2.5

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Alena uscì dal bagno, seguita da suo fratello.

Tutti la guardavano ridendo.

Tutti sussurravano.

Tutti sapevano la storia.

"Ora sì che sarai sputtanata, rospo"

Rospo.

Alena non rispose.

Come gli aveva confidato, non aveva autostima.

Scese velocemente le scale.

Diede uno spintone alla pesante porta e uscì correndo dalla scuola.

Gli occhi erano appannati.

I muri erano macchie informi.

Il prato era un oceano verde.

Il suolo si confondeva con i suoi stessi piedi.

Sbattè le palpebre e qualche lacrima le percorse il viso fino a cadere sul pavimento dell'attico.

Si cercò di convincere che non fosse successo niente.

I ragazzi all'esterno della scuola che facevano una pausa la guardavano.

Loro non erano a conoscenza dell'accaduto.

Forse succede anche alle persone forti di crollare.

Forse anche le persone forti, non sono poi così forti.

Alena si asciugò le lacrime con l'orlo della felpa, prima che i suoi occhi si appannarono di nuovo.

Guardando terra si diresse verso l'uscita a passo spedito.

Due braccia la cinsero in un abbraccio.

Alena non riusciva a vedere chi fosse.

Chi mai poteva abbracciarla, se non una persona fidata?

Quelle braccia erano possenti.

Era un ragazzo.

Alana riuscì solo a sentirne l'odore.

Non era quel profumo pungente che tanto amano mettere gli uomini.

Piuttosto uno abbastanza più dolce, come di fragola e vaniglia.

Fuggì dal contatto e corse via.




FINE

WattpadWhere stories live. Discover now