Malefica

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- sei pronta Malefica? Oggi dobbiamo andare alla cerimonia per il battesimo del re  Stefano! - stava dicendo Flora, mentre si sistemava e si stirava con entrambe le mani il suo abito rosso lucente

Le quattro fate erano state invitate alla cerimonia del re Stefano che veniva battezzato proprio quel giorno, e ognuna si era sistemata al meglio. Ma Malefica non aveva molta voglia di partecipare a quella cerimonia ufficiale, lei avrebbe preferito starsene al castello delle fate, a studiare nuovi incantesimi, la cosa che amava fare di più al mondo.

Ma Flora, Fauna e Serena erano determinate a portare anche la loro quarta fata per presenziare alla cerimonia. Malefica si era sempre sentita diversa dalle sue sorelle fate, loro non amavano la magia, e non si esercitavano mai a fare incantesimi, forse era proprio quello il motivo per cui lei era così straordinariamente abile e potente negli incantesimi, mentre le altre tre fate no.

Si alzó dalla sua poltrona posando con cura il libro che stava leggendo, e si alzò in volo seguendo le altre fate dirette al castello reale, dove si sarebbe svolta la Santa Cerimonia.

Fuori dal castello c'erano miliardi di persone, che festeggiavano e gridavano, che lanciavano coriandoli e altro per festeggiare il battesimo del nuovo futuro re. Le fate furono accolte all'entrata dalle guardie e dal re e dalla regina in persona, che erano naturalmente contenti di avere quattro fate alla loro cerimonia.

Malefica seguiva mesta le compagne, senza nessuna aria di festa, senza neanche un piccolo accenno di sorriso nel volto. Quando le fate videro il neonato nella sua bella culla intessuta d'oro si sciolsero dalla tenerezza per quel bambino, ma Malefica no  fu lontanamente colpita dai risolini del neonato, le davano solo fastidio.

Si allontanò, mentre nella sua mente si ripeteva uno strano incantesimi che aveva letto quella mattina in uno dei libri che aveva trovato nella biblioteca del castello dove abitavano. Lo voleva assolutamente provare, magari l'avrebbe fatto durante la cerimonia, tanto non sembrava un incantesimo potente, o difficile da applicare.

La cerimonia cominció. Le trombe suonavano a festa, così come i violini e i violancelli di corte, mentre dame e conti, principi e re di vari regni confinanti si radunavano nella sala principale del castello, ognuno porgeva al nascituro un regalo, e ognuno porgeva i propri omaggi al re e alla regina.

Fu il turno delle fate. Flora, Fauna e Serena donarono al principe le solite cose, quelle che donavano ad ogni re e regina che nasceva, cioè bellezza, dono del canto e gentilezza. Il dono che doveva dare Malefica era l'intelligenza. Ma lei voleva assolutamente provare il nuovo incantesimo che aveva letto, così mentre Serena dava la sua benedizione al piccolo re, la fata ci provó.

Pronunció sotto voce le poche parole che componevano la magia, e mosse la mano sinistra verso destra, come diceva l'incantesimo.

Non l'avesse mai fatto!!

L'intero castello tremò, come se fosse colpito da un violentissimo scossone. Serena si tenne alla culla del piccolo re, mentre il re e la regina si reggevano ai rispettivi troni. Tutti gli ospiti caddero a terra, senza capire che cosa stava succedendo. La scia verde, che era l'incantesimo lanciato da Malefica rimbalzó violento su uno specchio della sala, mentre Flora capiva lentamente che cosa aveva fatto la fata, sua amica

- l'incantesimo della crudeltà... - soffocó la fata rossa, mentre la sua voce si faceva sempre più fine e bassa

La scia verde della magia si stava dirigendo a velocità supersonica verso Malefica, che era in piedi in mezzo alla stanza, probabilmente ignara di ciò che aveva causato, Flora conosceva il suo amore per la magia e i nuovi incantesimi, ma stavolta si era spinta davvero troppo oltre.

In quel momento giunsero anche Fauna e Serena, e insieme a Flora si posero tra Malefica e il potente incantesimo. Insieme le tre fate crearono uno scudo, dovevano in fondo proteggere loro sorella Malefica, se fosse stata colpita da una magia del genere sarebbe diventata la creatura più crudele dell'intero mondo allora conosciuto.

Molti principi e nobili, anche re e regine invitati al battesimo caddero morti a terra, con la schiuma alla bocca per la paura. Il castello era interamente invaso dalla magia verde, l'odore era soffocante, così come l'intensità della magia.

Le tre fate non riuscivano a sopportare tale potenza, sapevano che la loro magia non competeva lontanamente con quella di Malefica. Caddero tutte e tre svenute a terra per la fatica, e in quel momento accadde il peggio. L'incantesimo colpí nel petto Malefica, che fu scaraventata lontano, a terra nel pavimento freddo del castello.

Quando la fata si svegliò non ricordava nulla. Non era nemmeno più sul pavimento del castello, era davanti alla porta del castello che condivideva con le sue sorelle fate. Non ricordava molto di loro, sentiva solo uno strano e potente odio, verso tutto e tutti

- Malefica... - sussurró Fauna, la più dolce delle tre fate

- che cosa hai fatto? - strillò Serena sconvolta

- abbiamo deciso che non hai più diritto di dar parte di noi fate. Sei stata bandita dal regno. Dovunque verrai dentro il regno non sarai gradita, adesso vattene da qui, per cui che hai fatto meriteresti la pena di morte - disse freddamente Flora

Le altre due fate annuirono in tono grave. Malefica doveva essere bandita dal regno, per sempre.

Ormai non era più nemmeno una fata, al posto dei suoi bei capelli lunghi aveva due lunghe corna da mostro. Era cambiata anche di aspetto, era molto più alta e più magra; non sembrava nemmeno più lei...

Ormai era una strega. Non provava rimorso per ciò che aveva fatto, forse perché non ricordava assolutamente nulla di ciò che aveva combinato poche ore prima. Ma ricordava perfettamente la formula dell'incantesimo. Pronunciò le poche parole che conteneva la magia, e dalla sua mano si sprigionó una scia verde, che avvolse le fate e le gettó lontano dal loro stesso castello.

Malefica con un'espressione in volto di puro odio eresse una barriera intorno al castello, in modo che nessuno potesse entrare oltre a lei; ormai era sola, doveva placare il suo odio verso tutto e tutti, e l'avrebbe fatto molto presto, si sarebbe vendicata su tutto il regno.

Tutto questo per placare un odio che si era scagliata addosso da sola, solo per la sua sete di conoscenza.

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