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Durante la Santa Messa, mentre si confessano in preghiera i propri peccati, arriva un punto in cui per tre volte ci si batte il petto – per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa.

Io battevo con la mano destra due volte velocemente sul petto ogni volta che volevo indicarti che eri tu a farmi battere il cuore, che eri tu la mia pompa vitale, e ovunque fossimo, davanti a chiunque ci trovassimo, quel tacito segno di cui solo noi conoscevamo il significato riusciva a far scomparire tutto ciò che era intorno a noi e a mettere il mio cuore direttamente in contatto con il tuo. 

Di fronte a quel rituale quasi magico tu ogni volta rispondevi con quel sorriso che sapeva far cadere ogni mia barriera, quasi divertita di quel mio buffo comportamento che assai strano appariva agli occhi di chi ci guardava.

Adesso non ci sei più, il mio cuore ha smesso di battere, così come la mia mano sul mio petto. Sono volato via senza volermene andare. Sono volato via senza avere le ali per farlo.

L'unico ricordo di noi, l'unica traccia di ciò che abbiamo vissuto, lo imprimerò con profondità in questo libro, affinché rimanga memoria che anch'io, almeno una volta, ho provato quel sentimento che i grandi poeti solevano chiamare "Amore".



Indefinitamente tuo (frammenti di un amore)Donde viven las historias. Descúbrelo ahora