capitolo 22

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LEGGETE SOTTO

LUCA

'' Allen mi spieghi cosa stiamo facendo'' è chino sul PC da qualche ora ormai, tra non molto saranno le 5 del mattino e Kate è sparita da più o meno 7 ore. E provate un po ad immaginare, quei poliziotti non hanno ancora mosso un dito. Ho capito che per loro le regole sono quelle di aspettare 24 ore dalla scomparsa ma non hanno pensato che in quel lasso di tempo le 3 persone più importanti della mia vita sono in grave pericolo, e voglio immaginare nemmeno come sarebbe se i poliziotti riuscissero a trovare solo un corpo senza vita.

Io ho bisogno di lei, qui, e subito. Delle sue risate, di quel broncio che bacerei per un lasso di tempo immisurabile. Di quei piccoli piedini che ogni due per tre fanno diventare la sua pancia lo spettacolo più bello al quale assistere, e a quelle due vite che in lei crescono grazie all'amore che non ci dividerà mai più.

"Se magari stai zitto riesco a finire" sbuffa Allen continuando a schiacciare tasti senza fermarsi nemmeno per guardarmi.
Non mi ha voluto spiegare cosa aveva intenzione di fare, ha detto solo che avrebbe funzionato. Mi fido così ciecamente di lui che se non dovesse raggiungere nessuna conclusione quello che sta facendo non saprei più cosa fare.

"Fatto, quel cretino non ha spento il telefono dopo la chiamata, e sono riuscito a rintracciarlo" mi avvicinò allo schermo del PC sul quale appare solo una mappa della città, poi all'improvviso appaiono più puntini rossi.

"Sono alla villa abbandonata fuori città, guarda c'è Kate. E il bastano che la presa è tuo padre!?" Esclama più sorpreso di me.

Mio padre?!

L'uomo che avrebbe dovuto incoraggiarmi, adesso capisco, lui sapeva già tutto, per questo mi ha mandato alla scuola militare.

La rabbia ammonta e giuro che se riuscirò a prenderlo, quello che gli farò saranno le ultime cose che vedrà nella vita.

"Ora preparati che andiamo a salvare la tua donzella"

KATE

Sono sveglia già da diversi minuti, c'è qualcuno nella stanza, lo sento. Il suo respiro è pesante, non so precisamente dove, ma lo sento. La paura che provo è immisurabole, cerco di essere più convincente possibile in modo che non si accorgano che sono sveglia.

La porta sbatte contro la parete e qualcuno parla.

"Dorme ancora?!" È lui.

"Sì ma non ti preoccupare, la sveglio io con qualche colpo di questo se vuoi" non è la ragazza, la voce mi sembra di conoscerla però. È una donna.

Poi dei passi, qualcosa mi colpisce la cosca e non posso non urlare per il dolore. Apro gli occhi e la persona che mi trovo davanti mi sorprende, non tanto per la paura, ma per la delusione. Mia madre

"La sgualdrina è sveglia, e guarda guarda quanto è ingrassata, oppure c'è ancora quello schifo li dentro" il suo tono di voce mi terrorizza. Se non fosse per i polsi legati mi coprirei la pancia scoperta. Mi dimeno sul letto ma l'unica cosa che ottengo è un altro colpo da parte sua e il dolore lancinante delle ferite hai polsi

"Perché c'è l'hai con me? Cosa ti ho fatto?" Le chiedo con la poca voce che mi è rimasta. Inizio a piangere, non solo per il dolore ma per la delusione.

"Perché tu sei così bella, felice, e ora aspetti anche un bambino e l'uomo complice di questo ti ama, ti ama così tanto che darebbe la vita per te. Mentre tuo padre è stato costretto a sposarmi quando i suoi hanno scoperto che ero incinta, io lo amo ma lui no, quando sei nata in ospedale a portato la sua fidanzata incinta, come mi sono sentita secondo te?! Volevo morire, ma non l'ho fatto per te, ma ora posso eliminare il problema che se tu" il suo sguardo fa trasparire solo l'odio che prova, verso di me, sua figlia.

"Ma io ti amo di un amore che nessuno proverà mai per te, l'amore di una figlia" sussurro.

"Ma a me il tuo amore non serve" urla, prende un coltellino dal tavolo affianco al letto e me lo infila nella coscia

Urlo con la poca voce che mi è rimasta, il sangue cola copioso e io sento che le forse vanno a sparire.

Poi dei spari, Max è a terra e mia mamma corre per scampare hai colpi, ma invano perché cade a terra pure lei

Mi aspetto di vedere un agente ma Luca mi sorprende entrando da quella porta. Piango di gioia, quando mi vede corre verso di me, mi slega le mani dal letto e mi prende in braccio.

"Amore mio, non succederà mai più te lo giuro" mi stringe forte e il suo calore mi riscalda di poco.

"Luca, ti amo"

"Dai piccioncini andiamo, sta arrivando la polizia, noi dobbiamo andare in ospedale" Allen sulla porta mi sorride per poi sparire.

Guardo Luca che mi sorride, e una lacrima gli sfugge. La tolgo con un bacio e poi provo ad alzarmi.

"No ferma, stai perdendo troppo sangue, faccio io"

.....

In macchina sono stesa sul petto di Luca, mi accarezza i capelli e ci lascia diversi baci.
Porto una mano sulla pancia comporta ma non sento nulla, il panico cresce

"Non li sento" sussurro, lui mi guarda e poi capisce. Porta una mano anche lui sulla pancia e come non detto iniziano a fare festa. Lo guardo e gli sorrido.

"Ti amo Luca"

Dopo una pausa di quasi 2 mesi sono tornata più carica che mai.

Scusate per eventuali errori.

CONSIGLIATEMI DEI NOMI SIA MASCHILI CHE FEMMINILI

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