Chapter Seven

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<<Cos'avete voi angeli di diverso da noi umani? Oltre ai poteri e le ali>>

Le chiedo d'un tratto.

<<Per noi i sentimenti sono l'essenza della nostra vita, se siamo troppo tristi le nostre ali perdono luce e lo stesso fanno i nostri occhi se piangiamo, siamo delle creature fragili ma allo stesso tempo forti. Il nostro problema è che pochi sono destinati ad avere il vero amore, e quelli che non c'è l'hanno o si sono illusi e hanno il cuore spezzato lentamente muoiono...questa morte lenta e dolorosa consiste nel vivere a lungo senza la persona che si ama e pian piano perdiamo le forze, fin quando moriamo tra le lacrime>>

Dice sospirando.

<<Come fai a saperlo se hai detto che non sei mai stata innamorata? >>

Le chiedo curioso.

<<Io lo so perché mia sorella è morta così, era nella cella accanto alla mia e la regina di ghiaccio le ha spezzato il cuore>>

<<Come? >>

<<Mia sorella amava un uomo,Victor, e anche lui la amava molto, un giorno Victor la invito ad un pic nic nel bosco e li appena arrivata mia sorella, Tara, vide che Victor l'aspettava insieme alla regina di ghiaccio, che le congeló le ali e poi Victor le disintegrò, poi la chiusero nella cella fortificata vicino alla mia e ogni notte la vedevo e sentivo piangere attraverso le bare, continuò per anni fin quando vidi che non si svegliò piu, era morta tra le lacrime per quel bastardo! >>

Dice l'ultima parte sbattendo un'ala a terra.

Io la guardai e instintivamente aprì le braccia, lei mi guardo e si fiondó tra le mie braccia ritraendo le ali. La abbracciai per minuti lunghi ma poi sentii il scricchiolio della porta d'ingresso e ci spaventammo entrambi, così cadde la torcia ai piedi del soldato di sotto.

<<Cavolo... >>

Guardammo giu. Il soldato prese la torcia e la accese.

<<Di questo mi occupo io>>

Dico e salto giù, prendo la spada e dopo svariati minuti lui riesce a farmela cadere, ma con un movimento rapido prendo la torcia e gliela tiro in testa e lui cade svenuto a terra.

Faccio il segno con la torcia e le nostre truppe cominciano ad avanzare, con in testa il centauro cima tempestosa.

<<Com'é il tuo mondo? >>

Mi chiede d'un tratto.

<<Ci sono molte cose complicate, come questa torcia>>

Dico dandogliela.

<<Deve essere proprio difficile>>

<<Veramente no, ci sono scuole in cui impari a scrivere e contare, ci sono mezzi di trasporto più veloci di una carrozza o un cavallo... Ma ci sono dei compagni di scuola cattivi e avvolte e le guerre, ma guerre in cui muore molta gente perché ci sono armi più grandi e forti... >>

Dico abbassando lo sguardo.

<<Non ci sono creature metà animale metà umane, gli animali non parlano, gli angeli non esistono... >>

Lei alza lo sguardo subito.

<<Cioè io non esisto? >>

Dice guardandomi.

<<No, cioè si, ma gli angeli vengono rappresentati come persone morte alate a cui vengono assegnate persone di cui prendersi cura, ma nessuno ne ha mai visto uno>>

<<Apparte te>>

Dice sorridendomi.

<<Apparte me e i miei fratelli>>

Dico correggendola.

<<Già... >>

<<Anche nel mio mondo ci sono persone così sensibili, solo che loro stanno male per colpa di persone cattive che le insultano o picchiano... Per questo motivo la maggior parte si suicida, cioè si toglie da sola la vita... >>

Lei rimane paralizzata.

Broken Wings || edmund pevensieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora