Questa è una serie di racconti (nel senso di "più d'uno", non che ci sia una qualche correlazione fra loro) di atmosfera steampunk, scritti quasi esclusivamente per rispondere al mio bisogno di scrivere e ispirati, tendenzialmente, da immagini trova...
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Non dovresti avvicinarti a lei, e lo sai. Il tuo è un lavoro che richiede freddezza, distacco, talvolta cinismo: una debolezza nel momento sbagliato potrebbe esserti fatale.
Ma la verità è che hai sempre avuto un debole per le ragazze addormentate. No, no è qualcosa di morboso come molti potrebbero pensare: è che i loro volti distesi in quel sonno inaspettato ti ricordano tanto la tua bambina che dormiva nella culla. Non sei mai riuscito a staccarti del tutto da quel ricordo, per quanto appartenga ad una vita passata che non ti appartiene più - Sun è tua figlia ma per ciò che sei diventato ora è come se fosse figlia di un altro. Un uomo che non esiste più.
E dunque ti avvicini a lei. I suoi capelli biondo cenere sembrano quasi grigi alla luce del lampione a gas, e la pelle bianca sembra essere un tutt'uno con la camicetta ancora immacolata. E' strano vederla così bianca e pulita mentre è distesa nella polvere del selciato. La gonna vaporosa lascia appena scoperta la punta degli stivaletti. Stanotte non c'è vento a turbare l'immobilità della figura riversa per terra.
Sarà ancora viva? Sembra che la sua pelle stia riprendendo colore, o forse -ti chiedi- sarà la luce riflessa sul tuo esoscheletro d'ottone? Vuoi posare una mano sulla sua spalla e voltarla. Magari è viva, magari ha resistito. Tendi le dita placcate verso di lei, puoi vederne l'ombra che serpeggia fra le pieghe della camicetta mentre ti avvicini lentamente.
Alla fine si è rivelato un errore, ma in fondo lo sapevi. La ragazza si è voltata, il viso angelico tramutato da un'espressione di odio ferino. E' scattata verso il tuo volto ed è solo grazie all'esperienza che hai con i Dispersi che hai ancora entrambi gli occhi al loro posto. Sei rotolato via ritirando il Sigillo, che come uno stupido tenevi ancora in mano, e con il braccio meccanizzato l'hai presa per il collo ed inchiodata per terra. Non hai potuto fare a meno di annotare come la camicetta candida si fosse sporcata nei punti in cui aveva toccato in terra.
Avresti voluto risparmiare alla famiglia della giovinetta lo strazio di vederne le carni scempiate, ma non hai avuto alternativa: una manciata di fosforo azzurro dalla tua sacca è bastato per corrodere la pelle e le ossa di quello che un tempo era stato il corpo di una ragazza graziosa e, forse, felice.
Adesso giace in terra, le ossa semi esposte e fumanti, ancora colta dagli spasmi. Fai scivolare il Sigillo sotto la camicia, maledicendo l'Ombra che si agita lì dentro. Aveva appena mangiato l'anima della ragazza quando l'hai sorpresa -la lunga caccia è stata fruttuosa, sì, ma non sei arrivato in tempo. Aveva già svuotato quel corpo come un mollusco, deponendo le sue orride uova fra quelle labbra rosee. Il corpo ancora caldo le aveva fatte schiudere in un attimo.
Chissà come ha fatto l'Ombra ad attirarla così, ti chiedi. Con i bambini si nascondono dentro le carte di caramelle, con gli uomini basta scivolare sotto le gonne delle prostitute in una strada buia: spesso le poverette neppure si accorgono di trasportarne una, fra la crinolina e il pizzo. Saltano addosso agli sventurati clienti non appena questi avvicinano le loro bocche smaniose alle cosce delle ragazze.
Forse questa era in un rossetto, dietro uno specchio? Magari nascosta nella bocca di una fontana lì vicino? La cosa ormai non ti riguarda. Infili l'indice fra le giunture meccaniche del gomito, estraendo un bel po' di grasso. Chinato sul corpo straziato segni una "X" nerastra sul petto. Il grasso non è bello a vedersi su quella camicetta chiara, forse dovresti fare come le tue colleghe che usano un inchiostro colorato. Non hai tempo per pensarci.
Sollevi di nuovo il colletto della giacca, misero ostacolo all'umido della notte, e torni nelle strade da dove sei venuto. La caccia ricomincia.
I do not own the rights to the image included image by: Dong-Gun Yoon, "Steampunk" link: https://www.artstation.com/donggun
