You and I (ONESHOT LARRY)

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La pioggia batteva ininterrottamente contro la finestra. Ormai era così da giorni, ma a Harry poco importava; a lui la pioggia piaceva e anche tanto, passava minuti, ore a guardarla senza staccarle gli occhi di dosso. Stava seduto davanti alla finestra, Harry, con il suo diario sulle gambe mentre beveva una cioccolata calda. Era solo, sempre solo, ma non gli interessava. Non usciva mai di casa: Anne, sua madre, lo rimproverava sempre di non aver una vita sociale e a volte lo sbatteva fuori, cercando di farlo socializzare con altri, invano. Harry questo, nel suo diario, lo scriveva: gli raccontava tutto, ogni minimo particolare della sua vita, bei e brutti ricordi erano tutti scritti lì, in piccolo libricino rilegato. Non voleva andare a scuola o almeno, a lui non andava giù: veniva deriso da tutti, a volte picchiato da quelli più grandi a lui faceva male. Si sentiva uno schifo ogni santo giorno, ma a nessuno importava.

Harry Styles ha 19 anni e si sente solo. Vive a Holmes Chapel con la madre Anne, a cui importa poco di lui e con la sorella, a cui importa ancora meno. Harry ama i fiori, soprattutto le rose bianche. Ama quando qualcuno gioca con i suoi ricci e a volte lo fa  lui, per sentirsi meno solo, invano. Frequenta il liceo del paese, ha una bella classe ma anche lì è solo, “esiliato” dai compagni e dal gruppo.

Nella sua classe era arrivato un nuovo compagno, Louis. E’ cieco . La classe lo prendeva in giro per questo, ma Harry no. A lui piaceva. Non aveva mai parlato insieme a lui, Harry è timido, fa fatica a comunicare e questo lo sa tutta la scuola.

Una mattina d’inverno, Harry si sedette accanto a Louis: quest’ultimo cercava le cose lungo il banco, toccando ogni parte della superfice in legno, senza risultati. Vedendolo in difficoltà, il riccio lo aiutò, facendo sorridere Louis “grazie” disse lui, guardando dritto davanti a sé. Questo a Harry fece male: si sentiva male per delle cose che non aveva, stava male per lui. Il “prego” di Harry, flebile, fece voltare Louis verso il riccio, sorridente.

Quello stesso giorno i bulli presero di mira Louis, picchiandolo. Lui non centrava, era Harry il problema e lo sapevano. Louis rimase accasciato a terra, sotto gli occhi degli studenti. L’unico a soccorrerlo fu Harry: gli andò vicino senza spaventarlo e lo tirò su da terra, portandolo via.

Louis Tomlinson ha 21 anni ed è cieco. Una malattia gli ha portato via la vista all’età di 10 anni e ha imparato a conviverci. Ha 4 sorelle, una madre e una nonna che lo amano davvero tanto. E’ apprezzato dalla sua famiglia e non è solo. Quando sentì la voce di Harry gli si riempì il cuore come mai prima e a lui questo piaceva.

Era inverno, nevicava fuori e Harry sorreggeva un Louis sanguinante, distrutto, in lacrime. “Chi sei?” disse quest’ultimo, non riconoscendolo. Ovviamente come poteva. Il riccio gli scostò i capelli che gli erano caduti lungo il viso, guardandolo in quegli occhi spenti, senza luce “Sono Harry..” rispose, tremando un poco e il ragazzo davanti a lui sorrise, abbassando la testa. Gli faceva tenerezza vederlo in quel modo, non riusciva a resistere.

Harry lo invitò a casa sua, quel pomeriggio; sua madre era fuori e sua sorella era da qualche parte per la città, ma poco gli interessava. Preparò due thè caldi per entrambi, facendo prima accomodare Louis sul divano. Toccava il divano, Louis, cercando di capire di cosa fosse fatto, per poi passare al mobiletto vicino, stando attento a non rompere niente. Il riccio lo fissava dalla cucina, guardava i suoi modi di fare, mentre l’altro sorrideva sentendo il legno sotto le sue esili dita. Harry sorrise e capì che non era più solo: aveva trovato in Louis un amico e questo lo adorava.

Era primavera inoltrata, Louis amava questa stagione: amava toccare i fiori, sentire la tenerezza dei petali di rose tra le sue dita, disteso un prato verde fiorito. Ci andò con Harry quell’anno: si sedettero al solito posto di Louis, sotto un salice nella campagna; Si sedette prima Harry, contro il tronco, per poi far sedere Louis tra le sue gambe, scontrando la sua schiena con il ventre del riccio.

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