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La trasformazione giunge finalmente al termine, sto per ritornare il normale Adrien. Marinette mi fissa, avverto in lei la curiosità di scoprire la mia identità. Sento il suo sguardo su di me finché non mi detransformo totalmente. Sono contento di essere tornato Adrien ma allo stesso tempo mi sento strano, mi ero abituato a vivere costantemente nel corpo di Chat Noir.

- Adrien? - Marinette alza un sopracciglio e scuote la testa come se non volesse credere ai suoi occhi, come se non si aspettasse di vedere me, Adrien. - Quindi sei tu? - il suo tono è freddo, distaccato, indifferente.

Il mio cuore si rimpicciolisce. Non è contenta che sia io? Tutte le mie speranze sono crollate, non voglio crederci, non posso.

- M'lady... - provo a dire allungando una mano verso di lei, ma lei si volta dall'altra parte.

- Tu non sei lui. - dice in tono deluso, quasi ferito, come se mi stesse attribuendo la colpa, la colpa di non essere il ragazzo che ha sempre amato.

È questo l'incubo che faccio questa notte.

La prima volta che l'avevo sognata, quell'incubo si era avverato quando lei aveva lottato con Papillon. E se fosse anche questo un sogno premonitore? Se il destino mi stesse dicendo che non siamo fatti per stare insieme? Probabilmente è solo la paura di un rifiuto, o forse è ciò che accadrà realmente. Basta Adrien! Mi rimprovero. Mi sento davvero patetico a volte nel fare certe elucubrazioni mentali.

Qualcosa mi distrae. Non c'è bisogno nemmeno che sposti la testa per vedere una figura correre sul tetto del palazzo di fronte a me; mi passa letteralmente davanti senza accorgersi della mia presenza. Mi stropiccio gli occhi e la seguo con lo sguardo mentre avanza con destrezza. Ha un costume, proprio come me, il colore principale è il blu, un blu elettrico, ma verso la fine ha sfumature variopinte simili a delle piume, la maschera è dello stesso blu. Sembra... un pavone. Rimango sbigottito. È l'altro miraculous?

Decido di seguirla, sebbene mi venga difficile stare al suo passo. Ho il fiatone già dopo una decina di minuti a sfrecciare sui tetti, fortunatamente non la perdo mai di vista.

Ad un certo punto si ferma e si butta giù, o almeno così sembra, perché quando arrivo la vedo spalancare le braccia, aprendo le ali iridate e piumate, che le permettono di atterrare a terra con leggerezza.

Si trova in un vicolo tra due case, piuttosto scuro.

Dalla mia posizione riesco a vedere anche altre due figure, una l'ho già vista, è lo stesso identico costume di volpina, arancione e bianco; l'altra invece è di colore giallo e nero, come un'ape e si intona con il biondo dei suoi capelli.

Mi sforzo di utilizzare il mio udito felino, tendo un orecchio mentre le osservo da lontano.

- Siete venute. - dice Volpina.

- Ovvio. - risponde la bionda, con un tono che sento di conoscere.

- Cosa ci è successo, esattamente? - chiede l'ultima arrivata, indicando il suo costume colorato.

- Mi sembra chiaro: ora che Ladybug e Chat Noir non ci sono più siamo noi le sostitute. - ipotizza la ragazza-ape. Direi che ci ha azzeccato.

- E cosa dovremmo fare adesso?

- Chat Noir?

Marinette spunta alle mie spalle, mi guarda con espressione interrogativa. Per quanto ami stare con lei non è proprio il momento adesso.

Le faccio cenno si fare silenzio ma provoco la reazione opposta, perché lei avanza verso di me, finché non inciampa e mi cade addosso, con un tonfo, quasi rompendo le tegole del tetto.

Stay With Me: A Miraculous storyWhere stories live. Discover now