Capitolo 6

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Le parti scritte in corsivo, sono riflessioni della protagonista.
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Indosso un abito bianco a mezze maniche, stretto in vita e largo sotto. Prendo le scarpe rosa di camoscio e le calzo, abbinate ad esse c'è la borsa del medesimo colore e altri accessori. Dopo aver sistemato il trucco, finisco di asciugare i capelli e li lego in uno chignon disordinato, poso i miei indumenti nell'armadietto e vado a lavorare.
"Guarda è sempre la stessa storia. Alle nuove arrivate lo fa sempre, ti dà il benvenuto. Io ero andata dalla parrucchiera quel giorno, avevo una borsa della Liu Jo e un vestito di Louis Vuitton bianco. Avevo il turno di pomeriggio e lei rovinò la mia entrata trionfante. " dice Megan sistemando, sullo scaffale, l'intimo in pizzo.
Io la guardo scioccata e subito dopo aiuto una signora a scegliere l'outfit perfetto per una serata in discoteca.
"Cara, questo vestito mi piace molto" dice indicando un vestito di taglia piccola.
"Signora secondo me non valorizzerebbe le sue forme" dico cercando di non farle capire che non c'è la taglia.
"Dici? Beh...allora consigliami tu qualcosa." dice sorridendo.
Le mostro un vestito nero, decorato da paillettes. È a tubino però non è molto elegante, abbino un paio di tacchi neri con la fibbia e alcuni accessori.
"Ottimo lavoro ragazza!" esclama la signora prendendo le cose da me consegnate e andando alla cassa.
Amanda mi guarda da testa a piedi e mi fa un sorriso.
"Ottimo lavoro." dice prima di rinchiudersi in ufficio.

Dopo questa giornata lavorativa posso dire di aver visto tutto. Una pazza maniaca che butta l'acqua alle nuove arrivate, il mio capo gentile, dico....il mio capo GENTILE. Sono quasi senza parole.
Apro la porta di casa e lascio un bacio dolce sulla guancia di mia madre e su quella di mio padre.
"Charlotte puoi chiedere un giorno libero?? Dobbiamo iniziare a scegliere le decorazioni e il mio vestito per il matrimonio." dice mia madre sorridendo.
"Non ti prometto niente ma ci provo. Il mio vestito lo disegnerò io e poi lo porterò da Amanda." dico per poi salire le scale.
Ancora non sono pronta al matrimonio, né mentalmente né fisicamente. Dovrei perdere qualche chilo e sinceramente non mi importa un fico secco di questo matrimonio, quindi mi tengo i miei chili in più.
Mi allungo sul letto e accendo la lampada, il sole lascia anche questa giornata per dare spazio alla notte.
"Ehi" bussano alla porta. Mio padre.
"Avanti" dico solo.
"Tesoro oggi ci ha chiamato la polizia." dice tristemente.
"Ormai sono passati troppi anni e il caso verrà archiviato. Non sanno più dove cercare, nessuna famiglia negli ultimi anni ha adottato bambini in questa zona. È stranissimo...però è così." continua facendo spallucce.
Io annuisco e abbraccio mio padre, un brivido mi percorre la schiena e mio padre diventa freddissimo. La sua faccia, la sua piccola faccia è coperta da tanto sangue. I suoi occhi blu e i suoi capelli biondi non si vedono più, è tutto una pozza di sangue. Urlo, urlo a pieni polmoni ma nessuno mi sente. Qualcuno mi abbraccia e mi sorride ma io urlo, chiedo aiuto.
"Charlotte. Calmati. È una fottuta visione. Ti prego, ritorna in te! " dice mio padre abbracciandomi.
Tutto intorno a me acquista il sapore di casa e quelle sensazioni scompaiono.

Quando i miei genitori, dopo cena, vanno a letto, io scendo in giardino. Mi siedo sul dondolo e aspetto Liam.
Apro il libro e inizio a leggere, cerco di distrarmi per non fumare molto ma subito dopo né accendo una.
"Ehi" dice Liam prendendo la mia sigaretta e facendo un tiro.
Gli faccio spazio sul dondolo e mi riprendo la sigaretta.
"Ho avuto un flashback." dico poggiando la testa sul suo petto.
"Lotti hai venticinque anni e ancora non riesci a gestirle. È passato tanto tempo, potresti andare da un psicologo." dice Liam rassegnato.
"Liam stavo parlando con mio padre di quel fatto e..."dico per poi mettermi a piangere.
Lui mi abbraccia e mi stringe a sé, metto la mia testa sul suo petto e riesco a sentire il suo cuore.
"Liam io..."dico ma vengo interrotta.
Poggia le sue labbra sulle mie e mi tiene per i fianchi, iniziamo a baciarci e farci travolgere dalla passione.
"Liam" dico allontanandomi.
"Oh...cazzo! Scusa, non dovevo! Sono un coglione, cosa mi aspettavo? Che tu ricambiassi!?" dice alzandosi.
"Liam io devo sposarmi." dico d'un tratto.
"Ho pensato a mille modi per dirti questa cosa ma ora...ora non ho potuto evitarla. Liam anche tu mi piaci ma non posso, non posso tradirlo. Non è da me." dico andando verso di lui.
"Scusa, non voglio farti andare contro i tuoi principi. Una domanda, come puoi sposare un uomo che ti tradisce?" dice sorridendo teneramente.
"Lo sai fin troppo bene il motivo." dico fredda.
"Bene, a questo punto ti dò anch'io una notizia. Dopodomani parto, parto perché non mi trattiene più nulla. Parto perché so quello che provo e so anche che ci starò malissimo. Io parto. Parto per l'Italia, mi hanno detto che è un bel posto. Mi mancherai Charlotte." dice per poi andar via.

Sapete la cosa brutta? Io non sono riuscita a fermarlo, i miei piedi erano piantati al suolo e la mia testa urlava di fermarlo. L'orgoglio vinse e mi convinsi del fatto che anche lui mi stava abbandonando e non potevo pregarlo per farlo stare con me.

Mi lascio andare e le ginocchia toccano il terreno umido, delle lacrime iniziano a rigare le mie guance e sento l'estremo bisogno di dire la verità a qualcuno.
Mi alzo e corro dai miei genitori, apro la porta e inizio a sentire il mio corpo freddo e fragile. Le gambe cedono e il nero ritorna a farmi compagnia.

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Storia ripresa!! Dopo un periodo di pausa, dovuto dalla scuola, ho ripreso a scrivere. Pubblicherò più spesso e ora mi aspetto da voi un parere sincero.
State capendo cosa succede alla nostra Charlotte??
Baci😘

Outfit Charlotte:

Outfit Charlotte:

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