Capitolo 1

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Sono qui nella mia stanza di Los Angeles , mi preparo per andare a scuola,e indovina a chi penso a te che non vuoi saperne nulla di me , ma sai benissimo che non devi dimostrarlo almeno non davanti ai nostri genitori .
E già dopo la morte di mio padre mia madre ha deciso di andare a convivere .
Oggi sono passati già cinque anni dal suo ultimo abbraccio .
Esco dalla mia camera e ti trovo lì fuori ad aspettarmi .
"Oh , finalmente!" Esclami con la tua solita area da prepotente , che mi ha fatto innamorare follemente di te cinque anni fa .
Mentre ero persa nei miei ricordi lui mi interrompe "Hey ,Julia ci sei ?" Sembra un po' nervoso ma non so.
"Si eccomi !" Rispondo scendendo le scale in fretta ma scivolo,sto per cadere quando sento delle braccia  reggermi .
A quel punto incontro quelle iridi blu , un blu profondo , esattamente quel blu di un celo stellato.
"Ci sei ?" mi chiede preoccupato
"Si , solo che ..." A quel punto vengo interrotta da quella voce insopportabile di mio fratello
"Ma buongiorno ! Che novità vedervi così vicini!" Fa la sua solita risatina che giuro lo strozzo , lo fulmino con uno sguardo ma nulla riprende a parlare "Julia non ricordi che oggi hai la gita ?"
CAZZO É VERO LA GITA
Saranno già partiti penso ma lui mi interrompe di nuovo "Dai sbrigati che tra poco parte il pulman! E tu Cam che fai ancora lì in pedi ? "Ma niente Cam sta lì fermo in piedi e non si muove e io resto poggiata alle sue braccia .
Improvvisamente mi ritrovo per terra.
"Chiedimi immediatamente scusa!" Grido a Cam che ridacchia sottovoce.
All'improvviso sento gridare dalla sua camera al piano di sopra "Io non devo chiederti scusa anzi sei tu a dovere delle scuse a me ! "È furioso riesco a vedere il fumo che gli esce dalle orecchie "Perché tutte le mie felpe sono sporche di trucchi? "Domanda sempre più furioso e scende in fretta le scale e mi fulmina con lo sguardo.
" Prova a vedere nel mio armadio dovrebbero esserci delle tue felpe" grido mentre mi catapulto in macchina per aspettarlo.
"Perché tutte le mie felpe sono nel tuo armadio?" mi chiede non appena sale un macchina.
"Che importa? Abbiamo una gita parti dai, prima che parta l'intera classe e restiamo a casa a sopportare Samuel!" "OK" risponde un po confuso e parte.
"Evvai si parte per Santa Monica, arriviamo " esclamò felice.

Ti odio perché ti amoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora