Bene o male

4.2K 221 38
                                    

SALVEEEEEEEEEE Per chi non mi conosce sono Manuela e spero che la mia storia vi possa piacere.
Navigo in un territorio nuovo per me perché questa è la prima storia fantasy anche se qualcosa di fantastico in altre storie l'ho trattata, ma questa è la prima ufficiale.
Spero che la protagonista sia l' incarnazione della determinazione di noi donne e spero che la storia vi trasporti in un' altra dimensione.
Buona lettura

In un epoca lontana, quando gli uomini adoravano ancora gli dei, tra le dune del deserto diversi valorosi eroi combatterono in nome della loro patria.
Chi per onore, chi per denaro, ma le loro imprese divennero leggende che vennero tramandate di generazione in generazione.
I cantastorie raccontavano di come loro fossero dotati di poteri non umani oppure altre voci dicevano che gli dei combattevano con loro in battaglia attraverso animali, oggetti o amuleti.

Tra questi, un uomo sarà la causa di ciò che potrà avvenire in futuro.
Non combatteva per la sua patria, ne per soldi o onore, lui stava combattendo obbligato dal faraone Faraset, che aveva preso lui ed altri giovani dalle piccole cittadine del Nilo per assicurarsi la vittoria, mandandoli allo sbaraglio come scudi per poi far avanzare i suoi uomini.

Bahir era il suo nome, cresciuto per le strade di Ismal, un paese di contadini senza alcun futuro prospero all' orizzonte.

Fin dal primo giorno di guerra, pensava che non ce l' avrebbe fatta e che non avrebbe più rivisto la sua adorata Nadja, la donna a cui il suo cuore apparteneva.

Il suo unico scopo dopo ogni giorno era quello di sopravvivere e tornare da lei e la sua determinazione fu tale da farlo trasformare in un guerriero senza alcuna pietà per chi osasse alzargli un' arma contro.

Passarono molte lune prima dello scontro finale.
Erano rimasti in pochi ormai sia nelle file nemiche che tra i guerrieri di Faraset, ma Bahir con un ultimo sforzo accese una scintilla in lui, in modo tale da scatenare un incendio.

E così con il fuoco nel cuore andò contro ai nemici del suo faraone e la storia vuole che ad un certo punto il cielo pianse di collera e fulmini di fiamme divamparono tra le fila nemiche.

Bahir non sembrava più un umano, ma in lui la gente rivide la collera di Amon-Ra che punì chi aveva le mani sporche di peccati e sangue d' innocenti.

***

I cantastorie raccontarono a lungo la storia di Bahir, il guerriero di fuoco, ma nessuno poteva immaginare che la causa di tale potenza non fu altro opera di sua moglie Nadja.

La donna, che a sua volta amava con tutto il cuore Bahir, pregò costantemente ad ogni sorgere del sole fino all' arrivo della luna.
Non mangiava, né beveva sembrava quasi che in lei non vi fosse alcun anima, ma quando ad Ismal arrivarono notizie di un imminite la battaglia, la definitiva, Nadja andò al Tempio di Osiride, un piccolo altare nato nella roccia, pregando ad alta voce e chiedendo al Dio di salvare il suo amato.

Ci furono attimi di silenzi, fino a quando Nadja non sentì una voce.
Si girò spaventata, ma non vide nessuno, fino a quando una luce illuminò l' altare e la figura di un uomo imponente, con lunghi capelli color del sole al tramonto non apparve dinanzi a lei.

"Non aver paura Nadja di Ismal, io sono qui per esaudire la tua preghiera."

"Chi sei tu?"

"Mi sono stati dati diversi nomi, ma quello che tu conosci è Osiridie, sono qui per..."

Alla donna tremarono le gambe, fino a cederle.
Il respiro divenne irregolare e la sensazioni di non poter respirare al cospetto di un Dio prese possesso di lei, ma non appena Osiride posò una mano sulla sua testa, ogni preoccupazione sparì.

"Va meglio?"

"S-si... sto sognando vero?"

Una sorta di sorriso apparve sulle labbra dell' immortale, come se non fosse abituato a provare emozioni.

"Perché non lo verifichi tu stessa?"

Nadja era titubante, ma alla fine si alzò in piedi e avvicinandosi lentamente, allungò una mano verso il Dio, fino a sfiorargli il viso.

Non era un sogno.

"Ma...ma voi non, non..."

"Non sono una mummia smembrata da mio fratello Seth? Credevo che questo aspetto fosse più umano ai tuoi occhi, ma adesso, tornando al motivo per cui sono qui."

Nadja sembrò rinsavire e tornò di nuovo con una nota di tristezza sul viso.

"Dimmi cosa desideri."

E senza timore pronunciò:

"Voglio che mio marito viva e che torni da me."

"Saresti disposta a tutto pur di proteggerlo?"

Nadja guardò il Dio negli occhi sentendo le lacrime vacillare.

Lei si era donata a lui anima e corpo, l'aveva conquistata attraverso i suoi sguardi e ad i fiori che trovava sempre sulla sua finestra.

Non avrebbe mai potuto accettare l'idea di perderlo e di restare da sola.

"Si."

Le sue parole erano prive di qualsiasi timore, se sarebbe servito avrebbe dato la vita per suo marito.

"Sei un' umana forte Nadja di Ismal e per questo in cambio della salvezza di tuo marito io ti chiedo..."

Nadja chiuse gli occhi, se la Duat l' attendeva non avrebbe vacillato.

"Un figlio."

Aprì di scatto gli occhi e la bocca per lo stupore mentre trovava qualsiasi cosa da dire.

"Cos...cosa?!"

"Un figlio, non ti chiedo altro."

"No, non posso tradire mio marito io..."

"Lui non si accorgerà di nulla, ed io dopo non pretenderò di strapparlo dalle tue braccia."

Nadja era sempre più confusa.

"Crescerà da umano, sano e forte. Se vuoi tuo marito salvo è il prezzo da pagare."

Non ci vuole molto a capire su come si siano svolti gli eventi.

Nadja si concesse al Dio, non ci fu amore nella loro unione, ma solo un accordo che, a distanza di diverse dune, donò ad Bahir la forza per vincere e sopprimere le forze nemiche.

Il tempo trascorse e come promesso Bahir fece ritorna dalla sua amata.

Felici di ritrovarsi Nadja cercò di dimenticare, mentre Bahir iniziò a scrivere la sua leggenda.

Lui e i suoi compagni d'armi si ribellarono al faraone Faraset, abbandonando Ismal e costruirono un villaggio tra le montagne. Divennero mercenari pagati per diversi tipi di incarichi, fino a che presero il nome di Serpenti del sole.

***

"Bahir?"

"Si?"

"Aspetto un bambino."

Bahir restò scioccato per un attimo, ma si riprese subito e prese la moglie tra le sue braccia sollevandola e urlando di gioia.

La baciò a lungo e anche se Nadja faceva finta di niente e sorridendo a sua volta, ben presto avrebbe dato la vita al destino del mondo.

Bene o male si uniranno nel piccolo feto di Nadja e ciò che il futuro riserverà sarà affidato nelle sue piccole mani.

Holaaaaaaa allora? Cosa ne pensate come inizio?
È un prologo e da qui in poi saranno scintille, saette e catastrofi😂😂😂😂 cercherò anche di assumere qualche nota di ironia per non far diventare la storia pesante.
Il prossimo aggiornamento a stasera
Commentate e votate
Baci baci
Manu

Cobra   "Deserto di sangue"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora