Capitolo 6

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Decimo giorno

Gli occhi di Harry vagarono per il centro e trovarono quelli di Louis prima di ogni altra cosa. Era la prova vivente che la sua presenza era diventata ormai parte della sua routine. Ad ogni modo, aveva deciso di non dare troppo peso alla cosa. Gli piaceva pensare che non stava fissando il più piccolo, con i suoi capelli disordinati e morbidi ed i lineamenti eleganti del suo viso mentre si sedeva a tavola e sistemava la colazione nel suo piatto con uno sguardo teso che evidenziava i suoi zigomi affilati.

Il suo corpo minuto era avvolto da una maglia color grigio carbone, con la stampa di una fiamma al centro. Le maniche erano bianche e gli ricadevano sulle braccia a metà, mostrando i suoi polsi fini e delicati che Harry cercò di non immaginare mentre li stringeva, spingendo Louis contro una parete. Eppure, il modo in cui quella maglia gli fasciava il petto e le spalle non aiutava. In quel momento Harry desiderò di potersi nascondere nella giacca enorme che poggiava sul suo grembo. Probabilmente, se l'avesse fatto, si sarebbe accorto della persona che gli si era appena seduta accanto.

"Hey Haz!'' cinguettò una voce accanto a lui, sbattendo rumorosamente una ciotola sul tavolo.

La testa di Harry scattò alla sua sinistra, e trovò Nathan seduto al solito posto di Niall, i suoi occhi verdi torbidi s'illuminarono mentre si passava una mano tra i capelli neri sciolti. Harry non mise a paragone la flanella con la maglia che prima stava ammirando. Non lo stava facendo. Dopotutto gli piaceva la flanella.

"Ah - ciao," Harry lo salutò con esitazione, guardando contemporaneamente i suoi amici per capire cosa diavolo stava succedendo.

Niall era seduto tra Zayn e Liam, e non sembrava molto felice al riguardo, mentre le labbra di Zayn erano stirate in un ghigno divertito.

"Come ti senti oggi?'' chiese Nathan, poggiando una mano delicata sulla spalla di Harry.

All'improvviso Taylor Swift fece eco nella sua testa. I shake it off, I shake it off*. Ma non lo fece. Aveva molta più classe lui.

"Bene, benissimo, alla grande," rispose Harry imbarazzato, lanciando uno sguardo che sperò stesse gridando "aiutami" a Niall.

Purtroppo Niall continuò a fissare Nathan, per avergli rubato il posto.

"Gradiresti altri sinonimi, Harry?'' chiese Zayn, sorridendo malignamente.

"Sono apposto così, grazie," replicò Harry con occhi assassini.

Zayn restò indifferente. Liam, invece, lo guardò accigliato.

"Beh, mi fa piacere," disse Nathan con enfasi, "Amo quello che stai indossando. Hai un grande stile. Come il tuo nome, immagino.''

Nathan gli stava sorridendo con aspettativa ed Harry cercò di ignorare la risata non molto discreta che sfuggì dalla bocca di Zayn.

Gli piaceva la flanella. Quindi, perché sentiva quel ronzio in testa che protestava in quel modo? In ogni caso, Harry apprezzò il complimento. La giacca Burberry lunga, color blu scuro, gli era costata un occhio della testa ed i jeans provenivano da una boutique esclusiva, precisamente dal reparto femminile - perché quelli gli stavano stranamente meglio.

"Grazie," Harry si sforzò di rispondergli con lo stesso sorriso, "la giacca è di Burberry.''

"Di cosa?'' chiese Nathan, aggrottando le sopracciglia per la confusione.

A quello Harry sospirò internamente.

"Lascia stare," rispose nella maniera più gentile possibile, affondando il cucchiaio nei suoi cereali proprio quando Niall si alzò dalla sua panca.

I'm gonna burn for you, you're gonna melt for me [L. S. || Italian Translation]Where stories live. Discover now