Mi sei scoppiato dentro.

Prologo

A te che leggerai:
non ti fermare
ai primi capitoli,
fidati di me.
Non sono mai stata brava
a scrivere gli inizi.

Cammina di fretta solo quando ha due cuffie nelle orecchie e un mondo da buttare fuori e questo é uno di quei momenti.

É sceso dal solito autobus che la mattina presto lo porta nella piazza di un paesino dove fa le scuole superiori, le mani in tasca, il mondo che cerca di buttare camminando in fretta per arrivare a scuola, il giubbino e la sciarpa perché é inverno e fa freddo e in più lui si ammala sempre subito per colpa anche del fumo.

Chi é questo lui? Lui é Mario, un ragazzino nel pieno della sua adolescenza, ha 17 anni, occhi marroni quasi neri che a lui piace associarli al suo gusto preferito ovvero il cioccolato fondente, ciuffo che non rimane mai nella posizione che cerca di fargli prendere Mario, un sorriso perfetto con quei suoi denti bianchi e fidatevi, io che l'ho visto posso davvero affermare che "perfetto" é il termine adatto e che il suono della sua risata riempie sempre il cuore.
Le sue mani e le sue labbra lo scoprirete poi come son fatte e ve lo spiegherà una persona che li conosce molto meglio di me che son la sua migliore amica.
Infine ha la corporatura piccola.

É piccolo Mario, la gente che lo incontra glielo dice sempre e lui nella sua testa pensa sempre la solita frase letta in un libro "piccola, sei così piccola e nessuno ti abbraccia mai" e nonostante la frase sia al femminile,  l'ha sempre associata a se stesso.

Mario é bello, bello davvero e non lo dico solo perché sia il mio migliore amico.
Ne sono infatti gelosissima perché molte ragazze cercano di avvicinarlo a loro ma non capiscono e non sanno l'anima che ha.
Ed é un'anima molto diversa da quella di tutte le ragazze che lo vogliono, molto diversa da quella di tante persone...solo io so, perché ho la sua stessa anima.

Ma torniamo nella storia e questa volta lascio che la racconti lui, dato che é la sua storia (anzi la "loro storia" ma scoprirete poi chi é l'altra persona).