bagno nudi;;

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Eravamo lì, seduti sull'erba con i piedi immersi nell'acqua sotto di noi e Richie si stava lamentando del caldo.

《Potremmo fare un bagno.》ho proposto scrollando le spalle.
Richie mi ha guardato per un attimo, senza rispondermi.
Senza aspettare che lo facesse, mi sono tolto i vestiti, rimanendo nudo, e mi sono immerso nel lago.

L'acqua sembrava ancora più fredda a contatto con le mie guance, avvampate per l'imbarazzo.

《Che stai facendo?》
Anche Richie era arrossito.

《Mica avevi caldo?》

《Sei completamente impazzito, Eddie Kaspbark.》ha detto ridendo e iniziando a spogliarsi a sua volta.

L'ho guardato, completamente perso mentre si sfilava la camicia hawaiana. Poi è passato ai pantaloni e dopo ai boxer.

Ho impiegato tutta la mia forza di volontà per non guardare lì.

Inutile.

Non sapevo se Richie mi aveva visto o no, ma arrossii comunque. Ancora.

Non siamo rimasti in acqua molto tempo, abbiamo nuotato un po' e quando l'acqua era diventata troppo fredda per stare dentro un minuto di più siamo usciti.

Richie si era già arrampicato sui sassi per tornare nel piccolo prato dove c'erano i nostri vestiti, io invece stavo cercando di salire, con dei problemi.

《Richie, vieni ad aiutarmi》, mi sono lamentato

Lui è apparso sopra di me, con già indosso le mutande e i pantaloni. Ho afferrato la sua mano tesa e mi sono tirato su.

Sarebbe andato tutto bene, se non fossi inciampato cadendo sul suo corpo.

Il respiro mi si bloccò in gola.

Non era solo causa della caduta, ma era per il fatto di avere Richie sotto di me. I suoi occhiali facevano sembrare i suoi occhi ancora più grandi. Aveva un sorriso trasandato sul volto. I suoi capelli erano bellissimi, anche da bagnati.

Non riuscivo a respirare perché il ragazzo sotto di me era fottutamente perfetto.

Ed io ero fottutamente nudo.

Il sorriso di Richie si è trasformato lentamente in preoccupazione, quando si è reso conto di cosa stava succedendo. Con attenzione mi ha fatto sedere e si è fiondato sui miei vestiti, prendendo velocemente l'inalatore dallo zaino. L'ha aperto e ha spruzzato il liquido nella mia bocca.

Ho spalancato gli occhi e ho preso l'inalatore dalle mani di Richie per spruzzare una seconda boccata d'aria.

《Mi dispiace, non volevo farti cadere.》ha detto lui sottovoce, guardandomi negli occhi

《Non è stata colpa tua.》ho balbettato visibilmente in imbarazzo, tossendo e sentendo la testa girare ancora.

Mi sono alzato a disagio, cercando di non incontrare lo sguardo di Richie e mi sono rivestito più in fretta che ho potuto.

Sono andato a sedermi vicino a lui, stava ascoltando la radio che portava sempre con sè.

Ha iniziato a parlare, come dopo un normale pomeriggio, mi ha raccontato delle nuove cassette che era riuscito a comprarsi con i soldi della paghetta e di quanto gli piacessero.

《Hai ancora dei soldi? Ho fame.》ha detto quando ha deciso che il discorso sulle band rock era finito.

《Sì, dove andiamo?》

《Ho visto un bar qua vicino.》

Ci siamo sdraiati sul prato, il sole stava scendendo dietro le montagne.

Ho guardato Richie, aveva le braccia incrociate dietro la testa e guardava il cielo. Appena ha ricambiato il mio sguardo, ho voltato la testa imbarazzato.

Richie non si era mai accorto di come lo guardavo ogni volta che ne avevo l'occasione.

Sono tornato a guardare il cielo: non era uno di quei meravigliosi tramonti che si vedono nei film con il rosa e l'arancione, ma era comunque abbastanza.

C'era un silenzio confortevole.

Il mio cuore è accelerato quando ho visto una sua mano avvicinarsi ai miei capelli per farla scorrere tra essi. L'ho trovato rilassante, avrei voluto che andasse avanti per sempre.

Richie stava sorridendo in quel momento.
Non il solito ghigno che aveva dopo aver fatto una battuta, ma un vero sorriso, quasi affettuoso.

Non mi guardava, continuava a fissare il cielo sopra di noi.

Ho ripensato al giorno in cui capii di essere innamorato di Richie, anche se feci di tutto per convincermi del contrario.

Era quasi finita l'estate ed ero in punizione, probabilmente per qualcosa di stupido, ed ero chiuso nella mia stanza dalla sera prima. Se non fossi uscito in fretta da lì avrei perso la mia sanità mentale.

Era circa l'una del pomeriggio quando ho sentito dei rumori alla mia finestra: sono andato ad aprirla e ho trovato Richie che lanciava dei sassi chiuso fuori dal cancelletto.

Sorrisi appena lo vidi, volevo dire qualcosa di carino, ma l'unica cosa che uscì dalla mia bocca fu un 《che cazzo stai facendo?》 a cui Richie rispose《ti sto distruggendo la finestra, bellezza.》

《Non chiamarmi bellezza.》 urlai, incrociando le braccia al petto, ma comunque sorridendo

《Okay, bellezza. Ora mi fai entrare? Tua madre non vuole aprirmi il cancello.》

Riuscire a farlo passare senza essere scoperti da mia madre fu più complicato di quanto mi sarei immaginato. Però ne valse la pena, non so quanto sarei resistito in quell'inferno da solo.

Ma questo non l'avrei mai ammesso ad alta voce.

Dopo aver passato l'intero giorno con lui, da soli, capii quali fossero i miei veri sentimenti nei suo confronti.

Forse Richie non si sentiva allo stesso modo, forse stava solo cercando di essere un buon amico, ma io ormai ero completamente perso e la cosa non faceva altro che peggiorare.

Quando sono tornato alla realtà mi sono chiesto perché Richie, il ragazzo che di solito non stava mai zitto, in quel momento fosse tanto silenzioso.

Mi sono girato verso di lui e l'ho trovato intento a fissarmi, con un sorriso sulle labbra.

Non ho sentito il bisogno di distogliere il mio sguardo dal suo ed entrambi siamo rimasti sdraiati in silenzio, guardandoci negli occhi, non osando dire una parola per non rovinare quel prezioso momento.

to do list |reddieOù les histoires vivent. Découvrez maintenant