Ultimo amore, ultimo respiro

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-Qualcuno ha visto la mia camicia?!-
-È sotto al tavolo Kevin!-
-Son finite le bombole! Dove sono quelle di scorta?!-
C'era un gran casino nella base militare della legione esplorativa. Nessuno sapeva dove girarsi o cosa fare, fra tutta quella massa di dispersi e disorientati, Levi, a grandi falcate, si fece strada in mezzo a loro per raggiungere l'ufficio del caposquadra Hanji Zoe.
Una volta di fronte alla porta bussò con molta forza e violenza, fra poco la stava per buttare giù.
-Avanti!-
-Hanji dobbiamo parlare!-
La mora era ancora nel suo ufficio, stava riesaminando con molta cura le tattiche addottate per quella fatidica missione e i suoi procedimenti.
-Levi, come puoi vedere sono occupata, vattene!-
Detto questo tornò fissa con lo sguardo sui fogli.
-Non credo proprio! Abbiamo una discussione in sospeso-
Girò il tavolo e, prendendola per il colletto della camicia, la obbligò a distogliere lo sguardo da quei stupidissimi fogli, controllati e verificati almeno cento volte, e far si che lo guardasse dritto nei suoi.
-Che cazzo vuoi?-
-Finirla!-

Sera prima
-E per finire posizionerei il gruppo A qui così, in caso di attacco, è pronto per intervenire. Ci sono domande? No? Perfetto allora, approvato. Ci vediamo domani mattina uomini, buon riposo-
Tutti gli ufficiali si diressero all'uscita della sala.
-Levi?-
-Si Erwin?-
-Vieni ti devo parlare-
-Su cosa?-
-Hanji-
-Che ha fatto?-
-No, ora niente. Piuttosto è che farà il vero problema-
-Ti riferisci alla missione di domani?-
-Esattamente, come ben sai Hanji, molto spesso, si distrae da vari eventi, rischiando sempre di essere presa. Che sia per mano sua o tua si salva, il problema è che, in ogni caso, tu lasci sempre la tua posizione per aiutarla-
-Mi fai il cazziatone perché le salvo il culo?-
-Nono, è che molto spesso questa cosa può essere rischiosa per la missione e gli uomini, e molto spesso si rivela inutile dato che è lei stessa a salvarsi all'ultimo. Perciò volevo che anche tu, coi tuoi metodi, le facessi capire che questa non è una missione come le altre, se tu abbandonassi stavolta il tuo posto potrebbe rivelarsi fatale-
-Va bene Erwin, le parlerò-
-Grazie-
Levi andò da Hanji per far quel discorso, entrò appena sentì dall'altra parte la voce radiosa e solare della quattrocchi.
-Ciao Levi! Come mai da queste parti? Di solito ci troviamo sempre da te prima delle missioni dato che- si guardò attorno- come vedi qui è un casino ahahah-
-Si, lo vedo- si sedette su una pila di libri- ti volevo parlare il prima possibile-
-Devo preoccuparmi?-
-Vedi domani di non fare come al solito neh! Non fare la stupida che segue i giganti come una cretina mandando a puttane tutta la missione e i nostri piani. Domani, cara mia, non ho mica intenzione di fottere tutta la missione per salvare te, vedi di non fare cazzate come tuo solito-
Inizialmente Hanji stette zitta, con lo sguardo fisso sui libri, solo dopo qualche secondo alzò lo sguardo.
"Forse ho esagerato" pensò Levi.
-Quindi, secondo te, io faccio solo cazzate, mando o rischio di mandare sempre a puttane la missione per delle cazzate? E tu! Tu mi vieni sempre a salvare il culo rischiando a sua volta di rovinare tutto? È questo quello che pensi? Delle mie ricerche?-
-Hanji ascolt-
-No levi ascoltami tu! Grazie alle mie cazzate abbiamo scoperto dove e come nascono i giganti! Grazie alle mie puttanate abbiamo scoperto come ucciderli e come sterminarne un intero gruppo! Grazie alle mie minchiate abbiamo scoperto come aiutare Eren a usare le sue abilità! Grazie alle mie cagate siamo finiti qui, a compiere la nostra ultima missione per la libertà!-
-Hanji-
-E davvero sei sempre tu quello che mi salva? Sono quindi una scienziata pazza che non si lava? Come hanno sempre detto tutti? Una psicopatica che corre a limonare un gigante? Una donna stupida?-
-Non volev-
-Lo hai detto invece! Ahahahah il bello è che io almeno faccio qualcosa, tu invece che fai? Oltre a uccidere? Un cazzo, eppure tutti ti amano, ti adorano-
-Oh Hanji basta! Hai rotto il cazzo! Ciao-
-Bravo! Vai via, come fai sempre-

Levi non dormì tutta la notte, aveva esagerato, Hanji non faceva cazzate, era assolutamente falso. Non aveva calcolato il tono, le parole, il clima e la situazione, come al solito. Come al solito non ha pensato prima di parlare, sa benissimo che quel tipo di discorso manda Hanji su tutte le furie, è da quando è nata che deve lottare contro quei stereotipi. Non poteva andare in missione senza aver risolto, non se lo sarebbe mai perdonato. Doveva risolvere assolutamente le cose prima di morire.

-Finirla!-
-Finire cosa?-
-Moblit?-
Il ragazzo biondo andò di fianco a Hanji.
-Non ha sentito? Deve finire di riesaminare il piano, se non le dispiace quella è la porta-
-Senti zerbino!-
Levi mollò il colletto di Hanji per andare davanti al biondino.
-Cosa vuole fare? Picchiarmi?-
-Adesso basta! Tutte e due! Uscite tutte e due da questa stanza, devo concentrarmi!-
Come due bambini in castigo uscirono dalla stanza con la testa bassa.
-Non osare più parlarmi con quel tono, ti ricordo che tu sei comunque sotto il mio grado-
-Va bene capitano, e io le volevo ricordare che il caposquadra, invece, è un suo superiore-
"Tsk, fanculo!"

Era arrivato il momento. Tutti erano davanti al  cancello del Wall Maria, ancora distrutto dai precedenti attacchi, malandato e precario. Si alzò con fatica, come se volesse avvertirli di non andare di rimanere al sicuro in quelle tre mura. La voce di Erwin risuonò in tutta la valle, dando la carica e la giusta motivazione, riempiendo il cuore dei soldati di speranza.
I cavalli partirono come dei fulmini.
Tutta la prima parte della missione era andata a buon fine, doveva avvicinarsi il più possibile vicino alla spiaggia, dove c'era il nemico.
Teoricamente, dalle informazioni ricevute, dovevano essere davvero pochi gli squadroni accampati, l'obbiettivo era infatti rapire l'unico guerriero che si trovava con loro, Zeke.
Da lì sarebbe partita la vera missione, quella finale.

Stava procedendo tutto secondo i piani fino a quando non si sentì un forte boato venire dalla foresta.
-Fermi!-
Tutti si fermarono e si misero nella difensiva, tutti stavano cercando di capire cos'era e da dove provenisse quel suono.
-Sarà stato un gigante anomalo-
-Bene allora prose-
Il gigante corazzato comparve dalla foresta. I soldati riuscirono a salire sugli alberi e Eren si trasformò immediatamente.
Fu uno scontro epico. Riuscì a spostare lo scontro in un boschetto di fianco, cosi da evitare morti e, grazie alle dritte di Hanji, riuscì a sconfiggere Rainer.
-Siiii!-
Tutti i soldati esultarono, gridavano tutti dalla gioia, tutti, tranne Hanji.
-Caposquadra ce l'ha fatta!-
-No, troppo semplice...-
-Ma cosa sta dicendo! Ahahah lei è stata fantastica!-
Mentre Moblit iniziò a decantare le doti e l'intelligenza di Hanji, la mora continuava a scrutare quel bosco, in attesa della conferma definitiva.
Ad un certo punto lo vide, vide quel dannato errore che avevano compiuto. Quando c'è Rainer c'è anche l'altro. Stava volando sopra il bosco, dentro un barile.
-EREN SPOSTATI!-
Niente.
-EREN!-
-Caposquadra che succede?!-
-Cazzo...-
Hanji guardò Levi, che nel frattempo si era avvicinato a lei preoccupato. Gli sorrise, gli fece il sorriso più bello che potesse fare.
-Scusami Levi, ma lo sai, sono una donna abbastanza testarda-
Detto questo azionò il movimento e come un fulmine si precipitò verso Eren.
-Hanji!-
-No stia qui capitano! È troppo pericoloso-
Bianco.
Bianco fu la luce che videro per interminabili secondi. Il colossale si era trasformato, provocando una gigantesca esplosione.
Lasciando solo polvere, cenere, e nessuna speranza.

-angolo bar-
SALVEEE! Eccomi qua, son tornata.
Spero che vi piaccia, ho deciso di farlo molto lungo questo capitolo per introdurre la vicenda dato che la parte clou è più avanti. Se fa cagare accetto consigli ahahah.
Preparatevi ahahah
#ciaone

Furia buiaWhere stories live. Discover now