six

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(Scriverò in terza persona d'ora in poi)

Jimin non si era addormentato come credeva il suo "hyung" ma stava aspettando che la madre lo andasse a svegliare.

Quel giorno non sarebbe andato a scuola, doveva andare dallo psicologo.

«Jimin scendi!» urlò la madre per far svegliare il figlio che, silenziosamente, stava leggendo un giornaletto di "Topolino", il suo preferito
«si mamma» disse scendendo dal letto e, per poco, non cadde per terra «Aish».

Corse per le scale e scese quando vide un uomo insieme alla madre «tu devi essere Jiminnie» disse allungando la mano per afferrare quella del piccolo «Jimin» lo corresse andandosi a sedere a tavola per fare colazione con un cornetto e una tazza di latte caldo.

«Voi chi siete?» azzardò il piccolo addentando il cornetto alla crema.
«Lui è il...mio compagno Jimin» disse la madre e, Jimin, quasi si soffocò bevendo un sorso del latte.
«COSA?!» urlò il ragazzino lanciando la tazza per aria e facendola andare in frantumi appena toccò il pavimento.

«stai calmo...» disse l'uomo in giacca e cravatta dopo aver dato un bacio alla madre del piccolo
«...io me ne vado» disse solo.
Corse per le scale e si andò a cambiare in camera.
«compagno...compagno...» ripeteva fra se e se.

Preparò uno zainetto con dei vestiti a caso dentro e con il cellulare e la sua amata polaroid e scese al piano di sotto.
«ChimChim...-disse la madre quasi in lacrime-...ti prego» sussurrò.
«Papà è morto da neanche due mesi e già te ne esci con "il mio compagno"-ringhiò- me ne vado da Kook. Non azzardarti a cercarm...»
Fu interrotto da un dolore atroce alla guancia destra...
«non le parlare così» jimin li non ci vide più dalla rabbia e scappò fuori.

ciao/·/YoonminWhere stories live. Discover now