La terza vicenda

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Stai tornando a casa in macchina. Fuori fa freddo. Eri appena uscito da una festa con i tuoi amici. Era stato divertente. Adesso accendevi un po' di musica. Ti sentivi solo. Squilla il telefono. Numero sconosciuto. Rispondi lo stesso. "Pronto?". Come risposta si sentono dei versi strani. Allora riattacchi il telefono. Lo spegni. Dopo quella chiamata non sei più calmo e non pensi più a tutto il divertimento avvenuto poco prima. Adesso hai paura. Vuoi arrivare a casa il prima possibile. Ma non puoi. C'è ancora tanta strada da fare. Alla radio danno musica anni '80. Vedi qualcuno vicino alla banchina. Sta facendo l'auto stop. È una ragazza. La fai salire anche se con timore. Si siede di fianco a te. Rabbrividisci. Quella ragazza ti sembra così familiare... Le chiedi dove vuole essere portata. "Tu vai sempre dritto. Ti fermo io". Annuisci e riparti. Durante tutta la strada parlate. È simpatica. "Eccomi sono arrivata". Guardi fuori dal finestrino. Il luogo che lei chiama "casa" è buio, non sembra una casa. Le chiedi se è sicura di voler essere lasciata lì. "Si... Grazie". Scende e sparisce nella nebbia che avvolge la sua "casa". Arrivi a casa e vai a dormire. Il giorno dopo decidi di andare a visitare quel luogo. Appena arrivi lì davanti rabbrividisci.
È un cimitero.

Una serie di storie horror Where stories live. Discover now