La porta si aprì nella penombra della stanza ferendo la perfezione delle tenebre.
La sagoma di un uomo si delineò sull'uscio,avanzava con passi insicuri e barcollanti quasi non riuscisse a reggersi in piedi.
Un ragazzo sui 16 anni era sdraiato sul dvano, il dispay del cellulare che aveva in mano gli ombreggiava il volto mettendone in risalto i tratti forti, così come le spalle robuste rigide per la concentrazione.
Quando l'uomo entrò nel campo visivo del ragazzo, lui non lo degnò di uno sguardo.
Solo quando l'uomo si avvicinò al divano e con voce seccata disse"dammi i soldi che mi dovevi, svelto!"il ragazzo alzò per un attimo lo sguardo
"no, mi servono stasera" fu la fin troppo tranquilla risposta.
" ho detto dammeli" ordinò l'uomo facendo un passo in avanti con fare minaccioso
"no!" fu la secca risposta
"non mi lasci altra scelta..." replicò l'uomo afferrando la pistola che era sul tavolino dietro al divano, la stessa pistola con cui Drew si era allenato fin poco tempo prima e che aveva preventivamente lasciato a portata di mano, memore di quando lo zio, l'anno prima, l'aveva quasi strangolato.
Uno scatto metallico,lo zio gli puntò l'arma al petto, "Heei, tranquillo, domani te li do.." rispose il ragazzo alzando le mani in segno di resa
"No,li voglio ora" replicò l'altro aumentando la pressione dell'arma sul petto del ragazzo, a poca distanza dal suo cuore.
L'uomo si accovacciò in modo da poter guardare negli occhi Drew, ancora seduto sul divano.
Il ragazzo sentì una zaffata di alcool proveniente dalla bocca dello zio" Sei ubriaco..." sussurrò tra se e se .
"Dam-me-li" scandì l'uomo in un sussurro minaccioso
"Li ho pers..."
un colpo secco fendette l'aria
un fiore scarlatto sbocciò sul petto del ragazzo, una calda striscia vermiglia colò sulla maglietta nera.
Drew, attonito fissò la macchia scarlatta sul suo petto.
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Let me touch you
Randomfinalmente lo trovò... Appoggiato contro un albero con le cuffie nelle orecchie lo sguardo perso nel vuoto e il cappuccio della felpa tirato. Gli si avvicinò...
