12. He's losing the control

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Il mattino seguente il primo a svegliarsi fu Luke, stranamente. Non era mai stato un tipo mattiniero, ma quella volta si era svegliato alle otto e trenta, un record per lui da quando non andava più a scuola. Aperti gli occhi, si era ritrovato a pochi centimetri dalla faccia la testa colorata di Michael, il quale aveva la schiena completamente spiaccicata contro il suo petto. Sorrise senza motivo alla vista del ragazzo dormiente, rilassato e con un'espressione pacifica. Decise di non svegliarlo, il giorno prima era stato stancante per tutti ed aveva bisogno di riposare, anche perché avrebbero dovuto iniziare l'allenamento. Dovevano essere pronti a combattere, Farenight sapeva ogni cosa di loro e non potevano permettersi distrazioni. Neanche il tempo di mettere piede in cucina, che sentì dei passi veloci provenire dalle scale, come se avessero fretta di raggiungere qualcosa. Il biondo girò la testa, notando la figura di Calum già vestito correre verso il piano inferiore.

-Luke, Dio per fortuna sei sveglio- Sospirò di sollievo, con il respiro leggermente affannato, lasciando confuso il maggiore. Era agitato, cosa poteva mai essere successo?

-Che succede?- Chiese, inarcando un sopracciglio. Il moro si morse il labbro, afferrandolo per il polso e trascinandolo di nuovo al piano superiore.

-È Ashton, non so cosa gli succede- Parlò velocemente, raggiungendo la loro camera, la cui porta era già aperta. Luke sgranò gli occhi quando vide il riccio completamente in fiamme, ma illeso, senza alcuna ferita, come se il fuoco facesse parte di lui.

-Cazzo- Imprecò, entrando nella stanza. Ashton si era alzato in volo, non toccava con i piedi ed era ad un passo dal soffitto, a testa in giù.

-Che mi sta succedendo?!- Esclamò ad alta voce, sul punto di piangere. Non riusciva a tornare a terra e non riusciva neanche a spegnere quelle fiamme, aveva paura di morire bruciato da un momento all'altro, nonostante quel fuoco non gli facesse male.

-Mi stavo vestendo e lui lo stesso, quando è successo- Spiegò velocemente il moro, ancora fuori dalla camera. Non voleva entrare, era spaventato ed era comprensibile.

-Sembro la torcia umana dei fantastici quattro, FATEMI TORNARE NORMALE ADESSO!- Piagnucolò, provando a muoversi, ma riuscì soltanto a portarsi dritto, senza tornare a terra e senza far scomparire quelle fiamme.

-Sta calmo, Dio- Alzò gli occhi al cielo, mordicchiandosi il labbro. Puntò entrambe le mani contro la sua testa, concentrandosi al massimo, prima di far comparire un pezzo di ghiaccio abbastanza grande sulla sua testa. Entrambi i ragazzi sgranarono gli occhi, increduli. Insomma, loro non sapevano come usare i loro poteri e Luke già riusciva a controllarli? Chi era lui davvero?

-Luke come cazzo hai fatto?- Ashton aveva alzato la testa verso il cubo di ghiaccio, con la paura che il ragazzo perdesse il controllo e gli cadesse in testa. Piano piano iniziò a sciogliersi grazie al calore che emanava il corpo del riccio mentre l'acqua gli cadeva sulla testa, spegnendolo. Cadde a terra, accorgendosi solo dopo che era completamente nudo, la fiamma aveva bruciato i suoi vestiti. Luke abbassò le braccia, facendo una smorfia, mentre il moro non distoglieva lo sguardo dal suo corpo.

-Per essere stupido però sei abbastanza dotato- Arricciò il naso, sentendo poi dei passi dietro di lui. Michael era li, ancora in pigiama e si stava strofinando gli occhi.

-Che sta succedendo?- Chiese con voce roca, ancora assonnato. Calum sgranò gli occhi, coprendo quelli del tinto prima che potesse vedere quella scena.

-Niente Mikey, andiamo a fare colazione- Disse di getto, guidandolo lontano da quella stanza e scendendo al piano di sotto insieme a lui. Ashton guardò il ragazzo di fronte a se, ancora stordito.

-Copriti e vieni di sotto- Gli disse duramente, girando poi i tacchi ed andandosene. C'era qualcosa di strano in lui ed il ragazzo lo sapeva, ma non osò dire nulla. Con lentezza, si vestì e raggiunse gli altri tre ragazzi in cucina.

WeaknessWhere stories live. Discover now