Io sono...

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Avete preso 10 kg in più? Io probabile perché mia nonna mi vedeva sciupata 😂😂😂😂
Zafirah ha chiesto di sapere la verità, ma è davvero pronta a scoprire che Osiride è suo padre?
Buona lettura

"Sono io tuo padre."

Quattro semplici parole che hanno stravolto la mia vita.
I ricordi di Bahir che mi cresce, mi allena e cura le mie ferite dicendomi che passeranno presto invadono la mia mente.
Io volevo poterlo superare così da renderlo orgoglioso di me e ho intrapreso questa strada, ma solo ora mi rendo conto del peso delle parole che Osiride pronunciò la scorsa volta.

"Superare un Dio è un compito arduo."

Scuoto la testa, non riesco ad accettarlo.

"È impossibile mio padre è Bahir e mia madre è Nadja!"

"E allora come ti spieghi questo?"

Muove il braccio trasportandomi in un ricordo, quando per salvare Secar sono caduta nel dirupo.
Le mie condizioni erano pessime, graffi contusioni e ricordo perfettamente la reazione di mia madre nel vedermi sveglia.
Dovevo essere morta.

"Un umano non poteva sopravvivere, ma un Dio sì, nel tuo sangue scorre il mio, tu sei mia figlia Zafirah."

Cerco di allontanarmi, ma afferra il mio polso.

"È questa la verità."

Le immagini diventano sfocate fino a che non mi rifanno vedere la scena in cui mia madre teneva una piccola me in fasce tra le braccia.

"Se ciò che dici è vero allora spiegami una cosa."

Strattono il braccio scappando alla sua presa per poi guardarlo negli occhi.

"Perché il Dio della Duat, colui che non muore mai, l'uomo dai mille nomi, uno degli dei principali...perché NON HAI SALVATO MIA MADRE!?"

Urlo così forte che per un attimo mi sembra di sentire la terra tremare.
La rabbia è tanta, lei poteva salvarsi se lui avesse voluto.

Resta in silenzio prima di rispondermi.

"Aveva svolto il suo compito allevando mia figlia."

Il mio cuore perde un battito.
È stata solo un mezzo, nulla di più nulla di meno.

"Tu sei nata per qualcosa di più grande Zafirah, non per vendicare le vite umane, tu sei nata per poter sconfiggere Apopi una volta per tutte, dovrai prendere il mio posto e..."

"Io sono... un' arma? È questo quello che mi vuoi dire?"

Le mani iniziano a fremere, alla ricerca di qualche sfogo.

"No."

"E allora cosa? Mi hai messa al mondo con un patto per salvare Bahir, hai lasciato morire mia madre, hai permesso che gli stranieri entrassero nella tua terra e ora ti aspetto che io li combatta per sconfiggere il Dio serpente Apopi... se non sono un arma allora perché mi hai messa al mondo!?"

Urlo ancora e il cuore inizia a battere sempre più veloce.

"PERCHÉ IO STO MORENDO!?"

Urla a sua volta lasciandomi pietrificata.

"Sto morendo Zafirah."

"È impossibile, gli dei sono immortali."

"Solo se la gente crede in noi, e se non mi crede la mia stessa figlia ti aspetti che l' Egitto preghi ancora in mio onore?"

Cobra   "Deserto di sangue"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora