Beneficenza

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CAPITOLO 8

"Beneficenza"

Dopo giovedì non sono più andata a Madrid, ho trascorso le mie giornate con Byron proprio come vogliono i miei ed i suoi genitori, mica perché lo vogliamo noi. In questi pomeriggi insieme abbiamo imparato a conoscerci meglio e da quanto ho capito il tipo ideale di Byron è il prototipo di donna in carriera americana: bionda, occhi chiari, ricca.

Io di queste caratteristiche possiedo soltanto l'ultima.

Effettivamente, mi confida di aver conosciuto a New York una ragazza di nome Maggie, della quale si è preso; peccato che non sia abbastanza nobile per poter stare con un figlio di uno degli uomini più ricchi d'America. Dopo poco tempo si è arreso al volere dei suoi e l'ha lasciata.
Nei suoi occhi traspare un po' di malinconia quando parla di lei, ma sicuramente non mi fa pena, se gli piaceva Maggie doveva lottare per tenersela a parer mio.

E' sabato mattina e stasera ci sarà la cena di beneficenza per una Onlus che si occupa di costruire scuole nel Nord Africa.

Alle 17 tutte le domestiche sono schierate per aiutare me, la mamma e Caroline.

Dopo quasi due ore e mezza siamo tutti pronti.

Mio padre e Abraham indossano uno smoking nero, mentre Byron per fortuna ha un completo blu, che trasmette un po' di giovinezza.

Caroline sfoggia un abito di seta, lungo e color blu notte a maniche lunghe, semplice, se non fosse per la cintura in vita ed una spilla fatte esclusivamente di diamanti. Penso che questa donna abbia un'ossessione per i gioielli.

Mia madre invece, per non stonare da mio padre, si è messa un vestito lungo, nero. Devo dire che se arrivassi alla sua età con quel fisico sarei proprio contenta. Ma sarà sicuramente merito dei massaggi che fa ogni giorno...

Io invece indosso un vestito senza maniche, lungo e svasato, rosso. Come passare inosservata, diciamo.

Dopo una mezz'ora di limousine arriviamo in centro a Madrid dove si svolge la cena.

La sala è piena di personaggi ricchi ed alcuni famosi; si sa che questi eventi riescono a far riunire tutti gli uomini e le donne più facoltosi del mondo.

Come benvenuto ci viene offerto un calice di Krug Clos d'Ambonnay, un tipo di champagne pregiato che costa circa tremila euro a bottiglia e piatti di tartine a base di gamberi e caviale.

E' mentre sto chiacchierando con delle ragazze che intravedo un volto familiare aggirarsi tra i tavoli con un vassoio in mano.

E' Marìa.

Inizialmente vorrei andare a salutarla ma poi mi viene in mente il fatto che lei non sappia chi io sia realmente, quindi cerco di confondermi tra le persone.

Piccolo problema: il mio vestito rosso. Mannaggia. Lo sapevo che non sarei passata inosservata con tutto questo colore indosso!

"Cristina?!" sento alle spalle

"Ciao Marìa" dico mentre mi volto verso di lei, stando bene attenta a non farmi vedere dai miei, "cosa ci fai qui? Pensavo fossi un'insegnante di cucina" continuo.

"Magariii!!! La mia passione è nata proprio in questi luoghi, ma non perché io sia una cuoca, ma perché facendo la cameriera in certi eventi vedo passarmi sotto gli occhi tante di quelle prelibatezze che vorrei tanto farle io! Il corso è un modo per poter racimolare qualche soldo e poter andare in una scuola per professionisti!" mi risponde. Poi viene distratta dal mio vestito, dai miei gioielli che luccicano, e dal mio fare non più tanto formale, ma adatto a chi partecipa a cene di beneficenze con in borsa un libretto di assegni su cui poter compilare cifre a 5 zeri.

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