CAPITOLO 3 NON E' VERO

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Finalmente la sera si avvicinava, a casa si sentiva libera e non vedeva l'ora di farsi una doccia rigenerante. Si spogliò davanti allo specchio accese lo sterio che conteneva il cd con le sue canzoni preferite, si guardò nuda davanti a quella immagine si sciolse i capelli e iniziò a muoversi e a ballare in modo sexy, si guardava e e guardava e i suoi movimenti diventavano sinuosi eleganti e a tratti aggressivi. Sudò a tal punto da buttarsi in doccia e rilassò ogni parte del suo muscolo sotto lo scroscio d'acqua tiepida che la stava rigenerando, il respiro da affanoso incominciò a farsi contenuto e rilassò la mente, immaginava delle labbra da baciare e un corpo da stringere a se, e mi sa tanto che lo scopo della serata era proprio quello di cercare un ragazzo da stuzzicare. Si preparò bene, la primavera di quella sera era complice di un bel top scollato e dei patacollant molto aderenti, il decoltè le valorizzava la caviglia, il suo fisico risultò molto allenato e valorizzato da tutto quel nero e i suoi capelli mossi semi bagnati le davano un aria selvaggia e indomabile. Lo sguardo degli occhioni verdi era lucido e vispo, non vedeva l'ora di incontrare qualcuno di interessante stasera. Quella pazza di Jenny era arrivata con un ora d'anticipo e praticamente Lucy la dovette preparare alla serata, anche l'amica non era male, insomma due belle gnocche per una serata da matti. ''Lucy ti va di fare un aperitivo-cena visto che non abbiamo mangiato ? ''Dai prometto che bevo solo un bicchiere di vino!!!, ''Vino Rosso, Jen, solo vino rosso, l'ultima volta il vino bianco ti ha fatto straripare come l'esorcista! ok?'', ''Ok Lucy, ok mamma''.''Vai a cacare, comunque si va in centro così siamo già vicini alla pub music di cui ti ho parlato l'altra sera, si dice che ci sono anche un botto di americani!!'', ''Lucy, sei fissata con quei tipi grossi!meno male ci piacciono persone diverse...sei una maiala!!'' Jen rideva e stuzzicava Lucy chiaccheravano e non gli importava quanto fossero guardate quella sera, si divertivano così, prendevano in giro chiuque e commentavano tutto, da acide ragazze di provincia, come era giusto nel loro rapporto fare così era giusto non rompersi l'anima con discorsi seri e malinconici. Solo a fine serata si sarebbero confidate con tanta sincerità da ferirsi entrambe. Il tintinnio dei tacchi e il rumore delle risate rieccheggiavano nei vecchi viuzzi del centro, l'aria era leggera e le due ragazze di avvicinavano al music-pab, cavolo era strapieno già da fuori, jen guardò lucy con intesa e sfregò le mani ''stasera si fa strage'' e via, entrarono come due dive e la folla di gente non fermò le amiche, iniziarono subito ad osservarsi in giro, la musica era alta i tavoli pieni, la luce del locale era data solo da candele, molte persone erano in piedi con il drink in mano, e cavolo per arrivare al bancone del bar ci voleva una buona dose di coraggio, fra strattoni e sgomitate le ragazze si fecero avanti nella folla , lucy si perse nella gente, non vedeva più jen, alzò lo sguardo imprecando, mentre si rincamminò si sentì tirare un braccio che la fece scivolare via dalla folla ad un angolo ben sistemato del pub, si sentì abbracciare la vita, e il profumo era davvero buono, lo aveva già sentito, lo aveva già nelle narici, alzo lo sguardo e aveva davanti Jasper !Lo riconobbe subito e lo abbraccio con forza e passione, lui le toccò il bacino e le disse all'orecchio qualcosa ma lei non capì, lui la guardò intensamente, e il suo profumo divvene più intenso, e Lucy si lasciò andare, era un caro amico ma non sapeva resistere a quel sapore. Un bacio intenso lungo, passionale, non lo ricordava così, sembrava fosse l'ultima volta che jasper potesse baciarla e lei ne approffittò. Jasper si allontano riprese a respirare, per quanto si potesse là dentro, guardò Lucy con uno sguardo pieno di colpa, triste, si riavvicinò a lei,e con le labbra tremanti le baciò l'inizio delle sue, le arrivò una visione assurda, un immagine strana, si avvicinò al suo orecchio e le ripetè cose le aveva detto prima ''mi sono messo con Jen''. lei chinò il viso e poi lo rialzò verso di lui con uno splendido sorriso e gli disse '' finalmente stai con lei''''dobbiamo festeggiare !!''. Jen si avvicinò ai due con un pò di difficoltà e abbraccio l'amica e lucy era felice davvero ''stronza perchè non me lo hai detto a casa?"" . La visione le aveva provocato uno sbalzo termico, era ghiacciata e voleva una sigaretta. I tre amici cercavano di passare una serata nell'insegna del divertimento, ma l'imbarazzo di Jasper e Janny era palese, per lucy l'unico modo per far fronte alla situazione era andare a caccia...e si di uomini. La musica era coinvolgente e Lucy si dimenava e incrociava un pò di sguardi interessanti, qualcuno le si avvicinava e ballava con lei, si divertiva ma le sue mani erano marmate, non sapeva proprio come riscaldarsi continuava a ballare e l'immagine di quella donna le rivenne in mente, quella donna si era tagliata la gola davanti a lei, porca miseria, in una serata del genere l'assurdo era pensare a certe cose, ma l'immagine era quella e lei non ci poteva fare niente. Uscì fuori dal locale respirò a pieni polmoni e accese una sigaretta, le pupille si stavano abituando allo sbalzo di luce, e lei si godeva il momento di calma. Si era eclissata nella sua dimensione, i rumori erano sopiti e lei era concentrata sulla traspirazione della nicotina, rilassata e contenta si guardò intorno, appoggiata al lampione della luce c'era Cristina una sua vecchia conoscenza, si salutarono e fecero due chiacchere come due buone vecchie amiche, ma cristina era strana, probabilmente si era calato qualche acido, i sui discorsi incominciavano ad assumere poche cose coerenti e Lucy le chiamò un taxi perchè in quelle condizioni la vecchia amica non sarebbe arrivata a casa, arrivato il taxi, abbrocciò Cristina che la ringraziò e le prese la mano e le ricordò che stasera era veramente bella. Lucy le sorrise e le ricambiò la stretta di mano ed ebbe la stessa visione di prima. Era impietrita, incominciò a sudare freddo e le si informicolarono i piedi, le salì adrenalina pura fino agli occhi, si sentiva pronta ad un combattimento, sembrava una segugia, i rimori spariti, la luce dei lampioni non le davano più noia, muoveva le mani come se da un momento doveva prendere una arma per difendersi, ma cosa diavolo le stava succedendo, era pronta ad attaccare per difendersi era in agguato, e il suo sguardo cercava qualcosa da colpire, ''maledetta visione'', non ho bevuto quasi niente stasera non sono ubriaca, eppure....Sentì dei passi provenire dal vicolo dietro il locale, non si irrigidì ma aspettava, scivolò dietro di sè una figura maschile, lo sentì dietro le spalle, la mano le tocco la spalla e delicatamente il collo e metà del viso, Lucy ingoiò la saliva fece un buon respiro e con uno scatto si voltò pronta a difendersi,ma non c'era nessuno. Sentì la presenza di un ombra che poi svanì, non era spaventata il suo battito era solo un pò accellerato e sgomentata si infilò dentro il pub per ballare di nuovo. La serata era quasi a fine, i tre amici era stanchi e volevano andare a case, jen aveva bevuto un pò e all'uscita del locale si guardarono tutti e tre e sorrisero alla serata passata insieme, si avviconaro alle macchine e Jasper sosteneva Jen, ''Su anvanti jen, sali in auto, ti accompagno a casa, ma guira che non vomiti, ok?, ''Lucy la accompagno io non ti preoccupare, stai tranquilla va a casa e riposati ci penso io a lei'' '' ma dai io lei abitiamo vicono, tu ti devi fare un pò di chilometri per accompagnarla non c'è problema, davvero'' ''Luce, stiamo insieme'' ''Lo so e che vuol dire?'' Jen alzò la testa e con rabbia e le disse ''' sei prorio cretina, non te ne sei accorta che a casa mia non ci vieni da un bel pò? che vengo sempre io da te?'' ''Bheè allora jen che vorresti dire?'' '' Ma proprio non ci arriva, stronzetta che non sei altro, io e Jasper conviviamo da un pò! e non ti sei accorta di niente per tutto questo tempo eh?? bell'amica che sei, e lui che ti veniva dietro come un cane bastonato...ahahahah ''Jen ma cosa dici?''''Jasper ma lei non lo sa? non sa dell'altra notte?''''Oh cazzo''. ''Sei una troia e basta! con lui ti sei divertita abbastanza vero? Lucy non ci credo che hai fatto?'' ''Jennyfer sei ubriaca fradicia, non ricorderai niente di stanotte e Jasper domattina sarà accanto a te per darti il buon giorno ok ? io non ho fatto niente, buona notte!!'' ''Jasper, perchè non me lo hai detto? sei un'idiota! stalle vicino ok? '''ok''. Lucy respirò profondamente prese l'auto e si allontanò, durante il tragitto, cercò di non pensare, non accese lo stereo, cercò solo di guidare e di dimenticarsi ciò che aveva sentito dalle parole di jen, porca miseria lei conviveva con jasper da un bel pò...ma come poteva essere? L'ultima volta che io e Lui ci siamo visti da soli era una settimana fa in camera mia ed eravamo quasi arrivati a fare del sesso. Lui era lì, quella sera lui mi voleva con tutte le sue forze, siamo solo stati interrotti da una chiamata. Oh Lucy sei proprio una cretina era Jen al telefono! che idiota! Non me lo sarei aspettato proprio da quei due. Ma Jen non è una santa, non lo è mai stata, lo è diventata ora? mi piacerebbe sapere fino a che punto sono rincoglioniti quei due. Finalmente parcheggiò, si tolse le scarpe, era l'alba, passeggiò per mezzo isolato a piedi nudi, con gli occhiali da sole, aprì il portone si sentiva esausta ma carica di emozioni aveva voglia di litigare. Salì le scale quelle scarpe le avevano fatto sanguinare i piedi il dolore era acuto ma c'era abituata infilò la chiave nella toppa e sentì la sensazione della mano sulla spalla proprio come le era successo poche ore prima, chiuse gli occhi alzò il volto fece un respiro e si girò e lo vide. Un'altra volta i sui sensi si irrigidirono tolse gli occhiali e sorrise a quell'ombra di fumo che assomigliava ad un uomo e sembrava stesse cercando lei, osservava nel vuoto, stava per lasciarsi andare, cercò di sfiorare quell'inconsistenza, ma il suono tipico del messaggio in arrivo del telefonino la fece sobbalzare ''Dobbiamo parlare, mi dispiace per prima, ma ormai ho deciso devo stare con jen''. Rialzò lo sguardo dal telefonino non vide più nulla. Entrò in casa e si buttò nel letto almeno ora poteva stare finalmente in pace e non sentire più niente, si addormentò pensando al bellissimo corpo di Jasper e all'amica ubriaca che l'aveva chiamata troia.

il corvo al crepuscoloWhere stories live. Discover now