Capitolo 8

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-Arrivederci e grazie.- dico aprendo la cassa e salutando il cliente appena andato via. Sono le 2 del pomeriggio e ho appena concluso il mio turno di 3 ore. Tornerò stasera alle 11.

-Amy, ti ho lasciato la tua paga settimanale nel tuo armadietto ci mancano soltanto 12 galeoni, non è un problema vero?- dice il mio capo uscendo dal suo ufficio.

-No, non si preoccupi.- dico poggiando il mio grembiule sul bancone.

-Posso andare o ha bisogno di qualcosa?- dico avvicinandomi al mio armadietto per prendere il sacchetto di monete. 30 galeoni e 50 zellini.

-Puoi andare ci vediamo stasera.- dice riscomparendo nel suo ufficio.

15 minuti dopo
Mi sto dirigendo a casa mia per assicurarmi che sia tutto a posto e tutto pulito. Sono 2 giorni che non dormo, ho quasi sempre il turno notturno e il giorno preferisco passarlo con Sirius alla tana. Sto prendendo le chiavi dalla borsa quando una mano mi afferra la spalla facendomi voltare.

-E tu che ci fai qui?- dico sorpresa al rosso davanti a me.

-Dobbiamo parlare.- mi dice.

-Parliamo.- dico mettendomi la borsa sulla spalla e incrociando le braccia al petto.

-È meglio entrare.- dice guardando la porta alle mie spalle.  Lo osservo per un po' e titubante apro la porta alle mie spalle.

-Prego.- dico entrando in casa e rimanendo sulla soglia.

-Wow- dice fermandosi affianco a me.

-Non è la casa a qui sei abituato ma per me è Casa.- dico chiudendo la porta.

-Allora, di cosa volevi parlarmi?- dico sedendomi sul divano.

-Arrivo dritto al punto. Ti ho sentita parlare con Sirius, ho sentito tutto. Se non muori prima? Che significa tutto questo?- dice sedendosi accanto a me.

-Il tuo cervello non ci arriva da solo? È tornato, il tumore intendo.- dico guardando la sua reazione.

-Perché non mi hai detto niente?- dice cambiando sguardo.

-Non sembravi intenzionato a parlarmi.-

-Scusa eh. Capiti da un momento all'altro a casa mia con un bambino di 3 anni. Come avrei dovuto avere il coraggio di parlarti?- dice alzando la voce.

-Potevamo parlare civilmente senza che ti arrabbiassi.-

-Il padre. Chi È Il Padre Di Sirius?- dice marcando le parole.

-Io, io non ricordo.- dico abbassando la testa.

-Cazzo Amy.- dice alzandosi in piedi e mettendo le mani sulla testa.

-Perché fai così?- dico esasperata dal suo comportamento.

-Sono 3 anni. 3 anni che non riesco a togliermi quella lettera dalla testa. Voglio sapere tutto.- dice fermandosi davanti a me.

-Cosa devo dirti? Sono stata a letto con uno ed è nato Sirius allora?- dico.

-La tua prima volta è stata con me vero?- dice con uno sguardo strano.

-Perché ti interes.....-

-Rispondimi.- dice interrompendomi.

-Sí, la mia prima volta è stata con te.- dico guardandolo negli occhi.

-Come hai fatto da sola? Insomma, avevi 17 anni ora me hai 21. Hai cresciuto un figlio da sola, perché non hai avuto nessun ragazzo giusto?- dice sedendosi sul divano.

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