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25 Dicembre
Le lenzuola erano pesanti contro il suo corpo, e sembravano volerla schiacciare contro il materasso. Come a dirle esplicitamente 'rimani'.

Lily ci mise qualche secondo in più a fare mente locale. Il conto alla rovescia il giorno prima, tutta la famiglia tornata all'una a casa.
Era Natale.

Scansò le coperte che di solito avrebbe abbracciato per ore fino a che una forza superiore non l'avrebbe strappata da loro.
Non quel giorno, però.

Sgattaiolò nella stanza di Al, in punta di piedi. Lo svegliò con quanta più delicatezza possibile, eppure era troppo entusiasta all'idea di che giorno fosse.
Suo fratello brontolò qualcosa, poi sembrò far mente locale anche lui.

Sembrò capire al volo che dovevano svegliare James e poi i loro genitori.
Loro fratello non protestò affatto, e i loro genitori giusto un po'.

"Buon Natale!" Strillò divertita lei, prima di buttarsi a peso morto tra i due coniugi Potter.
Albus e James furono sul materasso un secondo dopo, e Lily ringraziò il fatto che fosse un'abitudine, o le avrebbero prese tutti e tre, in fila.

Quando si decisero ad alzarsi, James aveva sceso le scale giusto prima di lei.
Infatti aveva gridato 'è passato Babbo Natale!'

E lei, come da copione, aveva strillato di rimando.
Quando poteva amare quella festa?

🎄

Mandò un messaggio a Lucas, prima di andarsene da casa.
Non ricordava esattamente cosa avesse scritto, non lo aveva neanche riletto.
Qualcosa, però, su quanto fosse stato importante, anche se per poco. Su quanto aveva amato quel loro piccolo io per quei giorni.
Che l'avrebbe rifatto.
Non gli disse di non sentirsi in colpa, voleva che provasse almeno una piccola parte di ciò che lei aveva passato.
Gli scrisse che non si sarebbero sentiti più. Ma se lui voleva, per strada poteva salutarla.
Non sperò neanche per la sua nuova relazione con Sarah.

A Hugo scrisse ancora.
'Dive diavolo sei finito, ieri?'
Non credeva di certo alla balla della festa.

Sperava di vederlo.
O avrebbe preso provvedimenti.

Infondo, a mali estremi, estremi rimedi.

🎄

A pranzo ci fu un trambusto generale.
James che urlava, Albus che lo seguiva.
Teddy che incapace di parlare veniva trattenuto da qualcuno.

La rossa notò suo padre bloccare Ginny dall'urlare a tutti.
Lei se ne rimase lì impotente. Non disse nulla.

Aveva già sviato un po' di domande su 'e il fidanzatino?', cercando di non sembrare troppo amara nella risposta.
Non era colpa dei parenti che non vedeva da una vita se il ragazzo con cui si era messa era una persona orribile.

Hugo non c'era comunque. Lysander accanto a lei le parlava con una gentilezza particolare.

"Sta male sul serio, magari."

"Da cinque giorni?"

"Può darsi."

"Zia Herm non sarebbe qui." Le fece notare la rossa, indicando con un cenno del mento la zia, dall'altro lato del tavolo. Stava sistemando un bicchiere.

"Non la vedi un po' giù, in effetti?" Chiese il biondo. Lei si strinse nelle spalle. Per i suoi gusti troppe persone erano tristi in quel periodo.
Ed era anche Natale, ironia della sorte!

"Sei felice, Lys?" Chiese, senza guardarlo.
Lui annuì, scrutandola.

"Tu non molto."

"Lucas ieri mi ha lasciato."

"Ah." Lily tirò su col naso.

"Hugo non mi risponde da quando siamo tornati qua."

"Beh. Lì c'è Rose. Vai a chiedere spiegazioni, no?" La Potter si morse il labbro, poi si alzò. Non avrebbe voluto estraneare tutti questi suoi pensieri, ma Hugo le mancava davvero tanto.
Le si sedette accanto, le sorrise.
Sperò con tutto il cuore di non ricevere ancora notizie sgradevoli.

🎄

Faceva un freddo cane. Se suo cugino non avesse aperto in pochi minuti l'avrebbe trovata ibernata.
Che bello, avrebbe visto il quarto millennio.

Nessuno rispose.

Che Rose avesse mentito?
O, ancora peggio, che Hugo avesse mentito a tutti e fosse andato altrove? E dive poi?
Lily pensò di chiamarlo e poi rinunciò subito.

Proprio allora la porta si aprì.
O meglio, Hugo la aprì.
A Lily mancò il fiato.

La pelle candida e le lentiggini più scure. Il viso smarrito ma dagli occhi stanchi e le guance infossate.

"Hu-hugo-"

"Scusami, Lily." Sussurrò soltanto, e poi l'abbracciò.
Oltre il cappotto e i loto maglioni, la Potter sentiva le ossa del ragazzo e il famigliare profumo delle sue braccia.
Strinse i pugni sul suo maglione perchè gli era mancato sul serio, e neanche poco.
Però era lì.

C'erano mille domande da fare ma Hugo era di nuovo vicino a lei e non sembrava affatto arrabbiato.

Lui la guardò, sorridendole dolce senza piegare troppo le labbra.
Lei, dal suo canto, lo scrutò severo, in attesa di scovare il tranello.

"Che hai combinato?"

"È una storia lunga." Sussurrò lui. Poi le prese la mano, tirandola dentro. Lily giurò di averlo visto rabbrividire.
"Meglio se ti racconto tutto davanti ad una cioccolata calda."

E infatti pochi minuti dopo Lily stava riscaldando le mani intorno alla tazza rossa del ragazzo, che stava facendo lo stesso con quella blu.
Lily aveva attorcigliato le gambe alle sue, sul divano, e lo guardava curiosa.
Hugo fissava il fuoco.

"Ti sei fidanzata." Fu la prima cosa che disse.

"In realta è già finita."

"È stato un bast-"

"Lo so." Lily mandò giù un altro sorso. Il liquido bollente le bruciò lungo la gola.

"Lo spezzo."

"Non ne vale la pena." Lei gli sorrise e poggiò la spalla sulla sua. "A te cos'e successo?"

"Beh-"

"Però aspetta." Lei si risollevò appena, poggiando il mento sulla sua spalla.

"Dimmi."

"Hugo Weasley, promettimi che non mi abbandonerai mai più." Sussurrò lei, cercando i suoi occhi chiari.

Li vide vacillare, lui esitò.

"Non di mia spontanea volontà. Mai. Lo prometto." Biabigliò solamente. Le sorrise dolcemente senza troppa convinzione.

A Lily bastò.

Finisshhhh. Che brava che sono.
Domani pubblico il nuovo personaggio che secondo voi è...?
Comunque. Non è bellissima la LilyxHugo?
Sia da brotp che otp.
Cioè io nelle bozze ho milioni di idee su di loro e ho pubblicato solo una os.
Sono un essere orribile.
A domani!
-Claus

Red, bloody lips [4] Lily L. PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora