Il troll pt.1

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Il giorno dopo, a colazione, raccontai ad Harry e Ron l'accaduto.
Nel frattempo, Harry ci aveva informato sul pacchetto che, prima della rapina, sembrava essere stato trasferito dalla Gringott a Hogwarts, e quindi arrivammo ad ipotizzare che il pacchetto fosse stato nascosto sotto la botola.
-Dovrebbe essere una cosa o molto preziosa o molto pericolosa- commentò Ron
-O tutt'e due- conclusi io.
Ma dal momento che l'unica informazione certa che avevano
sull'oggetto misterioso erano le sue dimensioni, circa sei centimetri di lunghezza, senza ulteriori indizi, non avevano molte possibilità di indovinare che cosa fosse.
Malfoy, invece, mostrava il minimo interesse per l'oggetto misterioso custodito dentro la botola, sotto le zampe del cane.
Tutto quel che importava era di non trovarglisi più a tiro.
Hermione si rifiutava di parlarci ma era talmente prepotente e saccente che considerammo il fatto come un'insperata fortuna.
Arrivò la posta.
Quando i volatili invasero la Sala Grande, l'attenzione generale fu attratta immediatamente da un pacco lungo e sottile, trasportato da sei grossi barbagianni. Mi stupì quando gli uccelli scesero in picchiata verso il tavolo dei Grifondoro e lo lasciarono cadere proprio davanti a Harry, facendo cadere per terra la sua pancetta affumicata.
Mi avvicimai di corsa al loro tavolo.
-Che aspetti! Aprilo!- lo incitai curiosa di sapere cosa conteneva quel pacco.
Ma ecco arrivare un altro barbagianni con una lettera, che lasciò cadere sopra il pacco.
Per fortuna, Harry aprì prima la lettera, perché dentro c'era scritto:
"Non aprire il pacco a tavola!
Esso contiene la tua nuova Nimbus Duemila, ma non voglio che gli
altri sappiano che hai ricevuto in dono un manico di scopa,
altrimenti ne vorranno uno anche loro.
Oliver Baston ti aspetta questa sera alle sette al campo di Quidditch, per il tuo primo allenamento.
M. Mcgranitt"
Harry ebbe difficoltà a nascondere la gioia mentre porgeva il biglietto a Ron perché lo leggesse.
-Una Nimbus Duemila!- sospirai invidiosa.
-Non ne ho mai toccata una!- disse Ron.
Lasciammo la sala velocemente, impazienti di scartare il pacco in
separata sede prima dell'inizio delle lezioni, ma nella sala d'ingresso trovammo l'accesso alle scale sbarrato da Tiger e Goyle.
Malfoy afferrò il pacco dalle mani di Harry e cominciò a scartarlo.
-Ma questo è un manico di scopa!- disse restituendolo sgarbatamente
a Harry, con un misto di gelosia e di dispetto dipinti sul volto.
-Questa volta sei rovinato, Potter, a quelli del primo anno non è
permesso possederne di personali-
Ron non riuscì a trattenersi.
-Non è una vecchia scopa qualunque- disse, -è una Nimbus Duemila.
Cosa dicevi tu, Malfoy, che a casa hai una Comet Duecentosessanta?-
Ron sorrise a Harry. -Le Comet fanno un sacco di scena, ma non sono
certo al livello delle Nimbus-
-Ma che cosa ne vuoi sapere tu, Weasley, che non ti puoi permettere
neanche mezzo manico!- lo rimbeccò Malfoy.
-Immagino che tu e i tuoi fratelli dovete mettere da parte un rametto alla volta-
Prima che Ron potesse rispondere, il professor Vitious apparve accanto a Malfoy.
-Niente liti, spero, vero ragazzi?- squittì.
-Professore, a Potter è arrivato un manico di scopa- disse Malfoy tutto d'un fiato.
-Già, proprio così- disse il professor Vitious sorridendo a Harry soddisfatto.
-La professoressa Mcgranitt mi ha raccontato tutto sulle circostanze speciali, Potter. E che modello è?-
-Una Nimbus Duemila, signore- dissi al posto di Harry, lottando per non ridere alla faccia inorridita di Malfoy. -Ed è proprio a Malfoy che lo devo-
soggiunse Harry indicando il ragazzo.
Poi corsimo su per le scale soffocando le risate per la rabbia e la confusione che Malfoy non era riuscito a dissimulare.
-Beh è proprio vero- dissi a Harry quando fummo in giardino -se non avesse rubato la Ricordella di Neville, ora non saresti nella squadra...-
-E magari pensi che questa sia la ricompensa per avere infranto le
regole!- arrivò proprio da dietro una voce irata.
Hermione stava risalendo rumorosamente le scale lanciando sguardi di disapprovazione al pacco che Harry teneva in mano.
-Mica starai dicendo a noi?- feci io.
-Dai, non smettere proprio adesso- disse Ron, -ci fa talmente
piacere!-
Hermione si allontanò sdegnosa, col naso all'aria.
La mattina di Halloween ci svegliammo al profumo delizioso di
zucca al forno che aleggiava per i corridoi. E per giunta, durante la
lezione di Incantesimi, il professor Vitious aveva annunciato che ci
riteneva pronti a far volare gli oggetti, una cosa che morivo dalla voglia di provare.
Per l'esercitazione, il professor Vitious ci divise in coppie. Il compagno di Harry fu Seamus Finnigan, Ron finì con Neville e a me toccò Hermione Granger.
Era difficile dire chi dei due fosse più scontento della cosa. Lei non aveva più rivolto la parola a nessuno dei tre dal giorno in cui era arrivato il manico di scopa di Harry.
-Non dimenticate quel grazioso movimento del polso che ci siamo
esercitati a ripetere!- strillò il professor Vitious, arrampicato, come al solito, sopra la sua pila di libri.
-Agitare e colpire, ricordate, agitare e colpire. Un'altra cosa molto importante è pronunciare correttamente le parole magiche... Non dimenticate mai il Mago Baruffio che disse "s" invece di "z" e si ritrovò steso a terra con un orso sopra il petto-
Era molto difficile. Harry e Seamus agitarono e colpirono, ma la piuma che avrebbero dovuto mandare verso l'alto era sempre lì sopra il banco. L'impazienza di Seamus fu tale che il ragazzo la stuzzicò con la bacchetta magica e le appiccò fuoco... e Harry dovette spegnerlo con il cappello.
Io, nel banco accanto, non avevo maggiore fortuna.
-Wingardium Leviosa!- gridai agitando le braccia.
-Lo stai dicendo sbagliato- udii Hermione sbottare.
-Wing-gar-dium Levi-o-sa: devi pronunciare il "gar" bello lungo-
-E fallo tu, visto che sei tanto brava!- la rimbeccai
Hermione si rimboccò le maniche della tunica, agitò la bacchetta e disse: -Wingardium Leviosa!-
La piuma si sollevò dal banco e rimase sospesa in aria a circa un metro e mezzo sopra le nostre teste.
-Molto bene!- gridò il professor Vitious battendo le mani.
-Avete visto tutti? La signorina Granger c'è riuscita!-
Alla fine della lezione ero di pessimo umore.
-Non c'è da stupirsi che nessuno la sopporti- disse Ron mentre ci facevamo largo nel corridoio sovraffollato. -Quella ragazza è un
incubo, parola mia!- aggiunsi io.
Mi sentì battere su una spalla da qualcuno che mi superò. Era
Hermione.
Le intravidi il volto... e mi resi conto con stupore che era in lacrime.
-Credo che ti abbia sentito- disse Harry
-E allora?- dissi io. -Deve essersi resa conto che non ha amici-
Hermione non si fece vedere per tutto il pomeriggio.
Mentre ci avvievammo verso la Sala
Grande per la festa di Halloween, sentimmo Calì Patil dire alla sua amica Lavanda che Hermione stava piangendo nel bagno delle femmine e voleva essere lasciata in pace.
Un attimo dopo eravamo nella Sala
Grande, dove le decorazioni per Halloween ci fece dimenticare Hermione.
Un migliaio di pipistrelli si staccò in volo dalle pareti e dal soffitto, mentre un altro migliaio sorvolò i tavoli in bassi stormi neri, facendo tremolare le candele dentro le zucche.
Le pietanze del banchetto apparvero all'istante nei piatti d'oro, come era avvenuto per il banchetto di inizio anno.
Mi stavo servendo un piatto di riso, quando il professor Raptor entrò nella sala di corsa, con il turbante di traverso e il terrore dipinto in volto. Tutti gli sguardi erano puntati su di lui mentre si avvicinò alla sedia del professor Silente, inciampò sul
tavolo e con un filo di voce disse:
-Un troll... nei sotterranei... pensavo di doverglielo dire-

❝E Allora Baciami❞|Draco Malfoy|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora