde, mugognai qualcosa e mi girai dal lato opposto.
Sentii ridacchiare e poi sentii dei baci sulla testa, mi scansai dal tocco e tirai verso di me la mano che mi accarezzava e la strinsi  come se fosse un pupazzo.

"Amore svegliati" disse Jason ridendo.

"cinque minuti" risposi pigramente.

"Charlotte sarebbe meglio che ti alzassi, Lucas verrà a momenti" disse Jason levando la mano nella mia e stampandomi un bacio, aprii gli occhi e mi trovai davanti i suoi occhi profondi.

Era molto bello, ma questo non mi avrebbe fatto dimenticare il mostro che era.

"Tesoro?" Mi richiamò, risvegliandomi dai miei pensieri.

"Ehm..a che ora arriverà Lucas?" Chiesi vagamente.

"Alle dieci di mattina" rispose alzandosi da letto.

"La nausea ti é passata, amore mio?" chiese Jason mettendosi la maglietta.

"Si, va molto meglio adesso, però, questi dolori alla pancia non smettono" risposi sospirando.

"Mi dispiace, tra poco dovrebbe arrivare Lucas, meglio che ti cambi" esclamò uscendo dalla stanza.

Andai in bagno, dopo aver preso dei vestiti puliti.
Una volta vestita e pulita scesi le scale ed andai in cucina.

Jason aveva già preparato i pancakes, iniziai a mangiare e dopo poco si unì anche Jason.

Era così tranquillo e non aveva quei strani atteggiamenti.

Suonò il campanello e quest'ultimo andò ad aprire.
Era Lucas.

"Ciao Lucas, allora che dici di andare di sopra? Ti aiuto a sistemare, mentre Charlotte mangia" propose il ragazzo.

Ehilà Jason, si va bene andiamo pure" rispose l'altro, ma, prima di salire mi fece un cenno con il capo, che ricambiai con la mano.

Una volta finito di far colazione, sistemai i piatti ed andai di sopra.
Entrai in camera e mi stesi sul letto, Lucas applicò il gel sopra la pancia e dopo poco dal monitor vidi Emily, la mia bambina, era così strano...

"Come si vede, sta bene, scalcia davvero tanto, raccomando solo una cosa. Mangia di più e non ti stancare inutilmente, perché la bambina è molto minuta" disse con voce seria Lucas.

Jason stava in silenzio a guardare il monitor mentre l'amico faceva le foto dell'ecografia e le diede a Jason, che le prese subito con gli occhi lucidi dalla felicità.

"La mia bambina sarà bellissima" esclamò sognante, mentre gli scappava qualche lacrima dalla felicità.

Amerò questa bambina, ma Jason  ha rovinato tutto della mia vita.

"Allora io vado. Ciao Charlotte, ci vediamo tra due mesi" esclamò Lucas offrendo un sorriso.

Jason aprì un cassetto e tirò fuori un album fotografico. C'erano foto mie, di Jason e adesso anche di Emily.

"Sono felice di tutto quello che ho...te, i miei amici, mia madre e adesso la mia bambina" esclamò euforicamente.

Non riuscii a dire nulla, per me era l'esatto contrario. Tutto ciò di cui lui gioiva, erano stati portati via a me.

"Ti amo" esclamò tirandomi verso di lui e subito dopo finì col baciarmi.

~dopo due mesi~


Era l'ottavo mese di gravidanza, Jason aveva già finito di preparare la camera per Emily.

Quasi tutti i giorni venivano gli amici di Jason, Mark e Jennifer mi portarono delle scarpette in lana per la bambina, Ryan ed Allison mi avevano fatto un regalo prima ma passavano lo stesso a trovarmi, Alfredo sarebbe stato lo zio preferito di Emily (parole sue), Lucy  e Matthew avrebbero portato molto presto un altro regalo e Lily sarebbe venuta insieme a loro.

Jason non aveva ancora dato le armi a Mike, Ashley ancora non poteva fare niente, mentre su Cameron...non sapevo nulla, speravo solo che stesse bene.

"

Vado nel seminterrato" mi fece sapere Jason, negli ultimi giorni era molto nervoso.

"Va bene, dopo essermi preparata del te, andrò di sopra" risposi andando in cucina per preparare del thè, poi, andai di sopra e accesi la tv per perdere tempo.

Era passato quasi un anno dal mio rapimento e presto sarebbe arrivato il mio compleanno.

Iniziai a bere il thè e andai di sotto, poco dopo andai in bagno a causa della sensazione di vomito ma non vomitai.

Restai in bagno per altri minuti e mi guardai allo specchio, mi sentivo strana.
Entrai in camera, ma all'improvviso sentii una forte fitta alla pancia e mi accasciai a terra, vidi il pavimento bagnato.

Mi toccai la pancia inpreda al dolore e urlai.
Sentii dei passi veloci e vidi la figura di Jason, correre verso di me.

"Amore! Tranquilla ci sono io, adesso chiamerò Lucas" esclamò con voce preoccupata ma rassicurante.

"Non voglio partorire! Ho paura!" urlai piangendo e stringendo la mano di Jason.
Lui mi accarezzò la testa.

"Andrà tutto bene, adesso chiamo Lucas resisti" disse velocemente prendendo il telefono, uscendo dalla stanza, tornando poco dopo e mi strinse nuovamente la mano.

"Resisti, tra cinque minuti arriverà" disse accarezzandomi la pancia e cercando di calmarmi.

Ma dal suo sguardo traspariva tanta preoccupazione.

Ecco a voi il capitolo 35!
Spero vi sia piaciuto.

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