Epilogo

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- love you forever.

Era il 1991, erano passati cinque anni dall'ultima volta che avevo visto i Guns N' Roses. Ormai abitavo a New York, ero diventata l'organizzatrice del tour di un gruppo rock emergente, The Helmet, erano bravi, ma mai quanto i Guns.
Slash mi aveva mandato una lettera, diceva che voleva rivedermi, che mi amava e che non poteva stare senza di me. Io l'ho ignorato e mi sentivo male ogni volta che ci ripensavo.
I Guns N' Roses erano diventati famosissimi, ogni giorno spuntava qualche articolo con loro come protagonisti, facevano casino ogni volta che si spostavano, ma erano considerati una delle migliori rock band del mondo, anzi "la band più pericolosa del mondo", come amavano soprannominarli i giornalisti.
Ogni volta che leggevo qualcosa di loro, oppure vedevo delle loro foto, sentivo un groppo in gola che mi faceva piangere, era nostalgia, era amore, non lo sapevo. Ma ero certa che Izzy, Duff, Axl, Steven e Slash, soprattutto Slash, non li avrei mai dimenticati. Anche se Steven ormai era stato cacciato per i suoi problemi con la droga. E ci stavo malissimo per quella faccenda, perché io me ne ero andata proprio per quello.
Quando mi hanno dato l'incarico del tour degli Helmet, ho subito messo una data a Los Angeles, sono partita e sono andata lì per far firmare le varie delegazioni e l'affitto dello stadio. Ovviamente ero andata lì proprio per incontrare quei quattro fantastici ragazzi, visto che Steven stava in un centro riabilitativo.

Stavo aspettando al Sick N' Gone, Chris mi ha squadrato una buona mezz'ora prima di capire che ero io, allora dopo mi ha offerto un drink. La bandana rossa di Axl era appena stata intercettata dai miei occhi, erano appena entrati nel locale, sentivo una certa agitazione e mi faceva male lo stomaco. Mi sono alzata e ho sorriso, Axl si è bloccato davanti a me e poi è corso ad abbracciarmi, la stessa cosa hanno fatto gli altri:

«Slash?» ho detto, sentendo un groppo in gola che mi stava per far scoppiare a piangere.

Ma una criniera di ricci scuri era appena entrata nel locale, era bellissimo, aveva messo su qualche chilo ma stava benissimo. I capelli erano cresciuti e aveva più controllo, non era né ubriaco né fatto.
Ho sentito il mondo crollarmi addosso quando mi ha sorriso, mi è corso incontro e mi ha stretto a sé mentre mi baciava. Le sue labbra erano la cosa che mi mancava di più, ci siamo baciati a lungo, fino a quando non abbiamo sentito il fiato mancarci, forse era stato un gesto troppo affrettato.

«Jen...non posso crederci.» la voce era ancora più rauca e più profonda, ma era anche emozionata.

Abbiamo parlato degli ultimi cinque anni, di cosa ho fatto io, di Appetite for Destruction, di Steven, del successo e avevo appena scoperto che l'anno dopo sarebbe uscito il secondo doppio album: Use Your Illusion I-II. Seguito, ovviamente, da un tour.

«Io l'avevo detto che ci sarebbe stata un'era Guns N' Roses.»

«Grazie a te abbiamo continuato a suonare, altrimenti saremmo stati già buttati sotto un ponte.» ha detto Duff, guardando i suoi amici.

«Dopotutto sei o non sei la nostra prima fan?» ha detto Izzy, sorridendo dolcemente, stavo per commuovermi.

Quando ci siamo salutati, Axl mi ha abbracciato a lungo, non ha fatto cenno all'ultimo bacio di quella famosa sera, forse perché aveva promesso che non si sarebbe intromesso tra me e Slash, Axl era fantastico. Slash mi ha guardato e ha aspettato che se ne andassero tutti:

«Senti...che ne dici di venire a cena a casa mia?»

«Perché no?» ho sorriso e lui mi ha preso per mano.

La casa di Slash era davvero fantastica, si vedeva che erano diventati famosi. La cena era stata buonissima e lui era tornato lo Slash che conoscevo:

«Slash...» il mio tono era diventato improvvisamente serio «Volevo spiegarti perché sono sparita così improvvisamente.»

Lui ha abbassato la testa e si è scansato i capelli dal viso:

«L'ho immaginato. La droga e tutto il resto.» si è morso il labbro «Hai fatto bene, altrimenti saresti diventata come noi e io non me lo sarei mai perdonato.»

Ho sorriso dolcemente nel vedere che finalmente aveva capito quello che provavo io nel vederli distrutti in quel modo, come lo erano qualche anno prima. Slash si è alzato e mi è venuto incontro, io mi sono avvicinata a lui, mi ha messo una mano sulla guancia e ha sussurrato:

«Non vedevo l'ora di stare di nuovo con te.»

Mi ha baciato e mi ha spinto sul divano, si è spogliato e ha fatto lo stesso con me, molto lentamente, gustandosi ogni piccola mossa. Mi baciava con dolcezza e con tranquillità, ma poi è ritornato lo stesso Slash che avevo conosciuto, con quella foga e rabbia che lo caratterizzava e lo faceva così diverso da Axl. Mi era mancato.
La mattina dopo mi sono svegliata accanto a Slash, era bellissimo anche quando dormiva, mi sono alzata lentamente senza farlo svegliare, ma mentre riprendevo le mie cose eccolo lì che mi guardava e sorrideva maliziosamente:

«Sei proprio scopabile ventiquattr'ore su ventiquattro.»

Mi sono spaventata e mi sono girata di scatto, mandando qualche colpo a Slash per lo spavento, lui si è avvicinato a me e mi ha abbracciato:

«Devi andare via per forza?»

«Sì...» sentivo che in realtà era una cazzata e che volevo restare per sempre con lui.

«Per favore resta con me, Jen.» mi ha guardato dritto negli occhi, sentivo che stavo per cedere, dopotutto lo amavo ancora e lui ancora amava me. Ma ho abbassato la testa mentre sentivo una lacrima scendere, Slash l'ha asciugata e poi mi ha baciato:

«Non dimenticarmi. Mai.» ha sussurrato nel mio orecchio, mentre ci davamo l'ultimo abbraccio.

«Ti amo, Slash.» ho detto, piangendo, lui mi ha stretto ancora di più e mi ha lasciato un bacio sul collo.

«Ti amo anch'io.»

New York non mi era mancata per niente, sentivo la differenza con Los Angeles e sinceramente ancora non avevo capito quale delle due fosse meglio, forse avrei scelto Los Angeles solo per i Guns.
Era passato un mese dall'ultima volta che avevo visto i cinque, anzi quattro, ragazzi, mi era appena arrivata una lettera da Axl:

"Jen,
è passato poco tempo dalla tua visita a LA, ma per noi è passata un'eternità. Izzy e io abbiamo un po' di problemi, ma stiamo cercando di aggiustare tutto; Duff si è innamorato di una ragazza di nome Susan, appena me l'ha detto non ho potuto fare a meno di ridere; Slash... Slash ti ama.
Ogni sera porta a casa una ragazza diversa, ma tutti noi sappiamo che gli manchi. Ti ama sempre di più e ogni canzone che scrive la dedica a te, dice che almeno quando le sentirai capirai che non si è dimenticato di te. Spero che sia così, visto che io ci tengo molto.
Ti auguro il meglio e spero che ti ricordi ancora di me, di noi.
Ti ameremo per sempre,
W. Axl Rose"

Sentivo una strana sensazione nel petto, non riuscivo più a fare nulla, dovevo per forza rispondergli altrimenti mi sarei sentita male. Ho preso carta e penna e ho scritto attentamente qualche riga per dire quanto volessi bene a tutti loro e quanto amassi ancora Slash, poi ho scritto le ultime parole:"Con amore Jen, la vostra fan numero uno."
Una lacrima calda e piena di nostalgia era scesa sulla busta, mentre mettevo il francobollo.

Give me a rose.Where stories live. Discover now