~Kim SeokJin~

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Era una tempestosa e rigida giornata d'inverno,tipica del luogo, all'avvicinare della stagione.
Era una di quelle, che prefeiresti passi rapidamente, per poter  porre fine a questo clima di landa desolata e dispersiva che si portava dietro ogni qual volta.
Se si voglia dare supposizioni, su quanto ammonti la temperatura, pressocché raggiungeva i 3 gradi sotto zero, una cifra nonostante tutto molto più alta del normale, per la zona sottoposta anche alla presenza di più basse.
Le strade,per l'appunto, erano sempre tra le prime ad essere vanificate,sottomesse alla copertura totale dell'asfalto da un sottile strato di ghiaccio brinato, creatosi dalle residue goccie di rugiada dovute al precendente acquazzone, all'attecchire della prima neve. Neve per la quale il piccolo paese ne era praticamente imbiancato, rendendo il paesaggio più fiabesco e glaciale,costringendo cifre di persone a rintanarsi nelle proprie abitazioni prima del calar del sole.

C'era solo una persona, a cui tale avvenimento non turbava affatto, ed è il personaggio che questo capitolo va a incentrare.
Kim SeokJin.
Era cresciuto,da allora, certo,ma il ricordo ancora era ben vivido nella sua mente.
Tutto l'accaduto di quel episodio, si ripeteva come ogni tal volta alla pari di un cortometraggio difettoso.
Le sirene, i trambusti, le grida, la massa, il fuoco e il...sangue.

Jin ha passato i suoi interi giorni ha strusciarsi nel dolore, si sentiva colpevole di ciò chd era successo, non concepiva il perchè e il come fosse accaduto ma non smentiva mai la  possibile supposizione che fosse stato proprio lui stesso il responsabile. In fondo lui era perfettamente accusabile...c'erano prove certe, a parer suo , schiaccianti. Ma con la mancanza di testimoni che desse prova delle sue parole e l'ovvio fattore scatenante, il caso fu chiuso proclamando e confermando un semplice suicidio.

FLASHBACK

DUE ORE PRIMA DELL' INCIDENTE

"KIM SEOKJIN! Spiegami ORA e SUBITO il motivo di tale AFFRANTO!'' 
Gridò riluttante e con delusione la signora Kim Jisoo, al proprio figlio, che ne aveva combinata una grossa.

"MAMMA! QUANTE VOLTE DEVO RIPETERTI CHE DI QUEL CHE è ACCADUTO! A TE... NON TE NE DEVE FREGARE UNA BEATA MINCHIA EH??"
Rispose di rimando con tono sgarbato alla madre.

"Seokjin! Come osi rispondere così a tua madre? Io non ti ho cresciuto così! Maleducato!''
La signora Jisoo rispose al figlio mantenendo questa volta i nervi saldi provando a cambiare l'approccio in modo tale che il figlio potesse non prenderla come una provocazione ma più che altro come un memore, ma Jin l'ha pensò diversamente e anzicchè agire secondo l'idea della madre peggiorò i termini...

"Tsk! è vero non mi hai cresciuto così... '' da un'espressione seria, il suo volto assunse una smorfia, contornandola con un freddo e presuntuoso ghigno ''INFATTI NON MI HAI CRESCIUTO AFFATTO!'' sputò senza ritegno il giovane con tono colmo di rabbia e disperazione. La donna a quel punto non aspettandosi tale risposta e irriverenza, presa dalla moritificazione e dalla collera del tono usato, mollò un ceffone piuttosto forte da far rieccheggiare nell'aria con eco il suono del battito violento della sua mano a contatto con la guancia del proprio  figlio.
Jin rimase immobile per almeno due minuti, tempo da cui è stato riempito, dalle sincere parole di sua madre...

"Tu! Figlio ingrato, come puoi dire a tua madre una cosa simile? Io...non l'ho merito affatto! Ho provato e sono  stata in qualunque modo un possibile sostegno per te! mi sono rotta le ossa e ho vissuto giorni di innumerevoli notti in bianco per guadagnare tutto il denaro e il rispetto che volevo almeno che mio figlio meritasse! Una vita agiata e felice era il mio obiettivo per la tua crescita! Ho fatto sii di nutrirti e vestirti e garantirti anche la minima sciocchezza pur di farti stare bene! Te l'ho devo dopotutto no? Sei senza un padre per colpa mia e della mia ignoranza...sei cresciuto in un'ambiente diverso dai tuoi coetanei e non volevo per nulla al mondo che tutto questo ti pesasse troppo, sia oggi, che nel corso della tua vita!  Così ho fatto di tutto per vederti sereno! E...ORA TU! TI COMPORTI COSÌ? E MI RINFACCI UNA COSA FALSA COME QUELLA CHE HAI DETTO SOLO PER DIFENDERTI DEL TUO COMPORTAMENTO INGIUSTO? EH? CHE COSA TI HA SPINTO A FARLO? COSA TI HA SUGGERITO IL TUO CERVELLO IN QUELL'ISTANTE? E GUARDAMI QUANDO TI PARLO CRISTO!" la donna proferì parola, partendo con tono deluso ed indignato con gli occhi lucidi e terminò sfogando la sua frustrazione gridando brutalmente al figlio nonostante all'inizio non volesse perdere il controllo,tuttavia, ormai quel che è fatto è fatto e la giovane anche volendo non poteva più tornare indietro. Jin in tutto quel frattempo aveva mantenuto lo sguardo basso senza dar segno di ascolto e quando la madre fece per prendere il suo viso tra le mani per alzarglielo, notò con stupore i suoi occhi lucidi, le sue guancie rosse, la mascella contratta e le sopracciglia falcate verso il basso; tutto dava l'idea di una persona che cercasse, con tutte le sue poche forze, di costringere se stesso a non cedere al pianto, sua madre ne rimase scossa sentendosi responsabile, non accorgendosi subito, però, che il figlio corse via dalla sua stanza, alzandosi dal letto sulla quale era seduto, uscendo fuori di casa, sbattendo con forza la porta di quest'ultima, non prima di aver detto alla propria madre due semblici ma brutali parole...

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⏰ Last updated: Jul 13, 2018 ⏰

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