Immagina Newt TMR

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Sono nella radura da circa un mese e le prime persone con cui ho legato e passato più tempo sono Alby,Newt e Minho.
I tuoi amici sono la cosa più importante lì dentro e ti danno la forza di andare avanti ogni giorno, visto che non hai niente altro per cui lottare.
O almeno non te lo ricordi.
Ebbene si, l'unica cosa che sai sulla tua vita è il tuo nome. Si, una misera parola composta da poche lettere che ti descrivono e ti identificano.
Un'identità vera? Dov'è?
Questa è la domanda che tutti i radurai si fanno da tempo ormai.
Lavoro come medicale, anche se faccio molti altri lavori per aiutare il più possibile.
Non mi piace rimanere con le mani in mano.
Sto molto spesso con Newt e i nostri argomenti sono principalmente: se un giorno uscissimo.. se finisse tutto.. chi eravamo prima..
Ogni volta che parliamo facciamo sempre una passeggiata nel bosco lui davanti e io dietro.
Di puntualità ogni giorno mi porta con lui da qualche parte e io acconsento a seguirlo.
Siamo molto uniti, infatti ogni volta che litigo con qualcuno e iniziano ad alzare la voce con me c'è sempre lui che gli dice di abbassare i toni...quando fa così mi sento protetta e a mio agio.

*pranzo*
Alby:«Hai visto Newt?»
T/n:«Ehm...no. Perchè?» dissi in tono preoccupato
Alby:«Nessuno lo vede da tutto il giorno» disse abbassando gli occhi a terra.
T/n:«L'ultima volta che l'ho visto è stato stamattina prima che entrasse nel labirinto»
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[Flashback: stamattina]
Newt:«Ei piccola...buongiorno. Com'è già sveglia? Non è un po' presto?» mi disse preoccupato come se non volesse che fossi li con lui. Lo vedevo preoccupato.
T/n:«Bhe volevo salutarti» dissi in tono giocoso. Sorrisi.
Newt:«Lo sai che non è la prima volta che entro nel labirinto?» mi disse per poi ridere e guardarmi. Era bellissimo quando faceva così.
T/n:«Scusami se volevo salutarti eh» dissi facendo finta di offendermi per farlo scoppiare poi a ridere.
Newt:«Grazie...» mi disse per poi lasciarmi un bacio in fronte.
Era strano.
Non era come gli altri giorni.
Si posizionò e io lo seguii per poi dirgli :«Sta attento» lui mi rispose con un cenno.
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Alby:«Si oggi era il suo turno ma doveva ritornare due ora fa..»
T/n:«Bisogna mandare qualcuno a cercarlo, forse gli è successo qualcosa» dissi molto preoccupata.
Iniziai a vedere sfocato.
Le orecchie tappate.
Non sentivo più bene ciò che diceva Alby.
Mi sentivo come se stessi di nuovo nella scatola. Tutto diventò improvvisamente nero.
Appena mi risvegliai mi ritrovai su un lettino accerchiata da Jeff e Clint (i medicali),Alby e Minho. Erano preoccupati.
Mi sedetti e chiesi mettendomi una mano in fronte se avessero trovato Newt.
La testa continuava a farmi male.
Alby:«Ho mandato qualcuno a cercarlo e..» mi girai verso il lettino che aveva appena indicato.
Lo vidi senza sensi.
Mi scese una lacrima.
Mi alzai di scatto e mi sedetti vicino a lui per vedere come stesse.
Fortunatamente era ancora tutto intero e respirava tranquillamente, anche se aveva una gamba fasciata e pure la testa.
Rimasi con lui tutte le sere e durante il giorno per tre giorni consecutivi finché finalmente non lo vidi aprire i suoi occhi color nocciola.
T/n:«Di buon'ora» dissi spostandogli i capelli
Newt:«Quanto ho dormito?» disse con voce impastata cercando di alzarsi un po'.
T/n:«Tre giorni» dissi abbassando gli occhi verso le nostre mani unite.
Arrivarono Jeff e Clint accompagnati da Alby e gli chiesero che cosa fosse successo.
Non rispondeva.
Rimasimo tutti in silenzio per un minuto finché non iniziò a parlare con le lacrime agli occhi. Non lo avevo mai visto così.
Prima mi guardò tristemente e poi disse:«Sono andato nel labirinto e....ho tentato di uccidermi» disse facendo una pausa «lo sapete tutti che la vita qui è dura e non ho retto più...» mi guardò come per chiedermi scusa, ma io dopo quello che aveva detto rimasi scioccata.
Staccai la mia mano dalla sua, la toccai e mi alzai molto piano per poi incamminarmi verso l'uscita. Ero delusa.
Non mi dissero nulla.

***********

Erano passate circa due settimane dall'accuduto e da allora non ho parlato più con nessuno. Mi sentivo sola. Come all'inizio.
Ogni tanto Newt cercava di parlare con me, ma senza nessun risultato da parte mia.
Ero rimasta così scioccata da quello che aveva detto quel giorno che mi sono chiusa in me stessa. Non parlavo mai con nessuno.
La mia routine giornaliera era ,ed è tutt'ora: lavorare, mangiare e andare sotto l'albero delle Faccemorte. Senza parlare con nessuno.

*a cena*
Frypan:«Ecco a te»
Accennai un sorriso e mi diressi verso il tavolo più lontano fulminando ogni persona che tentava di sedersi vicino a me.
Vedevo che Newt e Minho parlottavano e ogni tanto guardarmi.
Avevo finito e come di mia consuetudine mi incamminai verso il mio amato albero, ma mi sentii chiamare da dietro «T/n?»
Riconobbi la voce : era Newt.
Non mi girai e continuai a camminare pensando che mi avrebbe lasciata perdere finché non sentii una mano bloccarmi il polso:«Non potrai evitarmi all'infinito»
Mi girai verso di lui.
T/n:«Potrei riuscirci» dissi fulminandolo e cercando di dimenarmi dalla sua presa per continuare a camminare ma senza nessun risultato. Era troppo forte rispetto a me.
Newt:«Mi dici perchè mi rispondi così?»
T/n:«...sei serio?» dissi guardandolo in malo modo.
Newt rispose facendo spallucce.
Newt:«So solo che non mi parli più dal giorno in cui ho provato a...» disse per poi guardare a terra «...senti mi dispiace se ti ho fatto del male, ma non l'ho fatto con volere. È stata una cosa fatta senza pensare. Non puoi neanche immaginare però cosa significa vivere a lungo qui dentro e non sapere un caspio del proprio passato. Ero arrivato al limite» disse per poi sospirare «..sono consapevole di averti fatta soffrire e questo è ciò che non volevo succedesse» mi disse per poi guardarmi.
T/n:«Bhe...però lo hai fatto comunque»
Lo guardai e vidi che aveva gli occhi lucidi.
Sospirai.
T/n:«La cosa che mi ha dato fastidio è che non mi hai parlato di come ti sentivi» dissi bruscamente per poi ricominciare a camminare «potevamo trovare un modo...insieme, e invece non ti sei fidato» dissi spostando un ramo.
Newt:«Forse hai ragione» disse seguendomi «ma non è vero che non mi fido di te...»
Appena finita la frase mi girai verso di lui.
Newt:«Ho sbagliato e ne sono cosciente, ma la cosa che mi fa stare più male al momento è non averti accanto..» mi disse guardandomi intensamente negli occhi
Gli sorrisi e lui ricambiò.
Sentii le farfalle nello stomaco, forse tutto stava tornando come prima tra noi due.
Ci abbracciammo.
Newt:«Dunque signorina se ho il suo consenso vorrei accompagnarla in un posto e sicuramente non sotto a quel vecchio e brutto albero delle Faccemorte» disse scherzosamente
Io iniziai a ridere:«Mi spiavi per caso?»
Newt:«Te l'ho detto...ti voglio accanto a me»
Mi prese per mano e mi portò con se per il bosco tutta la notte.

Fine

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