The girl who fought

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Anche Brayden quella mattina si era svegliata molto presto, infatti nel pomeriggio avrebbe rivisto il suo migliore amico Draco Malfoy: si sarebbero incontrati in un parco.
Ma lei non sapeva che cosa l'avrebbe aspettata di lì a poche ore infatti stava leggendo il giornale "La Gazzetta del Profeta" quando sua madre la chiamò: -Tesoro puoi venire un attimo?-
-Arrivo mamma- disse Brayden uscendo dalla sua camera.
Appena scesa la scalinata vide sua madre che si stava torturando le dita, torcendosele, e aveva un'espressione molto nervosa.
-Eccomi- disse Brayden.
-Tesoro siediti ti devo parlare- disse la signora Martin.
-È qualcosa di grave?- chiese preoccupata Brayden.
-Ormai hai 16 anni e devi sapere la verità...- disse la signora Martin.
-Quale verità?- domandò Brayden.
-Prima di tutto ti devo dare una cosa- disse la madre porgendole un medaglione a forma di cuore -indossalo e poi ti spiegherò-
Brayden indossò il medaglione senza protestare e la madre continuò: -Questo medaglione è protetto dall' incanto Fidelius infatti l'unica persona in grado di poterlo aprire è un tuo parente-
-Tu sei una mia parente perché non si è aperto al tuo Tocco allora?- chiese turbata Brayden.
-Perché io non sono una tua parente ecco vedi io non sono la tua madre biologica...- spiegò la signora Martin mentre una lacrima le solcava il viso.
-C-come?!- chiese Brayden anche lei tra le lacrime.
-Mi dispiace di non avertelo detto prima ma il custode segreto ecco è il tuo unico parente in vita, cioè tua sorella- disse la signora Martin piangendo.
-Una sorella?- domandò sconcertata Brayden.
-Mi dispiace ma ti posso spiegare tutto devi solo starmi ad ascoltare- implorò la madre.
-Non voglio ascoltare niente!- urlò Brayden fuori di se -io non so più chi sei, non so chi sono io, non so chi è mia sorella, non so quali sono le mie origini, non so niente di me! Tutto quello in cui credevo e che mi ero costruita con tanta fatica e stato distrutto da te in meno di due minuti!- -Tesoro...- cercò di dirle la madre mentre Brayden si alzava di scatto dal divano e correva fuori dalla porta senza voltarsi indietro, la sbattè così forte da farle saltare i cardini.
Era decisa a strapparsi il ciondolo ma senza sapere perché non lo fece... si sentiva legata a quell'oggetto...
Non aveva idea di dove andare e decise di recarsi a Diagon Alley per prendere una stanza il Paiolo Magico.
"Alla fine mancano solo quattro giorni al primo settembre, di conseguenza devo solo aspettare poco prima di andare ad Hogwarts, oh no..." pensò Brayden "non ho abbastanza galeoni, l'unico modo che mi viene in mente è tornare a casa a prenderne un po'"
Così decise di aspettare il buio e di introdursi in casa sua a prendere i soldi e mentre stava per uscire dalla finestra della sua camera, sentì sua madre parlare con un suo padre, e l'argomento era proprio Brayden. Decise di ascoltare la loro conversazione appollaiata sulle scale:
-Non ti ha voluto ascoltare?- domandò il signor Martin.
-Aspetta, ho sentito rumore meglio rendere insonorizzata questa stanza- disse la signora Martin.
Detto questo si avvicinò alla porta d'ingresso e, con la bacchetta elevata, mormorò "muffliato" e poi comincio il suo racconto, con Brayden sempre in ascolto.

-SPAZIO AUTRICE-

Il titolo "The girl who fought" significa 'la ragazza che combatteva' visto che Hermione è "the girl who knew" (capitolo precedente)
Volevo dare un nome simile anche a Brayden (sapete, come the Boy who lived, the girl who waited... ecc)
I titoli saranno sempre in inglese e se mi ricorderò metterò anche la traduzione negli spazi autrice!
Buon proseguimento!

CupidaGranger

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