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Severus era stato sempre abituato alla freddezza e al dolore.

Quindi si trovò completamente disarmato mentalmente quando scoprì la Granger al suo fianco che dormiva sonni tranquilli con una sua mano trattenuta con delicatezza tra le sue.

Con un riflesso involontario si mise a osservarle meglio le linee del corpo.

Dal viso giovane e limpido, i ricci indomabili che le ricadevano sul viso adornandolo, il naso dritto, la mascella delicata.

Poi i suoi occhi si spostarono sulle labbra rosee dischiuse appena.

Un pizzicore si diffuse sul suo corpo, ma lo ignorò.

Abbassò lo sguardo appoggiandolo per un millisecondo sul seno della giovane.

Quando si rese conto di quello che aveva fatto scostò lo sguardo come scottato.

Si voltò appena verso l'orologio alla sua sinistra notando che era tardissimo.

Sbiancò e si alzò con un balzo, ma subito dovette risedersi sul letto.

Gli girava la testa.

Strinse convulsamente il lenzuolo ansimando dalla fatica.

"Sev..?" Si irrigidì alla voce morbida di lei "Torna a dormire"

"No" protestò brusco, ma di tutta risposta sentì le mani calde della ragazza agguantarlo da dietro e riportarlo giù.

"Che stai facendo?" domandò duramente.

"Se le sue ferite si riaprono rischierà di morire"

"Sciocchezze" ribattè veloce.

"Sapevo che avrebbe fatto di tutto per alzarsi così.." Snape la vide rovistare qualcosa nel suo mobiletto.

Osservò la curva dolce delle spalle e dei fianchi finché non si voltò con una busta in mano.

"È del preside" continuò lei "Le proibisce di alzarsi e fare lezione"

Severus si sentì mancare "Albus-"

Lei annuì interrompendolo "Gli ho scritto ieri sera" sospirò "immaginavo che testardo com'è avrebbe fatto di tutto pur di alzarsi così ho scritto al professor Silente"

Il pozionista digrignò i denti "E perché tu non sei andata a lezione?"

La vide arrossire "Credevo potesse aver bisogno di aiuto"

Una furia ceca s'impadronì di lui, ma appena tentò di buttarla fuori pensò a quello che la ragazza doveva aver patito la notte.

Ricacciò dentro la sua rabbia e lentamente si distese.

Quando sentì la ragazza riappoggiarsi al cuscino si maledisse per la sua debolezza.

Eppure.. ammetteva.. che rimanere lontano da tutte quelle teste di legno poteva essere quantomeno rilassante.

Dopo qualche minuto la Granger tornò a sonnecchiare vivacemente e lui, si permise di ripercorrere mentalmente gli avvenimenti del giorno prima.

Subito dopo cena aveva sentito il marchio nero pizzicare e un terrore freddo lo aveva avvolto.

Si era diretto fuori dalle mura mandando la cerva d'argento ad avvisare il preside e appena fuori i confini si era smaterializzato.

Si era completamente dimenticato della Granger una volta a villa Malfoy  dove Lucius lo aveva preso da parte.

Aveva notato subito del livido sulla mascella "È annoiato"

Severus aveva annuito con poca convinzione e schermando la mente era finalmente entrato nella sala del lord.

Il fascino delle tenebreWhere stories live. Discover now