Capitolo II: Sulle piste da sci
Trevor si mise di buona lena a pulir casa; la polvere lo fece starnutire diverse volte, ma non poteva tenere le finestre spalancate a lungo per arieggiare le stanze, se non voleva congelare. Così, cercò di spolverare con la massima delicatezza. Pulì a fondo la cucina, poi in sequenza il salotto, la sala da pranzo e il piccolo bagno del piano inferiore dove quella mattina aveva fatto la doccia; poi passò al piano superiore, dove c'erano le camere e altri due bagni.
Nell'armadio della camera matrimoniale trovò alcuni abiti pesanti, che erano appartenuti ai genitori e che erano stati da essi lasciati lì, dato che, nel caldo clima del Nevada, non ne avrebbero certo avuto bisogno. Quando avrebbe avuto tempo, pensò, avrebbe dato in beneficienza anche questi, come aveva fatto per quelli trovati a Reno; nel ripensare alla terribile fatalità che li aveva portati via, sospirò. Non li aveva mai perdonati per come avevano trattato Luke, ma in fondo con lui si erano sempre comportati più che bene e, negli ultimi tempi, Trevor aveva cominciato a pensare di riconciliarsi con loro; ora però non ne avrebbe mai più avuto la possibilità.
Mise da parte i pensieri malinconici e tornò a darsi da fare; gli scendiletto erano indubbiamente pieni di polvere, così aprì la finestra e cominciò a sbatterli fuori. Fece in fretta per non far uscire tutto il calore dalla stanza, poi chiuse la finestra e rimise a posto i tappeti. Stava considerando se era il caso di preparare il letto e dormire lì, oppure farlo nella sua vecchia camera, quando sentì suonare il campanello d'ingresso. Chiedendosi chi potesse essere, scese dabbasso, passandosi le mani tra i capelli certamente impolverati; guardando dallo spioncino, vide che era Dora e, felicemente sorpreso, aprì subito.
°°°
Il sabato mattina era dedicato alle pulizie anche in casa Morgan e Dora vi si applicò come al solito, accompagnandosi con la musica diffusa dai piccoli altoparlanti sparsi per la casa che Mike, a mano a mano che si spostava da una stanza all'altra, provvedeva ad accendere e spegnere; quel mattino, la donna aveva scelto musica nativo americana.
Mentre stava rifacendo il letto, notò Trevor che sbatteva i tappeti fuori della finestra di una delle camere e pensò che poteva tornargli utile una vaporella, che avrebbe pulito a fondo tappeti e moquette; dubitava che ne avesse una in casa, così concluse che poteva prestargliela lei. Scese al pianoterra e andò a prenderla dal ripostiglio nel sottoscala, poi si infilò scarponcini e giacca a vento e, con l'elettrodomestico sottobraccio, si recò dal suo affascinante vicino.
Quando aprì, venne abbagliata dal sorriso di Trevor.
"Ciao!", l'accolse.
"Ciao", rispose, sforzandosi di sorridere in modo naturale, "Ti ho visto trafficare coi tappeti e ho pensato che poteva farti comodo una vaporella per lavarli a fondo."
Indicò l'attrezzo posato davanti a lei; Trevor abbassò lo sguardo sull'elettrodomestico e considerò rapidamente l'offerta.
"Beh, in effetti sarebbe un'ottima cosa", ammise, "I tappeti sono impregnati di polvere e, con tutta questa neve, non posso mettermi a sbatterli in giardino col battipanni. Grazie mille, sei davvero gentile!"
"Prego, lo faccio volentieri", si schermì lei, "Ti faccio vedere come si usa?"
"Sì, è meglio, ogni modello ha le sue caratteristiche e non vorrei combinare qualche guaio", accettò l'uomo, scostandosi, "Prego, entra."
Dora fece come le aveva detto, spingendo la vaporella sulle sue rotelle; si tolse la giacca a vento e l'appese dove Trevor le indicò e poi andarono insieme in cucina, dove rapidamente gli illustrò come caricarla e metterla in funzione.

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Le luci del Natale
RomanceDora Morgan, sola e delusa dalla vita nonostante la sua professione di stilista sia un successo, con l'avvicinarsi del Natale sente crescere pericolosamente il proprio malessere; ma ecco che, dopo vent'anni, rivede Trevor Knight, la sua cotta adole...